Malattie autoimmuni e infiammazione: il legame
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Malattie autoimmuni e infiammazione: il legame

Malattie autoimmuni e infiammazione: il legame

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Cattiva digestione e obesità alla base di un processo infiammatorio in grado di scatenare le malattie autoimmuni. Vediamo come.

Malattie autoimmuni e infiammazione: il legame
Malattie autoimmuni e infiammazione: il legame

Le malattie autoimmuni sono quelle in cui il nostro sistema immunitario si ribella contro il nostro stesso organismo causando dei danni. Tuttavia non è la formazione di autoanticorpi, ossia di anticorpi rivolti contro il nostro stesso sistema, a scatenare la malattia.

La causa delle malattie autoimmuni, ormai confermato da più studi, è da ricercare nelle reazioni infiammatorie del nostro corpo; l’infiammazione può essere data a sua volta dall’obesità o da un’infiammazione da cibo (food sensitivity).

Obesità e malattie autoimmuni

L’aumento di peso in termini di massa grassa è un fattore di rischio importante per le malattie autoimmuni.

L’obesità è difatti un fenomeno infiammatorio scatenato da un’alterazione del metabolismo di zuccheri e grassi, che può ripercuotersi sul nostro sistema immunitario.

Alterazioni di glicemia e quindi di insulina, ormone pro-infiammatorio, aumentano ad esempio i livelli di infiammazione del corpo, che si accompagnano, qualora ci fosse già uno stato di obesità, a bassi livelli di antiossidanti: ne consegue un danno al sistema immunitario.

L’alterazione a livello immunitario può dunque essere risolta con una riduzione del grasso corporeo, che punti, in primis, a ridurre gli sbalzi glicemici.


Digestione e autoimmunità

Il cibo sano e la corretta alimentazione sono un ottimo strumento di prevenzione delle malattie autoimmuni: la relazione tra le due cose è molto forte e l’anello legante è rappresentato dagli enzimi digestivi.

Per digerire ciò che mangiamo, infatti, sono necessari tutta una serie di enzimi, detti appunto digestivi, che provvedono alla digestione di quei nutrienti, poi assimilati dal nostro intestino.

Quando il cibo non viene completamente digerito o quando c’è una permeabilità intestinale elevata si scatena un’infiammazione che dà poi vita alle malattie autoimmuni.

Alcune proteine non perfettamente digerite dal nostro intestino, infatti, vanno a creare, insieme agli autoanticorpi, dei reticoli in grado proprio di scatenare una reazione infiammatoria, mediante l’attivazione del complemento.

Si formano degli ammassi estranei ai quali l’organismo risponde con l’infiammazione e successivi danni a livello di vari organi.

Su questo stesso meccanismo si basa la correlazione tra tiroidite autoimmune e gluten sensitivity (Fasano A, 2012), mentre un altro studio più recente spiega come la digestione della gliadina, proteina del glutine, con le proteasi, sia in grado di ridurre il rischio di sviluppare celiachia nei soggetti geneticamente predisposti.

La digestione degli alimenti, e quindi dei nutrienti, è fondamentale per la prevenzione di malattie autoimmuni: nel pratico è bene masticare lentamente, in quanto abitudine salutare in grado di attivare gli enzimi digestivi e migliorare la fase digestiva.

Una sana e corretta digestione mette al sicuro la presenza di antigeni a livello intestinale che darebbero inizio alla formazione di coppie di autoanticorpi-proteine non digerite, che infiammano l’organismo e danneggiano i nostri organi.







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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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