Lo scorrere del tempo
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Lo scorrere del tempo

Il senso della vita
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Ernst Junger beim Korrektur
Ernst Junger beim Korrektur

 

Ricalcando le orme di Gianni Vannoni de "Il codice runico" edizione "I quaderni di Eumeswil", trasformato poi in "Iniziazione alla runologia" edizioni "Mediterranee" e solcando la scia dello scritto di Roberto Giardina che ha scritto appositamente per noi, proveniente direttamente da Berlino dove Giardina dimora, divenendo il corrisponde dei quotidiani, "Il resto del Carlino", " La Nazione", " Il giorno", dopo aver diretto per anni la casa editrice Rusconi.

Sulla onda del Suo scritto avvertiamo il fluire del Tao sulla nostra vita. Di quell’elemento sempre presente di cui è impossibile parlare perché come si ammette un qualcosa immediatamente si può parlare anche del suo contrario... Il tao è il fluire, il trasformarsi della vita, il panta rei dei greci, di Eraclito.

Se consideriamo questo flusso, questo divenire che ha origine, scaturisce da un principio primo luminoso da cui, attraverso il tempo a cui è collegato agisce sullo spazio, di conseguenza, col suo trascorrere ci allontaniamo da questa fonte luminosa.

Se ci ancoriamo ad un’impostazione di pensiero tradizionale il cantiere che al giorno d’oggi può venirci in aiuto è quello di Guenon ed Evola e storicamente sviluppato in Splenger ove viene messo in risalto l’impoverimento dell’energia spirituale della nostra epoca.

Per il contemporaneo è sempre complicato analizzare il momento storico in cui vive perché prendere le dovute distanze che consentono un’analisi arguta e comprensibile degli avvenimenti è più complicato.

Possiamo, però, avvertire e il termine post moderno ci viene incontro perché con tale termine si viene a concludere che il "moderno" è terminato e siamo storicamente in un’epoca nuova. Ma abbiamo anche la sensazione di essere alla fine non solo della storia, ma della storia tout court.

Potrebbe essere che alla storia occidentale, dopo una catastrofe planetaria, possa rinascere un nuovo ciclo storico, come capitò dopo la scomparsa della mitica Atlantide. Si può ritenere che l’impulso iniziale del ciclo storico occidentale sia costituito su conoscenze superiori , esoteriche, che i sopravvissuti della civiltà di Atlantide avrebbero trasferito agli abitanti della civiltà nordica, anch’essa in gran parte nelle nebbie mitiche.

Se partiamo dal presupposto di una conoscenza di natura superiore che viene tramandata e collega una civiltà ad un’ altra possiamo provare a compiere il seguente cammino dove nella civiltà nordica abbiamo Odino come eroe culturale che attua la trasmissione ed è quella sciamanica. Durante il suo declino la conoscenza viene trasmessa, attraverso la scuola dionisiaca alla civiltà greca e l’eroe culturale è Minosse. Il fenomeno si ripete con la civiltà ellenica e l’eroe culturale è Eracle (civiltà apollinea); con la civiltà romana l’eroe culturale è Enea per il tramite della scuola stoica. Dopo un lungo intervallo di quasi un millennio la civiltà occidentale rinasce grazie all’apporto esterno del cristianesimo. Una scuola di origine orientale, la cui straordinaria potenza sovrannaturale riesce a far rialzare le sorti del mondo occidentale dalla barbarie in cui era sprofondata. Fiorisce anziché sparire la civiltà cristiana e l’eroe culturale è il Parsifal e la scuola ha preso la forma di cavalleria. Alla civiltà cristiana succede la civiltà moderna e l’eroe culturale è il Faust e la scuola è quella di Sagres. Tutti conoscono la predilezione di Faust per l’infinito.

Dal ‘700 molti falsari iniziano ad esservi che usano vili metalli che chiamano oro...

Bisogna, inoltre evidenziare, che la civiltà cristiana si basa sul principio di casualità, quella moderna di spazio e quella postmoderna di tempo.

Per quanto riguarda la civiltà postmoderna è difficile trovare chi possa essere l’eroe culturale. Alcuni hanno ipotizzato sia stato James Bond , ma in questo preciso momento storico, che potremmo definire di declino e buio ci sembra che nessuno possa venirci in soccorso. Se desideriamo analizzare gli avvenimenti più vicini a noi contemporanei possiamo vedere che siamo i figli di tre rivoluzioni : inglese, francese, russa, due guerre mondiali e 4 rivoluzioni industriali di cui una è proprio in corso: la quarta rivoluzione industriale che, ponendosi, nel momento di massima accelerazione della terra, dovrebbe, secondo gli esperti , produrre il massimo delle modificazioni, in brevissimo tempo.

