Salute e Benessere - il Centro Tirreno
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Sab, Apr

Salute e Benessere

Notizie su salute, medicina e ricerca. Approfondimenti su malattie e terapie, prevenzione e stili di vita

 

Sono 1.372 i contagi da coronavirus in Piemonte oggi, 11 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, registrati 13 morti. L’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i 1.372 nuovi casi (di cui 46 dopo test antigenico) sono pari all’8,7% dei 15.834 tamponi eseguiti, di cui 5.114 antigenici. Gli asintomatici sono 571 (41,6%). I casi sono 131 di screening, 892 contatti di caso, 349 con indagine in corso, 18 in Rsa e Strutture Socio-Assistenziali, 117 in ambito scolastico e 1.237 tra la popolazione generale.  

 

Sono 259 i contagi da coronavirus in Abruzzo oggi, 11 aprile, secondo i dati del bollettino. Da ieri, registrati 3 morti. I positivi hanno età compresa tra 1 e 90 anni. Di essi 78 sono in provincia dell'Aquila, 45 in quella di Chieti, 31 in provincia di Pescara, 99 nel Teramano e 6 con residenza in accertamento. Nelle ultime ore sono stati eseguiti 4.586 tamponi molecolari e 1.306 test antigenici. Sono 10.460 gli attualmente positivi (+234): 557 sono ricoverati in area medica (invariato), 65 ricoverati in terapia intensiva (-2) e 9838 in isolamento domiciliare (+236) con controllo da parte delle Asl. Sono complessivamente 55.299 i guariti (+22). 

 

Il vaccino Astrazeneca ''non è stato vietato, non è controindicato neanche per i più giovani. L'indicazione, il suggerimento è per gli over 60, né più né meno di quello che ha fatto la Germania e la Spagna, mentre in Francia hanno dato indicazioni per gli over 55''. Lo ha detto il presidente dell'Aifa Giorgio Palù a 'Mezz'ora in più' su RaiTre. 

 

Meglio una sola dose di AstraZeneca rispetto al mix tra il vaccino a vettore virale e un vaccino mRNA. L'infettivologo Matteo Bassetti, in particolare, è "assolutamente contrario" all'ipotesi di una seconda dose diversa di vaccino per chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca. 

 

 

Sono 1.359 i contagi da coronavirus in Puglia oggi, 11 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Da ieri, registrati altri 15 morti. In base ai numeri contenuti nella tabella, si registra un calo dei nuovi casi positivi a fronte di una diminuzione anche del numero di test. In decrescita anche i decessi. Sempre in aumento i guariti e gli attuali positivi mentre tornano a salire, anche se lievemente, i ricoverati.  

 

"Forse la media nazionale" delle persone che diranno no al vaccino AstraZeneca "sarà attorno al 15-20%". Lo dice il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Dopo le news relative ai casi di trombosi successive alla somministrazione del vaccino, in Italia il farmaco è stato raccomandato per i soggetti di età superiore a 60 anni. Nelle regioni, molte persone dicono 'no' al vaccino AstraZeneca. "La percentuale è variabile da regione a regione. In alcune regioni è molto alta, in Sicilia è tra il 50% e l'80% in alcune aree. Forse la media nazionale sarà attorno al 15-20% ma è comprensibile dopo l'ultima settimana e dopo ciò che ha vissuto AstraZeneca", dice Sileri a Domenica In. 

 

I dati di oggi del bollettino della Protezione Civile in Italia sui contagi da coronavirus regione per regione domenica 11 aprile, con la tabella delle varie regioni. Le news sui casi di Covid, tamponi e tasso di positività nel Paese che da domani, lunedì 12 aprile, sarà in prevalenza in zona arancione, con sole 4 regioni in zona rossa. Le ultime notizie da Toscana e Piemonte, Sicilia e Lombardia, Veneto e Lazio. I numeri delle regioni: 

 

In Basilicata sono 253 i contagi da coronavirus registrati oggi domenica 11 aprile (243 sono residenti), su un totale di 1.493 tamponi molecolari. Secondo il bollettino quotidiano della task force regionale ci sono anche 2 decessi, mentre sono cinque i comuni in zona rossa. Le persone decedute sono cittadini di Avigliano e Pomarico. I lucani guariti o negativizzati sono 107. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi salgono a 4.891 (+135), di cui 4.700 in isolamento domiciliare. Sono 15.096 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 467 quelle decedute.  

