Nuova Zelanda, strage in due moschee a Christchurch: i morti sono 50
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Nuova Zelanda, strage in due moschee a Christchurch: i morti sono 50

Nuova Zelanda, strage in diretta video in due moschee a Christchurch: 49 i mort

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Il killer in aula fa il gesto dei suprematisti. Procura: 'Ancora nessuna decisione su bando armi semi-automatiche'

Brenton Tarrant
Brenton Tarrant

 

Il bilancio dei morti nelle stragi in moschea in Nuova Zelanda è salito a 50: lo ha detto il capo della polizia neozelandese Mike Bush, affermando che uno dei feriti è morto. In ospedale restano 36 persone, due delle quali in condizioni critiche, ha precisato. Bush, che ha tenuto una conferenza stampa, ha detto che due persone arrestate attorno all'ora in cui è stato fermato Brenton Tarrant, il killer suprematista, sono state rilasciate perché risultate estranee all'attentato.

Ed è stato rinviato in custodia cautelare al 5 aprile Brenton Tarrant, il suprematista bianco australiano di 28 anni che ieri in Nuova Zelanda ha sparato in due moschee di Christchurch con un bilancio di almeno 49 morti e 48 feriti. L'uomo ha ripreso la strage in una diretta Facebook. Sul suo mitra anche il nome di Luca Traini, autore dell'attacco contro migranti a Macerata.

Udienza in tribunale per Brenton Harrison Tarrant, l'australiano di 28 anni, accusato di omicidio per la strage della moschea di Christchurch. Tarrant, il cui indirizzo è stato rintracciato a Andersons Bay a Dunedin, ha fatto la sua comparsa in custodia presso il tribunale distrettuale di Christchurch. In abiti bianchi da detenuto, mani ammanettate e a piedi nudi, ha sogghignato quando i reporter lo hanno fotografato in aula, affiancato da due agenti di polizia. Lo scrive il New Zealand Herald. Tarrant è stato rinviato in custodia cautelare, senza ricorrere all'Alta Corte di Christchurch, al 5 aprile.

Dopo il suo ingresso in tribunale Brenton Tarrant, il 28enne australiano accusato dell'attacco nelle due moschee di Christchurch, ha fatto 'ok' con la mano, un gesto utilizzato dai suprematisti bianchi e dai troll razzisti su internet. Lo rivela il New Zealand Herald pubblicando una foto. Intanto dopo le dichiarazioni della premier neozelandese Jacinda Ardern sull'intenzione di rivedere la legislazione sulle armi, il procuratore generale David Parker ha chiarito che "non è stata presa ancora nessuna decisione in merito al bando delle armi semi-automatiche".
Sono state identificate due delle 50 vittime dell'attentato a due moschee a Christchurch, in Nuova Zelanda. Si tratta di Haji Daoud Nabi, un afghano emigrato nel Paese con i suoi due figli nel 1977, e Khaled Mustafa, un rifugiato siriano che invece era arrivato con la famiglia solo qualche mese fa. Il nome di Haji è stato rivelato ai media da uno dei figli, Yama Nabi, che avrebbe dovuto partecipare alla preghiera del Venerdì con il padre ma è arrivato dieci minuti dopo di lui e ha trovato la moschea sotto attacco. Intanto le autorità sanitarie di Christchurch hanno fatto sapere che sette feriti sono stati dimessi dall'ospedale, altri 39 stanno ricevendo le cure necessarie per ferite da arme da fuoco e 11 sono ancora in terapia intensiva. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha chiesto di tenere una riunione urgente dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) per discutere dell'attacco terroristico in Nuova Zelanda. In una conversazione telefonica con il suo omologo turco Mevlut Cavusoglu, in qualità di presidente rotante dell'Oic, Zarif ha deplorato l'accaduto e sollecitato gli stati musulmani a mostrare una reazione adeguata all'attacco. (ANSA)

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