Stazione spaziale cinese, rientro previsto 2 aprile alle 2.39. Percentuale caduta su Italia scesa a 0,1%
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
25
Gio, Apr

Stazione spaziale cinese, rientro previsto 2 aprile alle 2.39. Percentuale caduta su Italia scesa a 0,1%

Stazione spaziale cinese, rientro previsto 2 aprile alle 2.39. Percentuale caduta su Italia scesa a 0,1%

Tecnologia
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

La data nominale della caduta della stazione spaziale cinese è stata anticipata: è alle 2.39 ora italiana del 2 aprile

Stazione spaziale cinese, rientro previsto 2 aprile alle 2.39. Percentuale caduta su Italia scesa a 0,1%
Stazione spaziale cinese, rientro previsto 2 aprile alle 2.39. Percentuale caduta su Italia scesa a 0,1%

 

La data nominale della caduta della stazione spaziale cinese è stata anticipata: è alle 2.39 ora italiana del 2 aprile. Così il capo del Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, al punto stampa convocato al Dipartimento con il direttore dell'ufficio Emergenze Luigi D'Angelo e i referenti dell'Agenzia spaziale italiana.

"La percentuale di colpire il nostro territorio è scesa allo 0,1% e di qui alle prossime ore avremo la possibilità di escludere che il territorio italiano venga colpito da frammenti della stazione spaziale cinese", ha detto ancora Angelo Borrelli. 

La stazione spaziale cinese Tiangong 1 non cadrà su America settentrionale e centrale né su gran parte dell'Australia: sono queste le prime aree escluse dai possibili luoghi sui quali potrà avvenire il rientro del veicolo spaziale, insieme a parte della Nuova Zelanda e al Madagascar. Lo indicano i calcoli fatti da Carmen Pardini, dell'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione 'A. Faedo' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Comincia così a restringersi la vasta area di rischio compresa compresa fra 43 gradi di latitudine Sud e 43 gradi di latitudine Nord, ma secondo gli esperti il nuovo scenario lascia invariato, ossia molto ridotto, il rischio di un eventuale rientro sull'Italia.

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: RedEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.