 

La variante sudafricana del coronavirus appare quella più in grado di 'bucare' il vaccino Pfizer. E' il risultato di uno studio realizzato in Israele dall'università di Tel Aviv e dall'istituto Clalit. Il paese ha usato quasi esclusivamente il vaccino Pfizer per la propria campagna. Le dosi di Moderna, l'altro vaccino mRNA, sono stati impiegate in misura estremamente ridotta. Lo studio (ancora non sottoposto a peer review, ndr) ha preso in considerazione i campioni di 150 soggetti risultati positivi al coronavirus nonostante la vaccinazione. La prevalenza della variante sudafricana nelle persone vaccinate e positive, secondo le analisi, era 8 volte superiore a quella riscontrata nella popolazione non vaccinata. Sebbene il numero di soggetti esaminati sia limitato, il risultato è ritenuto indicativo. 

 

"AstraZeneca ha violato e continua a violare le sue obbligazioni contrattuali sulla produzione e la fornitura delle 300 milioni di dosi iniziali" di vaccino anti-covid "per l’Europa". Il 19 marzo la Commissione europea ha scritto una lettera-ultimatum ad Astrazeneca per mano di Sandra Gallina, l’italiana che guida la direzione generale Salute e che ha negoziato i contratti sui vaccini, intimandole di porre rimedio ai ritardi entro 20 giorni. A riportare la notizia, citando il contenuto della missiva - apparsa anche in Francia su 'Les Echos' - è il Corriere della Sera. 

 

Sono 406 i contagi da coronavirus nelle Marche oggi, 11 aprile, secondo i dati del bollettino della regione. Nel dettaglio, il Servizio Sanità delle Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4438 tamponi: 2416 nel percorso nuove diagnosi (di cui 561 nello screening con percorso Antigenico) e 2022 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 16,8%). 

 

Vaccino agli over 80 e alle persone fragili. Poi, dopo gli anziani, toccherà alle categorie. L'ordinanza firmata dal generale Francesco Paolo Figliuolo ridefinisce i criteri del piano vaccinale. In cima alla lista, persone di età superiore agli 80 anni e persone con elevata fragilità. A seguire hanno diritto alla vaccinazione in ordine di età le persone tra i 70 e i 79 anni, quelli tra i 60 e 69 anni. Dai 60 anni in su saranno utilizzati prevalentemente i vaccini AstraZeneca come da recente indicazione dell'Aifa. Il farmaco è finito sotto i riflettori dopo le segnalazioni per rari casi di trombosi successivi alla somministrazione. Da qui, la raccomandazione di utilizzare AstraZeneca per gli over 60. 

 

Da domani, lunedì 12 aprile, quasi tutta Italia sarà zona arancione. Sono solo 4 le regioni - Campania, Puglia, Sardegna e Valle d'Aosta - che restano o passano in zona rossa, con regole e divieti più restrittivi per scuola, spostamenti e categorie di negozi per contenere la diffusione del coronavirus. 'Promosse' invece in zona arancione ci sono Lombardia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana. All'interno delle varie regioni è possibile che ci siano delle zone rosse, come ad esempio in Toscana dove Firenze e Prato sono rosse. 

 

Vaccino AstraZeneca, "su 100 persone 80 dicono no in Sicilia". E' quanto ha detto a Catania il presidente della Regione Nello Musumeci. "E' naturale - aggiunge - che la condizione di allarme sia particolarmente elevata, ma abbiano il dovere di credere agli scienziati che dicono che è più pericoloso non vaccinarsi piuttosto che vaccinarsi". "Per poter uscire da questo tunnel e smetterla di dichiarare zone rosse c'è una sola soluzione - ha concluso- immunizzare la comunità siciliana, sottoporla a vaccino ed è quello di cui ci stiamo occupando". 

 

"Penso che a settembre si possa pensare a una vita normale, se vaccineremo" contro Covid-19 "la maggior parte di chi ne ha bisogno prima di allora". Lo ha spiegato il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, Nicola Magrini, partecipando al dibattito 'Paura del virus o paura della cura?' nell'ambito de 'Il Lettino e la Piazza', ciclo di incontri organizzato dal Centro Psicoanalitico di Bologna e dalla Biblioteca Salaborsa. 

