"Sulla pagina abbiamo superato i 50 mila follower e io sono commosso e felice di tutto questo affetto.
Chiedo a tutti coloro che leggeranno questo post di trasferirsi sulla pagina ufficiale Giuseppe De Donno. Questo profilo, per comodità, da oggi verrà disattivato". E' il messaggio sulla pagina Facebook di Giuseppe De Donno, primario presso il Reparto di Pneumologia dell'Ospedale Carlo Poma di Mantova, che insieme al Policlinico di Pavia sta sperimentando l'utilizzo del plasma convalescente nei pazienti affetti da Covid-19.
"Mentre gli altri fanno polemica, noi continuiamo a lavorare per abbattere l'unico nemico: il Covid-19 - scrive De Donno nel post pubblicato poco fa sulla pagina a cui rimanda il link - Ormai è ufficiale, il 25 marzo abbiamo depositato il nostro trial di ricerca sul siero iperimmune del paziente convalescente. È il 1° trial del mondo occidentale, è come un brevetto, è marmo scolpito di certezza. Quando io affermo qualcosa è condito dalla verità e dal supporto di fatti che tutti possono verificare. Qui si va avanti, caro collega Franchini - dice rivolgendosi al primario del centro trasfusioni dell'ospedale di Mantova - qui non arretriamo di un millimetro!".
De Donno rimanda allo studio e alla pubblicazione su ClinicalTrials.gov. e si toglie anche qualche altro sassolino, all'indomani dell'annuncio che il protocollo toscano sulla plasmaterapia, portato avanti dall'Azienda ospedaliero universitaria di Pisa, è stato scelto da Aifa e Istituto superiore di sanità come modello per la sperimentazione nazionale.
Ripostando i ringraziamenti ricevuti per le vite salvate con la plasmaterapia, lo pneumologo scrive: "Queste sono le cose belle. Istituto superiore di sanità e Aifa ne avranno cose da spiegare. Ma questo è ciò che mi rende felice. Vite salvate. #nonsonounmammalucco cara Aifa, #nonsonounmammalucco Iss. A presto sentirci ministro della Salute!L’Italia, quella vera, quella genuina, si ricorderà di voi. E anche i pazienti salvati".