Protesta ristoratori a Roma, scontri a Montecitorio: agente ferito
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Mer, Apr

Protesta ristoratori a Roma, scontri a Montecitorio: agente ferito

Cronaca
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Tensione in piazza Montecitorio dove oggi si sta svolgendo un sit-in di protesta dei ristoratori e di altre categorie sull'emergenza chiusure per il Covid. La situazione è degenerata e si è arrivati a uno scontro tra manifestanti e forze dell'ordine, con lancio di fumogeni e oggetti. Alcuni manifestanti sono stati identificati e fermati. Buffoni" e "libertà", le urla partite dalla piazza, dove i manifestanti hanno sfondato le transenne venendo respinti dalle forze dell'ordine. 

Un poliziotto è stato ferito, ha riportato un taglio alla testa ed è stato portato via in ambulanza. Un altro agente ha riportato un taglio all'altezza del sopracciglio. Ha ricevuto una prima medicazione a Palazzo Chigi e successivamente è stato sottoposto a controlli in ospedale.  

Al sit-in partecipano diverse categorie di esercenti, dai ristoratori ai proprietari di palestre, che chiedono la riapertura delle attività. I manifestanti continuano ad affollare lo slargo davanti alla Camera e pressano le transenne che circondano Montecitorio. Ci sono diverse bandiere tra cui quella del movimento Italexit fondato dal senatore Gianluigi Paragone.  

Tra i manifestanti uno indossa un copricapo con le corna simile a quello visto durante l'assalto a Capitol Hill. La tensione in piazza si è accesa poco dopo l'intervento del deputato Vittorio Sgarbi. Prima il lancio di fumogeni e poi quello di bottigliette di plastica, infine i manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone della polizia ribaltando le transenne che circondano la piazza.  

Anche tanti militanti di CasaPound si sono uniti alla protesta dei ristoratori. "Siamo qui - spiega Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi intervenuto dal palco - per dare sostegno a italiani che non si arrendono e che hanno il coraggio di opporsi a una gestione criminale dell'emergenza sanitaria del governo, anche rischiando in prima persona. Noi siamo al loro fianco e non solo a parole, e anche se è politicamente scorretto sostenere chi non ha intenzione di sottostare alle folli imposizioni del governo, crediamo che sia assolutamente necessario ed inevitabile ribellarsi a Dpcm, già dichiarati incostituzionali dai giudici, che calpestano il diritto al lavoro. Quella di oggi è una protesta sacrosanta come lo è la loro rabbia. Non intendiamo vedere il nostro popolo morire un Dpcm alla volta".  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.