Le Foche: "Coronavirus si sta spegnendo, ora sindrome diversa"
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Sab, Apr

Le Foche: "Coronavirus si sta spegnendo, ora sindrome diversa"

Le Foche: "Coronavirus si sta spegnendo, ora sindrome diversa"

Cronaca
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"Il virus si è indebolito. Facciamo sempre più tamponi e troviamo sempre meno malati. Ci vuole ancora prudenza, è ovvio, ma la gente sta cominciando ad accettarne la convivenza".

Le Foche:
Le Foche: "Coronavirus si sta spegnendo, ora sindrome diversa"

 

Lo sostiene Francesco Le Foche, responsabile del Day hospital di Immunoinfettivologia del Policlinico Umberto I di Roma, in un'intervista a 'Libero'. "La malattia è mutata - sottolinea - Siamo in fase sub-acuta, l'isolamento ha ridotto drasticamente la carica virale. Il virus è meno aggressivo sulla cellula. I nuovi casi, in genere, non sono così gravi. Chi si ammala, oggi, ha una condizione di febbricola e di astenia che si prolunga per 2-3 settimane. E una sindrome diversa", sostiene l'immunologo.  

Per Le Foche "al momento non ci sono certezze scientifiche che in autunno il virus possa riaccendersi" e comunque "ora sappiamo difenderci molto meglio, saremmo in grado di usare le armi giuste per combattere fin da subito un'eventuale reinfezione". Il virus "si sta già spegnendo - osserva l'esperto - In parte si è già spento. Il lockdown gli ha impedito di riprodursi e quindi si è affievolito. Il caldo gli assesterà un ulteriore colpo, a patto naturalmente che la gente continui ad avere comportamenti virtuosi". Secondo lo specialista, "il clima delle ultime settimane ha aiutato. Poi è logico che più si inalbererà la temperatura e meno probabilità avremo di infettarci, succede per tutte le forme virali. Le goccioline non saranno più in grado di essere veicolate a distanza". 

Per quanto riguarda la possibilità dei guariti di riammalarsi, "non è detto che chi ha sviluppato gli anticorpi sia immune - avverte Le Foche - Chi ha contratto il Covid in forma leggera potrebbe sì aver sviluppato le IgG, ma non in quantità sufficiente. Chi è stato colpito in modo più pesante, invece, pare che non si sia riammalato, ma ancora non sappiamo quanto duri l'immunizzazione", dice l'immunologo. 

L'esperto non è preoccupato per le riaperture: "Va fatta una comunicazione credibile e corretta - avverte - Non dobbiamo pensare che le persone siano incoscienti o ignoranti. Non vanno bersagliate di messaggi terroristici. Va detto ciò che sta succedendo, e cioè che stiamo procedendo abbastanza bene, anche se non mi stancherò mai di dire che ci vuole responsabilità. Se sarà così vivremo un'estate tranquilla. Forse anche l'autunno".  

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.