Coronavirus: a Napoli scuole chiuse fino a sabato, le Marche: nessun dietrofront
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Gio, Apr

Coronavirus: a Napoli scuole chiuse fino a sabato, le Marche: nessun dietrofront

Coronavirus: a Napoli scuole chiuse fino a sabato, le Marche: nessun dietrofront

Cronaca
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Il sindaco de Magistris all'ANSA: per azioni straordinarie di pulizia, no panico

Coronavirus: a Napoli scuole chiuse fino a sabato, le Marche: nessun dietrofront
Coronavirus: a Napoli scuole chiuse fino a sabato, le Marche: nessun dietrofront

 

Scuole chiuse a Napoli fino alla giornata di sabato per effettuare azioni straordinarie di pulizia. Lo ha annunciato all'ANSA il sindaco, Luigi de Magistris. "Non c'è da avere paura o panico. Questa massiccia attività di igienizzazione e sanificazione è un modo per alzare ancora di più la sicurezza e la serenità nel nostro territorio", ha spiegato.

"Il Governo impugna la nostra decisione di chiudere le scuole? Sarà l'occasione per vedere chi ha fatto bene, noi o il governo che si oppone. Io non faccio alcun passo indietro anzi l'impugnazione sarà utile per tutti, per la salute dei marchigiani e aiuterà il governo a tenere comportamenti più coerenti". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, che ieri ha stabilito chiusura dele scuole intervistato a Circo Massimo, su Radio Capital.

Azzolina, da oggi task force per lezioni online  - Il ministero dell'Istruzione ha messo in campo "una tsk force che oggi stesso andrà in giro per le regioni" per supportare la formazione a distanza, considerata la chiusura di molti istituti scolastici a causa del coronavirus. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina a Radio 24. "La situazione è avanzata proprio in quelle zone dove le scuole sono state chiuse, si stanno già muovendo" in questa direzione. Il ministero ha attivato per la didattica a distanza - ha spiegato Azzolina - collaborazioni con partner come Tim, Rai, Treccani. "Per garantire infrastrutture adeguate, stanzieremo anche delle risorse" ha aggiunto sottolineando comunque di augurarsi che "le scuole riaprano quanto prima". "Per la didattica a distanza bisogna immaginare che non è necessario un computer a casa, basta un cellulare e oggi quasi tutti i ragazzi lo hanno", ha detto.

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