CATANZARO, Via Crucis vescovo in carcere
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
29
Ven, Mar

CATANZARO, Via Crucis vescovo in carcere

CATANZARO, Via Crucis vescovo in carcere

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

'Agente patogeno non può attaccare nostra anima se c'è amore'

CATANZARO, Via Crucis vescovo in carcere
CATANZARO, Via Crucis vescovo in carcere

 

CATANZARO, 10 APR - "Non consentiamo al coronavirus di farci zittire e di gettarci nella disperazione; non consentiamogli di seminare tra noi solo il male corporeo di cui è capace. L'anima di ognuno di noi nessun agente patogeno può attaccarla se restano in noi le ali dell'amore". A dirlo l'arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, presidente CEC, nella Via Crucis assieme agli ospiti della Casa circondariale di Catanzaro. "In questi giorni in cui siamo tenuti a stare al chiuso - ha aggiunto - siamo po' tutti agli 'arresti domiciliari'. Voi siete costretti, senza deroghe, a stare in un edificio, noi che viviamo fuori da queste mura facciamo i conti, in maniera e misura ovviamente diversa dalla vostra, con una condizione di limitazione della libertà. Da reclusi 'sanitari' sperimentiamo la solitudine e l'isolamento. Ma per voi il dramma del dramma che questa pandemia porta con sé è il fatto che vi separa dai vostri cari proprio quando si avrebbe più bisogno della loro vicinanza affettuosa".

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: RedEmail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.