Con quarta rivoluzione industriale, si intende quel processo che, secondo Jünger, dove la tecnica avanza , la spiritualità arretra e proprio la spiritualità sembra sparire del tutto nel contemporaneo quell’impulso ontologico che fa vivere e ricercare la luce anziché vivere sotto la potenza tellurica e la pura materialità della vita che si realizza in forme edonistiche del vivere.

Sembra che la nostra vita sarà sempre più assoggettata alla tecnica, alla robotica che diventeranno sempre più intelligenti (le ultime sperimentazioni oltre a cercare di far provare sentimenti alle macchine tentano pure di installare il cervello umano su di queste) .

Nasce spontaneo il chiedersi cosa ne sarà dell’uomo e se l’uomo si accorgerà di divenire meno importante di un’automa . Si renderà conto di quanto si sta verificando privo di cuore, ragione e cultura? Se già da un di’ avvertivamo che la cultura era in declino ora ne abbiamo la certezza. È stata messa nel dimenticatoio più completo: università chiuse che lavorano a distanza, associazioni culturali, teatri, musei, cinema, chiusi. Chissà per quanto tempo...

Se la cultura è sempre stata appannaggio di pochi, lo diverrà sempre più, per pochissimi.

Ma se già manca un eroe culturale in termini spirituali come si potrà vivere e con quali conseguenze senza conoscenze generali?

Ci sono due modi di uscire dalla storia sia personale che dalla dimensione storica verso l’alto e verso il basso: verso l’alto è quando acquistiamo consapevolezza esistenziale, verso il basso con l’annientamento ontologico.

Dove la massa non può far niente , il singolo, per se’ stesso, può far molto.

Eumeswil è una polis postmondialista che spera che l’era del grande fratello sia di breve durata. Non è assoggettata a lobby, neppure ad alcun tipo di partigianerie e crede che la mano destra sia utile alla mano sinistra, ma preferisce prendere le distanze dalla politica.

L’eroe culturale in Eumeswil è Manuel Venator colui che cerca di divenire Anarca che, non è l’anarchico che combatte lo Stato , ma è colui che conoscendo la storia e cercando la comprensione interiore e cercando di riconnettere la propria esistenza con un piano superiore, cerca di vivere nel modo migliore possibile per se stesso e con gli altri.

Sarebbe opportuno continuare l’analisi storica nel dettaglio, analizzando cosa hanno significato le tre rivoluzioni e le due guerre mondiali, ma questo non ci sembra il luogo adatto.

Ci sofferiamo solo a sottolineare che l’effetto di una rivoluzione è quello di tagliare i ponti col passato, andando avanti privi di radici ed identità storica, tradendo il detto: historia magistra vitae. Ci sembra, inoltre, fondamentale rammentare l’opera di Friedrich Georg Jünger: La perfezione della tecnica ove si rende esplicito, dopo un indagine minuziosa sulla tecnica, che quest’ultima fagocita l’uomo, impoverendo la terra.

L’uomo non è più in grado di regolare la tecnica, messa in atto da lui stesso. È questa che governa l’uomo.

Sembra che verso questo punto ci stiamo dirigendo.

Non dobbiamo perdere di vista che non sono stati devoluti finanziamenti per cultura e salute in tempo di pandemia, ma sono stati devoluti per le green economy e la tecnologia! Torniamo a ripetere il ritornello affinché ognuno possa ben riflettere a tal riguardo.

La speranza non deve abbandonarci perché l’impoderabile è sempre presente e finché, menzionando Ernst Jünger, vi sarà il poeta, il mondo potrà essere sempre sognato nuovamente e la vita di ogni essere dissetarsi alla fonte scoperta e portata a nuova luce attraverso di questi.

Se la nostra indagine storica è partita menzionando Odino dobbiamo ricordarci che la Sua verità venne trovata dopo essere stato appeso ,per nove giorni e nove notti, all’albero cosmico Yggdrasill.

La fatica insieme all’amore di conoscenza ultima ha fino adesso smosso il mondo.

Non ha senso di parlare per il singolo se un’epoca storica sia migliore di un’altra, ma se lui è in grado di crescere interiormente. Solo chi si pone come studente, in qualsiasi momento storico viva e riesce ad apprendere, potrà cercare di realizzare se stesso ed essere sereno altrimenti a qualsiasi epoca storica uno appartenga, la musica cambierà poco, sarà sempre un adagio colorato dal ritmo della sua epoca storica.

Se Odino, oggi ha dato il la, e la poesia ci salverà, ci piace poter concludere e accomiatarci da voi in questo modo: Passa come un granchio fugace la rima che al volgo non piace, ma sempre sulla sabbia delle dune noi scriveremo di nuovo le rune.

Leggi anche: Roberto Giardina. Il mondo che verra'

 


L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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