 

Sono 410 i nuovi contagi da coronavirus in Liguria, secondo la tabella del bollettino di oggi 10 aprile. Registrati inoltre altri 21 morti. Sono stati 4.597 i tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, ai quali si aggiungono altri 2.924 tamponi antigenici rapidi, secondo il dato diffuso dalla task-force ligure per l'emergenza covid. In tutto sono 731 i pazienti ospedalizzati nelle strutture della Liguria, 12 più di ieri, dei quali 76 sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva. Ad oggi in isolamento domiciliare si trovano 7.071 persone. E' di 21 invece il numero dei decessi contenuto nel bollettino: di loro sono 2 quelli registrati nelle ultime 24 ore mentre gli altri sono riferiti ai giorni e alle settimane precedenti. 

 

Sono 238 i nuovi contagi da Coronavirus in Abruzzo secondo il bollettino di oggi, 10 aprile. Nella tabella si fa riferimento ad altri 13 morti. I guariti sono stati 102 nelle ultime 24 ore. La provincia con maggiori nuovi casi è l'Aquila a 102, 77 in quella di Chieti, 10 nel pescarese e 44 nel teramano, 4 con residenza in accertamento. Sono 4.281 tamponi molecolari eseguiti e 1.658 test antigenici. In calo di 14 unità i ricoverati in reparto Covid, che sono 557, 67 sono ricoverati in terapia intensiva, uno in meno e 9.602 in isolamento domiciliare.  

 

Sulla vaccinazione contro il Coronavirus in Italia, "ritardare la seconda dose dei vaccini anti-Covid a mRna può aiutare, come abbiamo visto in Gb, ma resta un escamotage. Qui l'unica svolta è aumentare il numero di dosi somministrate al giorno. In questo momento vedo che ancora facciamo fatica ad arrivare ai numeri promessi", alle 500mila iniezioni giornaliere, dice all'Adnkronos Salute il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova. "Devono aumentare forniture e inoculazioni. E non basta aver dato almeno una dose al 68% degli over 90 e al 66% degli over 80. Per avere un impatto bisogna arrivare almeno all'80% degli over 60 e siamo molto lontani. Ci vorranno perlomeno un altro paio di mesi per raggiungere questi livelli e poi dovremo aspettare ancora per vedere l'effetto" spiega all'Adnkronos Salute. 

 

Sono 1.229 i nuovi contagi di Covid 19 registrati in Sicilia, secondo il dato del bollettino di oggi, 10 aprile, su 26.229 tamponi processati. Palermo rimane la provincia più colpita con 433 nuovi positivi. Nell'isola si registrano 14 morti e 776 pazienti dimessi o guariti. In totale nell'isola ci sono 22.191 positivi, 439 in più rispetto a ieri, e di questi 1.152 sono ricoverati in regime ordinario, 164 in terapia intensiva e 20.875 in isolamento domiciliare. 

 

Sono 2.974 i nuovi contagi di Coronavirus in Lombardia secondo i dati del bollettino di oggi, 10 aprile. Si registrano altri 81 morti. Nella regione, che da lunedì passerà dalla zona rossa alla zona arancione, da ieri sono stati processati 53.133 tamponi, l'indice di positività è al 5,6%. Sale a 31.676 il totale dei decessi in Lombardia dall'inizio della pandemia e a 764.611 il totale dei casi. I ricoverati con sintomi sono 6.059 (-193 da ieri), inclusi 824 pazienti che si trovano in terapia intensiva (-4). In Lombardia gli attualmente positivi sono 79.038 e i guariti sono 5.434 nelle ultime 24 ore.  

 

Sono 17.567 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 10 aprile, secondo i dati Regione per Regione nel bollettino fornito dal ministero della Salute, e 344 i morti. Sono 320.892 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, in 24 ore che hanno fatto registrare un tasso di positività pari al 5,4%. Dall'inizio dell'emergenza sono state contagiate dal covid-19 3.754.077 persone mentre ne sono morte 113.923.  

 

Torino zona arancione da lunedì 12 aprile, come il resto del Piemonte, mentre Cuneo passerà alla fascia media di rischio Covid da mercoledì. La conferma è arrivata oggi durante la riunione convocata dalla Regione con gli epidemiologi e gli esperti dell’Unità di crisi. L'analisi tecnica dell’andamento epidemiologico indica che il valore dell’incidenza, ovvero il numero di persone contagiate su 100 mila abitanti, è già sceso in queste ore sotto la soglia di allerta di 250 casi nella provincia di Torino (alla rilevazione di oggi 226.9) e lo stesso con elevata probabilità avverrà prima di mercoledì 14 aprile per la provincia di Cuneo (che al momento ha una incidenza di 261.6).  

