IL SONNO E LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE DEL NOSTRO ORGANISMO SONO CORRELATI
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Gio, Apr

IL SONNO E LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE DEL NOSTRO ORGANISMO SONO CORRELATI

IL SONNO E LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE DEL NOSTRO ORGANISMO SONO CORRELATI

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Uno studio molto recente ha esaminato gli effetti di una notte di deprivazione di sonno sulla capacità antiossidante del nostro organismo.

IL SONNO E LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE DEL NOSTRO ORGANISMO SONO CORRELATI
IL SONNO E LA CAPACITA’ ANTIOSSIDANTE DEL NOSTRO ORGANISMO SONO CORRELATI

La rottura dell’equilibrio tra la formazione dei radicali liberi e i meccanismi di difesa antiossidanti messi in atto dal nostro organismo viene definita stress ossidativo. Lo stress ossidativo è alla base di diverse patologie tra le quali rientrano anche quelle neurodegenerative, per cui è di fondamentale importanza che il nostro organismo sia in grado di combattere i radicali liberi. Da uno studio molto recente è emersa la capacità del sonno di modulare i livelli di antiossidanti endogeni in grado di inattivare queste molecole reattive.

Le conseguenze di una notte di deprivazione di sonno sono molteplici. Uno studio del passato, effettuato su animali, ha evidenziato che la deprivazione di sonno causa l’aumento dei livelli di specie reattive dell’ossigeno (ROS). Un altro studio, invece, ha evidenziato il ruolo antiossidante svolto dal sonno, e quindi la sua capacità di eliminare i radicali liberi prodotti durante lo stato di veglia. 

Ma quali sono gli antiossidanti endogeni che il nostro organismo utilizza per contrastare i radicali liberi? Tra gli antiossidanti endogeni vi sono la catalasi, la superossido dismutasi ed il glutatione. Il glutatione (GSH) è un antiossidante endogeno essenziale, presente praticamente in tutte le cellule, il quale svolge un ruolo centrale nella protezione delle cellule stesse contro i danni prodotti dai radicali liberi, inoltre, la riduzione dei livelli di glutatione è utilizzata comunemente come markers dello stress ossidativo. L’energia necessaria per la sintesi del glutatione viene fornita dall’ATP, per cui qualsiasi alterazione del processo che porta alla sintesi di ATP determina l’alterazione della sintesi del glutatione con conseguente alterazione dello stato redox.
Gli studi del passato hanno esaminato gli effetti della deprivazione di sonno sulla capacità antiossidante sugli animali, mentre questo studio, molto recente, è stato effettuato sull’uomo.

Hanno partecipato a questo studio 19 individui adulti i quali sono stati sottoposti a specifiche analisi dopo una notte di sonno normale e dopo una notte di deprivazione di sonno. Le misurazioni plasmatiche hanno rivelato che, rispetto alla notte in cui i partecipanti hanno dormito normalmente, i livelli di ATP sono significativamente ridotti, questo potrebbe indicare un alterato funzionamento mitocondriale, come anche i livelli di cisteina, un amminoacido che rientra nella struttura del glutatione, di conseguenza anche i livelli di glutatione sono ridotti. Anche i livelli di cortisolo, che al mattino dovrebbero essere elevati, invece sono ridotti, come anche i livelli di omocisteina. Inoltre, è stato osservato che la deprivazione di sonno causa metilazione del DNA.

Tutte queste alterazioni, causate dalla deprivazione di sonno, influiscono sullo sviluppo di malattie neurologiche, tra le quali anche quelle neurodegenerative, per cui questa è un’altra prova a sostegno del fatto che il sonno è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra salute.

BIBLIOGRAFIA
Trivedi MS, Holger D, Bui AT, Craddock TJA, Tartar JL. Short-term sleep deprivation leads to decreased systemic redox metabolites and altered epigenetic status. PLoS One. 2017 Jul 24;12(7):e0181978. doi: 10.1371/journal.pone.0181978. eCollection 2017.







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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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