Fido e Micio sepolti col padrone, ma un sacerdote si oppone
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
19
Ven, Apr

Fido e Micio sepolti col padrone, ma un sacerdote si oppone

Fido e Micio sepolti col padrone, ma un sacerdote si oppone

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Approvata la riforma in Lombardia

Fido e Micio sepolti col padrone, ma un sacerdote si oppone
Fido e Micio sepolti col padrone, ma un sacerdote si oppone

 

Fido e Micio potranno essere sepolti assieme al padrone. Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato il via libera con 41 Sì e 29 No (contrari Pd e Movimento 5 Stelle) alla più ampia riforma dei servizi necroscopici, funerari e cimiteriali che prevede la possibilità per gli animali domestici di essere tumulati nella stessa tomba del padrone. E' “un’ottima notizia che spero apra la strada all’approvazione della proposta di legge nazionale che ho depositato l'estate scorsa e che prevede anche la sepoltura dei resti degli animali d’affezione nella tomba del proprietario. Il testo disciplina, in generale, la materia dei cimiteri, dei servizi di cremazione e di sepoltura dei nostri amici a quattro zampe” ha commentato l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.

Ma un sacerdote bresciano contesta la riforma. "Se qualche mio parrocchiano vuole farsi seppellite con il suo cane o il suo gatto, con tutto il rispetto per gli animali, si trovi un altro prete che lo porti al cimitero. Anche io ho una dignità" ha twittato, don Marco Mori, parroco nel quartiere di San Polo ed ex responsabile dell'ufficio oratori della diocesi di Brescia.

La Brambilla spiega che "milioni di italiani considerano gli animali d'affezione come membri della famiglia. Di qui l'esigenza di individuare luoghi dove ricordarli o di dare la possibilità di condividere con loro, dopo la vita, l'eterno riposo. Sono certa che questa soluzione, già prevista in alcuni paesi, sarebbe assai gradita ai tantissimi che convivono con amici a quattrozampe. L’amore e la fedeltà superano anche il limite della morte”. “Attualmente – aggiunge l'ex ministro – non esiste una legge nazionale, esistono solo delle linee guida del ministero della Salute, diffuse nel 2013, per l’applicazione di un regolamento europeo del 2009 che disciplina lo smaltimento dei sottoprodotti di origine animale. Le linee guida consentono il sotterramento degli animali da compagnia in terreni privati o in cimiteri per animali secondo i criteri fissati con provvedimento di ciascuna Regione o Provincia autonoma. Non tutte le Regioni hanno provveduto ad emanare una regolamentazione ad hoc. Di fatto quella che propongo è una modifica alla legge-quadro sugli animali d’affezione (281/91) per dare regole uniformi sulla sepoltura degli animali, sulla realizzazione di cimiteri per animali, sui servizi di cremazione. Oltre a disciplinare la sepoltura degli amici a quattrozampe, per esempio, nei giardini privati - sottolinea - la proposta prevede, come in Lombardia, anche la possibilità di seppellire, previa cremazione e in urna separata, i resti degli animali d’affezione nella tomba del proprietario, nel loculo, nella sepoltura di famiglia, per volontà del defunto o su richiesta degli eredi: un modo per perpetuare il ricordo di un profondo legame affettivo".

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: RedEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.