Battisti: giudici di Milano confermano l'ergastolo
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
23
Mar, Apr

Battisti: giudici di Milano confermano l'ergastolo

Battisti: giudici di Milano confermano l'ergastolo

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Corte Assise Appello, no a commutazione pena in 20 anni

Battisti: giudici di Milano confermano l'ergastolo
Battisti: giudici di Milano confermano l'ergastolo

 

La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la pena definitiva dell'ergastolo per Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac, condannato per quattro omicidi commessi alla fine degli anni '70 e arrestato dopo 37 anni di latitanza lo scorso gennaio in Bolivia. I giudici hanno respinto la richiesta della difesa di Battisti di commutare la pena del carcere a vita in 30 anni, che al netto del 'presofferto', ammonterebbe a poco più di 20 anni e 7 mesi. La Corte d'Assise d'Appello di Milano che ha confermato la pena dell'ergastolo per Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac, ha stabilito anche che la pena nel suo caso non è ostativa alla richiesta di benefici.

Da quanto si è saputo, avendo già scontato come 'presofferto' 6 anni e mezzo circa, l'ex terrorista dei Pac potrà richiedere benefici, come i permessi premio, già tra 3 anni e mezzo circa dopo che avrà scontato complessivamente dunque 10 anni di carcere. "Le decisioni dei giudici non si commentano e se non si condividono si impugnano": è quanto si è limitato a dire l'avvocato Davide Steccanella, difensore di Cesare Battisti, pronto ad impugnare il provvedimento con cui la Corte d'Assise d'appello di Milano ha rigettato l'istanza di commutazione della pena dall'ergastolo a trent'anni lasciando però, aperto uno spiraglio, stabilendo che la pena nel suo caso non è ostativa alla richiesta dei benefici penitenziari.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: RedEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.