Copasir, Rai, ddl Zan: duello Lega-Fdi blocca ogni trattativa
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Copasir, Rai, ddl Zan: duello Lega-Fdi blocca ogni trattativa

Politica
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Non c'è pace all'interno del centrodestra. Così come sul Copasir e sulle comunali, anche sul ddl Zan l'unità, per ora, sembra una chimera. Sullo sfondo c'è sempre lo scontro politico, tutt'altro che risolto, tra Lega e Fdi, che si contendono la leadership.

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Matteo Salvini sente il fiato sul collo dell'alleata, mentre Forza Italia prova a ritagliarsi uno spazio al centro, ribadendo di essere l'unica forza moderata ed europeista della coalizione. In mezzo ci sono i 'piccoli', Udc, 'Cambiamo' e Noi con l'Italia, che puntano i piedi quando possono e sognano una grande aggregazione centrista. Lo scoglio del Copasir, poi, pesa come un macigno su ogni trattativa. Persino le nomine del Cda Rai rientrano in questa complessa partita dagli esiti tutt'altro che scontati.  

Si attende la convocazione di un tavolo nazionale per cercare di sciogliere tutti i nodi sul tavolo. Ma, allo stato, non c'è una data: doveva tenersi subito dopo Pasqua, poi nel corso del mese di aprile, ora siamo a a maggio e nemmeno l'ombra di un summit (l'ultimo risale al 3 febbraio scorso). Salvini oggi se la prende con gli alleati che con i loro tentennamenti sui candidati sindaci hanno fatto tramontare la candidatura di Gabriele Albertini a Milano e rischiano di bruciare quella di Guido Bertolaso a Roma. Ma il 'Capitano', sfoghi a parte, prende tempo e non ha ancora fissato un vertice con Meloni e Antonio Tajani. 

Ignazio La Russa torna a rivendicare con forza, come previsto dalla legge, la presidenza del Copasir per il suo partito, rimasto unica forza di opposizione (''va ripristinata la legalità, così rischiano di essere inficiate di illegittimità anche le nomine dei vertici dell'intelligence'') e pone il problema del mancato coordinamento all'interno della coalizione anche sul tema omofobia, dopo che Lega e Fi hanno presentato insieme un ddl da tutti ribattezzato del ''centrodestra di governo'' senza coinvolgere Fratelli d'Italia.  

''Mi fa piacere che ci sia un'iniziativa del centrodestra al governo" alternativa al ddl Zan, ma, avverte La Russa, "se vogliono rafforzarla e non considerarla solo una via di fuga, rimane viva l'offerta di un collegamento permanente del centrodestra per confrontarsi. Questa -rimarca il vicepresidente del Senato all'Adnkronos- è una di quelle occasioni per discutere insieme, altrimenti ognuno fa la sua parte... Sin dall'inizio chiediamo di confrontare e concordare, ove sia possibile, le posizioni del centrodestra dentro o fuori dal governo. Questa è la nostra posizione: se la capiscono, bene. Se poi qualcuno intende fare inutili polemiche, se ne assume la responsabilità, anche di fronte agli elettori, che non sono per nulla stupidi''.  

Altro terreno di scontro sono le comunali, ovvero la scelta dei candidati sindaci nelle principali città chiamate al voto in autunno. Il centrodestra è sempre al palo. Salvini fino ad ora si è limitato ad annunciare solo sulla stampa alcuni nomi da lui sponsorizzati, come Bertolaso a Roma e Albertini a Milano, ma senza convocare gli alleati attorno allo stesso tavolo. Almeno questo è l'accusa di Fdi. Intanto, Albertini che sembrava poter competere con l'uscente Beppe Sala, ha rinunciato, sconfessando il 'Capitano' suo principale sponsor e rimettendo in gioco l'altro papabile, il presidente di Noi con l'Italia, Maurizio Lupi. 

Pure il rinnovo del cda Rai mette in imbarazzo il centrodestra. Tra gli azzurri non pochi sono convinti che le scelte dei nomi passeranno dal tavolo nazionale dove si dovrà discutere anche delle altre partecipate oltre che delle elezioni amministrative. Del resto, se la coalizione vuole esprimere due membri nella stanza dei bottoni dell'azienda di viale Mazzini deve assolutamente convogliare voti su candidature condivise. 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.