Semplicita' e profondita' nella narrativa contemporanea. INTERVISTA all'autrice Daniela Santelli sul suo romanzo ''A un passo dal cuore''
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Semplicita' e profondita' nella narrativa contemporanea. INTERVISTA all'autrice Daniela Santelli sul suo romanzo ''A un passo dal cuore''

È della civiltà occidentale soprattutto odierna attribuire il valore della completezza alla complessità. Il termine "complesso" in sé contiene traccia di quella esaustività che nella sintesi tende ad abbracciare ogni orizzonte.

La trasversalità dell’odierna cultura si mostra incline alla labirintica visione dell'uomo sbilanciato verso l'innaturalità e l'artificiosità. Il virtuale è la prova effettiva della radicale proiezione verso un ridisegno dell’assetto globale che va sempre più alienando i principi costitutivi della tradizione culturale antropica impostata sulla corrispondenza uomo Natura.

La Natura è semplice ed è espressione dell'amore totale che deriva da Dio. La Natura esprime Dio e la volontà intrinseca a tutte le cose di muovere verso la Vita. La Natura, specchio di Dio, è vita che l'uomo interpreta come complessità attraverso il Pensiero selettivo e razionale. L'intelligenza emotiva è propria dell'Arte e di quanti avvertono l'impronta di Dio in tutte le cose. Parlare di intelligenza del cuore è parlare delle alte sfere della sensibilità che consentono di leggere e interpretare i fatti condizionati dall'astruso pensiero umano, con quella capacità raffinata che agisce sotto forma di empatia, suggerendo la lettura delle cose dal loro interno.

La protagonista di questa intervista si distingue per l'acuta sensibilità che non confligge con la volontà di Dio di manifestarsi in semplicità in tutte le cose, bensì l'affianca e sostiene offrendo occasioni di riflessione sui sentimenti.

Stimato avvocato, Daniela Santelli è la scrittrice rivelazione di un genere di narrativa ascrivibile al romanzo sentimentale che sempre avvince e mai conoscerà tramonto per la capacità intrinseca di farsi interprete, al di là delle contingenze spaziotemporali. Pertanto, il suddetto genere letterario si fa traghettatore emozionale dei sentimenti più profondi.

Daniela, la purezza è sinonimo della bellezza più nobile che si manifesta attraverso la semplicità. Penso che questi concetti descrivano appieno il suo animo e i contenuti del suo pregevole romanzo “A un passo dal cuore".

“Sì. Io sono una persona pura che attraverso questa pubblicazione, per me la prima, ha voluto centrare l'attenzione sui sentimenti, e quindi sull'Amore, cercando di coglierli e descriverli in tutte le loro forme.”

Ottimo. L'amore è uno e attraverso i canali dell'anima si particolarizza. Abbiamo parlato di purezza e semplicità che nella sua opera riverberano nella forma stessa. Può spiegarci meglio questo aspetto che caratterizza il suo romanzo?

“Certo! Esso è nato come diario personale, quindi come quaderno su cui appuntavo i miei pensieri e soprattutto le emozioni suscitate da una storia d'amore difficile.”

L'amore muove tutte le cose ed è il principio e la causa del cammino di maturazione e perfezionamento spirituale della persona. L'amore è inevitabilmente anche fonte di dolore. Quanta amarezza è presente nel suo romanzo?

“Sicuramente tanta amarezza ma non solo. Dentro c'è tanta bellezza partorita dalla stessa immaginazione che mi ha portata a fantasticare su quello che poi in realtà non e' stato possibile costruire.”

Lei, Daniela è una donna che esala il profumo della purezza e quindi umile. Non crede che il filo narrativo della sua opera possa essere di aiuto per le giovani di oggi presso imbrigliate e sedotte dagli ingranaggi del materialismo?

“Sicuramente anche. Il mio è un libro che nasce dalla considerazione delle piccole cose per poi assumere la conformazione di un romanzo. È avvenuto tutto spontaneamente, così il passaggio da diario a romanzo.”

Al centro della trama c'è una storia d'amore tra una giovane avvocatessa e un uomo già impegnato che irrompe nella quotidianità della donna, stravolgendola. Quanto di autobiografico c'è nel suo romanzo?

“La base delle emozioni che io racconto in modo molto partecipato e’ sicuramente autobiografica. Chiaramente su di esse ho lavorato di fantasia.”

Daniela, lei è una persona pura e bella sotto ogni aspetto. La sua innocenza traspare anche dalla limpidezza della voce. Sicuramente questi sono requisiti che inconsapevolmente hanno sortito un ruolo fondamentale nella fortuna del libro, orientandolo verso il successo. Si aspettava tanto clamore?

“A dire la verità io ho pensato dopo averlo scritto, che sarebbe stato giusto pubblicarlo. Ho sentito una voce dentro di me che ha spinta a farlo, ma indipendentemente dai consensi del pubblico che sono giunti ovviamente molto graditi.”

”A un passo dal cuore" è uscito alla fine di giugno del 2018 ed è stato subito apprezzato dalla critica ma anche, e a mio avviso, cosa ancora più importante, da un pubblico vasto. Cosa fa il successo di questo libro?

“Come dicevo prima, la semplicità. Io utilizzo linguaggio e stile semplici. Il linguaggio dell'amore che tocca e riguarda tutti.”

Molto bello questo. Traspare dalle sue parole tanta positività di cui soprattutto in questo momento difficile si ha veramente bisogno. Daniela, alla luce di quanto letto, il libro ha un elettorato vasto anche per fasce d'età.

“Sì. Mi ha sorpreso un ragazzo di sedici anni che dopo aver letto il libro ha scritto una recensione bellissima, toccante, che mi è rimasta dentro.”

