Calcoli renali
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Gio, Mar

Calcoli renali

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Parlare di calcoli renali, non deve stupire, perché oggi molte persone ogni anno ne vengono colpiti, una malattia che presenta una vera e propria situazione invalidante per chi ne è colpito e che causa grandi dolori e grandi fastidi.

Calcoli renali

In particolare cosa sono? Sono comunemente identificati come dei sassolini e ne hanno l’aspetto, sono fatti di sali minerali che si formano nei reni. La sensazione più comune di chi ne è affetto, è che sente forte bruciore quando va in bagno, ma anche fortissimo dolore, la cosiddetta colica renale, quando si cerca di espellere il calcolo. Alimentazione e lo stile di vita sbagliato sono tra le prime cause.

Importante sarebbe diagnosticarne la natura stessa del calcolo analizzandolo, tuttavia i calcoli possono essere principalmente di due tipi: calcoli costituiti da ossolato di calcio e calcoli formati di acido urico. La distinzione è importante per poter intervenire anche a livello alimentare. Nel primo caso, che generalmente è la causa più frequente, si necessita in realtà di una dieta normocalorica a basso contenuto di sale, proteine animali, zuccheri e alimenti come latticini e derivati, da escludere soprattutto alimenti che hanno ampio contenuto di ossolato di calcio come: spinaci, bietola, barbabietole rosse, nocciole, tè, cioccolato, frutti di bosco.

I calcoli di acido urico necessitano di una dieta in cui l’apporto calorico deve essere controllato, in cui bisogna ridurre il quantitativo di purine, contenute nei prodotti animali. I cibi che ne contengono alte quantità fanno aumentare l’escrezione urinaria di acido urico e tendono a rendere le urine più acide. Sono da evitare o da ridurre anche i frutti di mare, acciughe, sardine sott’olio, aringa, caviale, frattaglie, estratti e brodo di carne, cacciagione, carni rosse, dolcificanti e alcolici.

Per rendere le urine meno acide va incoraggiata l’assunzione di frutta e verdura. Certo l’alimentazione ha il suo peso ma altri accorgimenti vanno presi, innanzitutto l’idratazione. Bere poco è un fattore di rischio nella formazione dei calcoli. L’idea è che, bere almeno 2 litri di acqua garantisce di eliminare almeno di 2 litri di urina al giorno, cosi si limitano la formazione di cristalli di minerali da cui poi si formano i calcoli.

L’acqua giusta saranno quelle a basso residuo fisso, ossia a basso contenuto di sali minerali. L’attività fisica è un altro elemento importante da non sottovalutare. Si è infatti notato come il sovrappeso e l’accumulo di grasso addominale. Non esiste uno sport più adeguato rispetto ad un altro, ma sicuramente è da favorire il movimento quotidiano, la cui accortezza è di reintegrare i liquidi persi con acqua o tisane non zuccherate.

Nutrizionista Francesco Garritano - Per info telefonare al 347-2481194 - email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Francesco Garritano
Author: Francesco GarritanoWebsite: http://ilcentrotirreno.it/nutrizione/
Responsabile Scientifico del Supplemento NUTRIZIONE del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Biologo Nutrizionista e Professionista GIFT. Studio, Passione ed Esperienza per il benessere fisico-psichico dei miei pazienti! Nel 2003 conseguo la mia prima laurea in Chimica e tecnologia farmaceutiche, voto 110 su 110 e lode, con tesi di laurea in Biochimica Applicata che diventa pertanto la prima importante esperienza in campo farmaceutico. Nel 2007 ritorno “sui libri” per conseguire nel 2009 la seconda laurea in Scienze della Nutrizione con voto 110 su 110 e lode. Il passo seguente è l’abilitazione per avviarmi da subito alla professione di biologo nutrizionista. L’inizio di questa nuova avventura coincide con la seconda professione di docente e relatore in vari convegni su tutto il territorio nazionale, in quanto responsabile scientifico della NutriForm, società di formazione ed eventi.

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