Coronavirus, "corre veloce: chiudere tutto"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
28
Gio, Mar

Coronavirus, "corre veloce: chiudere tutto"

Coronavirus, "corre veloce: chiudere tutto"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

 

"Se dobbiamo cercare di ragionare in maniera fredda dobbiamo concentrarci sul concetto di velocità.

Coronavirus,
Coronavirus, "corre veloce: chiudere tutto"

 

Io non credo che stia succedendo nulla di strano rispetto all'andamento naturale di questa epidemia. Le ipotesi fantasiose che ho sentito, una correlazione con lo smog o che il virus in Lombardia è più aggressivo, non hanno evidenze scientifiche. In termini epidemiologici il fenomeno va spiegato proprio con il concetto di velocità. Non si è riusciti a rallentare questa epidemia". Lo ha spiegato Pierluigi Lopalco, epidemiologo dell'Università di Pisa ospite di 'Agorà' su RaiTre. 

"Il tempo che passa tra quando una persona si infetta, si ammala e il decesso è di 8 gironi. Oggi vediamo i decessi legati ad un periodo di 8 giorni precedenti", ha aggiunto Lopalco. 

"Occorre chiudere tutto quello che non è strettamente necessario", ha detto ancora. "Quando il sistema entra in saturazione e non riesce più a curare tutte le persone che si infettano, al numero di decessi che ci sarebbero stati nonostante le cure dobbiamo aggiungere chi muore perché il sistema è sotto stress e non ci sono più posti in rianimazione"..

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.