 

Toscana zona arancione da lunedì 12 aprile ma alcune province, tra cui Firenze e Prato, ancora in zona rossa. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha firmato oggi le ordinanze che decretano il permanere nella fascia più alta di rischio Covid, fino alle ore 14 di sabato 17 aprile, di Città metropolitana di Firenze, Provincia di Prato, Comuni di San Miniato, Montopoli in Val d'Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto (in Provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa) e di quelli di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli (in Provincia di Siena ma compresi nella zona socio sanitaria Alta Valdelsa).  

 

Vaccino Covid nel Lazio, "in 12 ore sono già 33.005 le persone assistite con età compresa tra i 62-63 anni che hanno effettuato la prenotazione sul portale regionale". Lo rende noto l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato. Le prenotazioni per la fascia 62-63 anni sono state aperte stanotte. "Un ottimo risultato che si somma alle prenotazioni degli over 70 nella fascia 70-79 anni, che hanno superato le 400mila. Vaccinarsi è importante", sottolinea D’Amato.  

 

Sono 173 i contagi da coronavirus in Basilicata secondo i dati del bollettino di oggi, 10 aprile. Da ieri, registrati altri 3 morti. I nuovi positivi (166 sono residenti) sono stati individuati su un totale di 1.590 tamponi molecolari Le persone decedute sono cittadini di Melfi, Potenza, Pisticci. I lucani guariti o negativizzati sono 188. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi scendono a 4.756 (-15), di cui 4.574 in isolamento domiciliare. Sono 14.990 le persone residenti in Basilicata guarite dall'inizio dell'emergenza sanitaria e 465 quelle decedute.  

 

Sardegna in zona rossa da lunedì 12 aprile. "Paghiamo una diffusione virale che ha camminato sulle gambe delle persone, non dobbiamo nasconderci dietro un dito, alcuni atteggiamenti non sono stati propriamente responsabili" ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, questa mattina a margine dell'inaugurazione del nuovo hub vaccinale di Quartu Sant'Elena, in provincia di Cagliari. "Sono dati riferiti a due settimane, mentre quelli dell'ultima settimana ci dicono che il contenimento è già in atto, si stanno riducendo i numeri. Faccio un appello ai cittadini, ai ragazzi, alle persone che devono spostarsi per lavoro: manteniamo le cautele, rispettiamo le norme sul distanziamento, sull'igienizzazione, usiamo le mascherine: dipende da noi poter tornare quanto prima a riaprire tutti gli esercizi" ha sottolineato il governatore. 

 

I dati del bollettino della Protezione Civile in Italia sui contagi da coronavirus nelle regioni oggi, sabato 10 aprile, con la tabella regione per regione. Le news sui casi di Covid, tamponi e tasso di positività nel Paese che da lunedì 12 aprile sarà in prevalenza in zona arancione, con sole 4 regioni in zona rossa. Le ultime notizie da Lombardia e Marche, Toscana e Sicilia, Lazio e Piemonte, Campania e Veneto. I numeri delle regioni: 

 

Vaccino Covid in Italia. Ad oggi sono gli anziani dai 90 anni in su il gruppo che in proporzione ha ricevuto il maggior numero di dosi. In questa fascia d'età è stato coperto con almeno una dose il 68%. A seguire la fascia 80-89 anni, con il 66,2% che ha ricevuto almeno la prima iniezione-scudo. Sono i dati diffusi dall'Istituto superiore di sanità, nel focus vaccini all'interno del suo ultimo aggiornamento sull'andamento dell'epidemia nel Paese. 

 

Il più giovane ha solo 7 mesi di vita e aspetta un cuore nuovo. In generale, gli uomini sono il doppio delle donne, due terzi hanno meno di 60 anni. In media per loro passano da 5 mesi per ricevere un fegato a oltre due anni per un rene. E' la situazione dei pazienti in lista d'attesa per i trapianti in Italia. A fotografare la situazione, alla vigilia della 24esima Giornata nazionale della donazione e del trapianto di organi e tessuti (11 aprile), è il Centro nazionale trapianti (Cnt) che parla di 8.291 iscritti nelle liste d'attesa del Sistema informativo trapianti.  

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