Fauci: "C'è pericolo di seconda ondata ancora più grave"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
29
Ven, Mar

Fauci: "C'è pericolo di seconda ondata ancora più grave"

Fauci: "C'è pericolo di seconda ondata ancora più grave"

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"C'è sempre il pericolo di una seconda ondata. Anche voi italiani dovete stare molto attenti quando ci sarà l'inizio dell'autunno e dell'inverno: tutti sono preoccupati da un'altra chiusura, vogliono tornare alla normalità, ma bisogna resistere" perché il rischio è che questa seconda ondata "sia ancora più grave".

Fauci:
Fauci: "C'è pericolo di seconda ondata ancora più grave"

 

Lo afferma, ospite della trasmissione Che tempo che fa, Anthony Fauci direttore dell’americano Istituto nazionale di allergia e malattie infettive (Niaid).

In videoconferenza dagli Stati Uniti, Fauci sottolinea come non è possibile dare una risposta definitiva" sulla data dell'efficacia di un vaccino, perché "dipenderà dai vaccini ora sotto esami" che devono essere "sicuri ed efficaci".

Negli Stati Uniti "ci sono sei vaccini che in questo momento vengono sottoposti a esami per la sicurezza e l'efficacia, quattro sono già alla fase 3 e visto il livello dell'infezione possiamo dire che saremo in grado di sapere la probabilità della sua efficacia entro novembre-dicembre", afferma. "Ho la sensazione di poter dire di essere cautamente ottimista" e di poter affermare che ci sarà un vaccino "all'inizio del 2021". "Ci sono già alcune aziende che stanno cominciando a produrre alcune dosi di questo vaccino, se questo vaccino sarà davvero sicuro entro la fine del 2020 saremmo in grado di distribuirlo ai sanitari o a chi ha particolari patologie", conclude.

Quindi, sui rapporti con il presidente Usa, il guru della task force anti-Coronavirus della Casa Bianca dice: "Gli ho parlato un paio di settimane fa, di solito ci parlavamo più spesso. Parlo molto più frequentemente con il vicepresidente con parecchie chiamate a settimana".

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.