La magia contenuta in un libro apre a risvolti umani insospettabili. Un libro, quando è vero, fa emergere spaccati inusitati dell'anima di una persona, sconosciuti a lei stessa tanto sono profondi. Per questo, leggere contribuisce ad espandere la coscienza. Nella emersione di aspetti sconosciuti che riconosciamo nostri è la bellezza disarmante di un libro. Daniela, questa pubblicazione le ha permesso di sfatare un suo pregiudizio, o sbaglio?

“Riguardo agli uomini? Sì, verissimo. Ero convinta che il libro fosse adatto e gradito a un pubblico esclusivamente femminile e invece mi sono dovuta ricredere al punto di dare ragione all'editore convinto dall'inizio che avrebbe riscosso successo anche tra gli uomini. Una bellissima sorpresa per me che ho potuto tastare quanto siano sensibili gli uomini, anche più di noi donne. L'ho capito pure dalle domande che mi rivolgono alle presentazioni del libro, al momento del rilascio di dedica e autografo o anche dai commenti che mi scrivono in rete.”

Dobbiamo riconoscere che fortunatamente la sensibilità non ha colore ne' confini distintivi. Ritornando all'editore, anche lui è un uomo e subito ha fiutato la qualità della sua opera, vero?

“L'editore Jeanluc Bentoni è una persona straordinaria e a lui devo veramente il successo del romanzo nel senso che da come è uscito, subito si è mosso per organizzare le presentazioni. Ha creduto in me da subito e in effetti il mio romanzo è tra i più venduti della casa editrice.”

Grande soddisfazione. Bertoni si è fatto carico del testo curandone i minimi particolari.

“Sì. Lui quando prende in carico una pubblicazione, le si dedica completamente. La copertina di ogni libro da lui edito non è mai casuale e riprende i contenuti del libro in questione. Nella copertina del mio romanzo compaiono una tazza di cioccolato, i petali dei fiori e i biscotti. Questi sono i tre elementi che caratterizzano ciascuno le tre parti del romanzo, alle quali corrispondono tre uomini diversi.”

Molto bene. Lei però, Daniela, prima di rivolgersi all'editore è entrata in contatto con un suo amico virtuale, un certo Stefano.

“Sì, a Stefano devo molto perché è stato lui a suggerirmi Bertoni ed è stato lui a visionare la mia opera per primo. L'ho affidata a lui, scrittore di gialli, perché aveva un‘agenzia letteraria “Il Gatto Nero” di valutazione dei manoscritti e si è preso l'onere di apportare i primi suggerimenti al testo. Stefano è stato provvidenziale, e’ nata su fb una bella amicizia che mi ha portata a questo traguardo. Un segno propizio l'ho colto proprio nel nome della sua agenzia. Io ho una venerazione particolare per i gatti neri.”

E allora ringraziamo non solo l'editore Bertoni per questo libro, ma anche Stefano. Il romanzo ha maturato grandi consensi e le ha fatto vincere due prestigiosi premi.

“Vero. Ho vinto il premio speciale donna per impegno culturale a Napoli, e sarò tra le partecipanti al concorso donna d'autore 2020 a Roma. Ho partecipato anche al Rende book festival.”

Complimenti. Prevede la stesura della continuazione?

“Ci sto lavorando. Anche l'editore l'aspetta! Infatti il finale del libro ha preferito che rimanesse nel vago, prestandosi cosi’ ad altre eventuali aperture.”

Approvo la sua decisione. E ora parliamo del lavoro cinematografico che vedrà la luce ispirandosi al libro. Ci anticipa a riguardo qualcosa?

“Certo e con grande piacere. L'idea è partita dal regista Alfredo Quintiero che ha apprezzato molto il mio romanzo e lo ha visto traslato a versione cinematografica. Già ero stata contattata per un cortometraggio che rappresentasse il mio romanzo, ma poi ho optato per il film. Quintiero è un ottimo regista che si avvale di un cast di qualità. Tra gli attori compariranno mio fratello Mikael Santelli e Ida Ambrosio, mentre un valido supporto sarà fornito dalla Presidente Donne di Forza Italia, la signora Flavia Raso molto sensibile alle questioni umane e sociali. Il film sarà girato a Cosenza che ben si presta all'ambientazione del libro. La località da me volutamente lasciata nel vago trova corrispondenza in una qualsiasi città meridionale. Io ho pensato a Cosenza a proposito del film perche’ io sono di Rende e perché Cosenza, a parte tutto, è una città che affascina chiunque la visiti ed è stata set per diversi film di qualità.”

Un libro è un microcosmo che racchiude l'Universo del suo autore, per questo è miscela e rivelazione. È d'obbligo per chiunque tocchi un libro e lo apra, portargli rispetto a prescindere, perché è lo scrigno che contiene e veicola la sensibilità di colui che lo ha scritto. Sono tante le opere cinematografiche che traggono ispirazione da un'opera narrativa e non sempre con la dovuta cura, ne’ con quel rispetto necessari verso l’opera e il suo scrittore. A proposito del film che verrà tratto dal romanzo di Daniela Santelli, sono sicura che sia l'autore sia l’anima del romanzo verranno trasfusi sul set adeguatamente e nel massimo riguardo verso entrambi. All’A un passo dal cuore, alla sua continuazione e al film che nascerà vanno i migliori auguri miei e della redazione uniti ai sinceri ringraziamenti che rivolgo all'autrice Daniela Santelli per averci fatti partecipi del profumo del suo mondo che traspare dalle sue pagine, proseguendo il cammino oltre, nel cuore di ogni lettore.  

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli
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