SPAGNA, Listeria, seconda vittima. Batteri oltre 150 volte il limite consentito
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
20
Sab, Apr

SPAGNA, Listeria, seconda vittima. Batteri oltre 150 volte il limite consentito

SPAGNA, Listeria, seconda vittima. Batteri oltre 150 volte il limite consentito

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

L’epidemia partita da un polpettone contaminato. Sul mercato anche carne macinata senza etichetta. Ritardi nei controlli, aperta un’inchiesta

SPAGNA, Listeria, seconda vittima. Batteri oltre 150 volte il limite consentito
SPAGNA, Listeria, seconda vittima. Batteri oltre 150 volte il limite consentito

 

C’è una seconda vittima dell’epidemia di listeriosi che da giorni ha colpito la Spagna. Si tratta di un uomo di 72 anni, già gravemente malato di tumore al pancreas risultato positivo all’infezione. Non è ancora invece accertato che l’uomo abbia mangiato uno dei tipi di carne sotto accusa e serviranno ulteriori indagini. Nei giorni scorsi era già morta una donna di 90 anni. Dei 200 casi già confermati di infezioni, ben 186 provengono dall’Andalusia (99 i ricoverati) anche se i casi sospetti sono finora oltre 500.

Il polpettone

Sotto accusa per il momento ci sono due tipi di carne confezionata che vengono prodotti proprio in Andalusia: si tratta di carne di maiale prodotta dalla marca La Mechà e di una carne di vitello, prodotta da un’altra azienda, la Martinez Leon, ma nello stesso stabilimento in cui avrebbe trovato origine la listeriosi. In particolare l’epidemia, per la quale la Spagna ha dichiarato l’emergenza mondiale, sarebbe partita da un polpettone. Sul mercato circola però anche carne con etichetta bianca prodotta dalla società di Siviglia Magrudis, (proprietaria del marchio Mechà) circostanza che sta rendendo più complesse le indagini per rintracciare eventuali lotti contaminati, tra l’altro partite in ritardo perché solo in piena epidemia si è scoperto che il polpettone Magrudis era stato commercializzato anche senza etichetta. Sul punto la procura di Siviglia ha aperto un’indagine.

La concentrazione di batteri

Secondo le informazioni trasmesse dalle autorità sanitarie spagnole alla Commissione europea, il livello di concentrazione di batteri di listeria nelle carni macinate contaminate dell’azienda Magrudis di Siviglia ha superato di oltre 150 volte il limite consentito. Risultati preliminari delle indagini indicano che all’origine dell’epidemia potrebbe esserci un utensile contaminato utilizzato per introdurre il ripieno nella carne . Altri due prodotti commercializzati da Magrudis sono risultati contaminati da listeria e sono stati ritirati dal mercato: si tratta del filetto con lo sherry e il filetto con il pepe.

I tempi e i ritardi

Il primo focolaio tossico sospetto, che ha fatto impennare i dati rispetto la casistica in riferimento al batterio, così come confermato anche dal capo della sanità pubblica Jesús Peinado, sarebbe stato registrato il 5 agosto, tra il 12 e il 14 l’esplosione di nuovi focolai e la conferma che si trattasse di un’epidemia di listeriosi, il 15 l’allarme e i sigilli alla Mechà. Un ritardo, secondo un documento in mano ai giornalisti di El Mundo, dovuto anche ad un errore nell’etichettatura dei campioni di carne inviati al laboratorio per le analisi. Seri problemi con la tempistica dunque, ammessi apertamente anche dall’ex vicepresidente del Consiglio Generale dei Medici di Spagna Jesús Aguirre, che parla di “due o tre giorni di ritardo”.

L’avviso della Farnesina

L’invito delle autorità sanitarie è sempre di fare attenzione ai lotti di carne consumata. Anche sul sito della Farnesiana «Viaggiate sicuri» è comparso un avviso di allerta in cui si consiglia di evitare il consumo della carne in questione. «Sono stati accertati in Spagna un centinaio di casi di listeria, soprattutto in Andalusia, a seguito del consumo di “carne mechada”, affettato di arrosto di maiale tipico della regione meridionale Alcuni prodotti sono stati ritirati dal mercato per precauzione. Si consiglia di evitare il consumo del prodotto in questione e di applicare le norme di igiene previste per tutte le tossinfezioni alimentari: cottura completa dei cibi, lavaggio scrupoloso delle verdure prima dell’uso, separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo. Qualora, durante o a seguito di un viaggio in Spagna, si manifestassero per più giorni i sintomi dell’infezione (diarrea, febbre, nausea, dolori muscolari) si raccomanda di rivolgersi ad una struttura medica e di richiedere la diagnosi di listeria attraverso le analisi del sangue»

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: RedEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.