Embraco, Padoan: 'Se aiuti di Stato l'Europa sia severa'
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Mar, Apr

Embraco, Padoan: 'Se aiuti di Stato l'Europa sia severa'

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Politica
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Ira degli operai. Anche sindacati europei chiedono stop operazione

Embraco, Padoan: 'Se aiuti di Stato l'Europa sia severa'
Embraco, Padoan: 'Se aiuti di Stato l'Europa sia severa'

 

"Ho molta fiducia nella competenza e obiettività della Vestager. Se ci sono aiuti di Stato, come è possibile, mi aspetto che la commissione prenda severi provvedimenti" perché gli aiuti di Stato "sono una grave violazione del mercato interno". Lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan parlando del caso Embraco, portato all'attenzione della Commissione Ue, ad Omnibus su La7.

Calenda da Vestager, Ue sarà intransigente su Embraco - Il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda cerca la sponda di Bruxelles nella crisi Embraco. E coinvolge la commissaria che più di tutti difende la concorrenza con regole eque e soprattutto uguali per tutti, Margrethe Vestager, la danese che non ha esitato a colpire multinazionali di ogni grandezza quando sfruttavano il proprio potere a danno dei Paesi e dei consumatori. Ora da tutelare ci sono i 500 lavoratori di Riva di Chieri e la commissaria, fa sapere Calenda, ha assicurato "intransigenza" nel verificare il comportamento dell'Embraco e della Slovacchia, che le ha offerto incentivi per delocalizzare. La Vestager "ha molto ben chiaro il problema" e "mi ha assicurato che la Commissione è molto intransigente nel verificare i casi segnalati in cui c'è un problema o di uso sbagliato o non consentito degli aiuti o, peggio, di aiuto di Stato per attrarre da Paesi che sono parte dell'Ue", ha detto il ministro.

Due le richieste depositate a Bruxelles: "Verificare se c'è stato un uso di aiuti di Stato illegittimi su Honeywell e Embraco, e valutare se sia fattibile la proposta di un fondo di aggiustamento per la globalizzazione da parte del Governo italiano, che aumenti l'intensità degli aiuti concessi nei casi di deindustrializzazione". Perché puntare solo ad una politica generale di armonizzazione fiscale è una partita troppo lunga, visto che il fisco è competenza degli Stati membri ed è da sempre fonte di divisioni in Ue. "Dobbiamo risolvere i problemi e quindi dobbiamo avere soluzioni più rapide", ha spiegato Calenda, convinto che quella del fondo sia una "proposta razionale", che consente di trovare una soluzione "stando dentro ai Trattati".

La commissaria non ha commentato l'incontro, ma ci si attende un suo intervento domani. Secondo il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan la decisione di 'denunciare' i casi slovacchi di dumping alla Commissione non è solo "legittima", ma anche qualcosa di più, visto che "l'Italia spesso è stata accusata di violare la disciplina degli aiuti di Stato" come nel caso delle banche o dell'Ilva. "Siccome noi rispettiamo le regole ci aspettiamo che anche gli altri partner lo facciano", ha aggiunto. Intanto la situazione a Riva di Chieri resta molto tesa, con un operaio che si è incatenato ai cancelli della fabbrica. "Non molliamo", è il messaggio che Calenda fa arrivare da Bruxelles ai lavoratori che anche oggi hanno atteso un segnale. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha detto che il Governo è pronto a utilizzare gli ammortizzatori sociali "a favore di un progetto che dia continuità a questa impresa". La condanna della decisione dell'azienda è unanime.

I sindacati europei chiedono lo stop dell'operazione: "Basta con questa 'prateria delocalizzatrice'" ha detto Luca Visentini, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati (Ces). "Situazione inaccettabile" anche per il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani, "dimostra che l'Europa va profondamente cambiata e in tempi rapidi".

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