Coronavirus, "in aumento contagi sul lavoro"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
28
Gio, Mar

Coronavirus, "in aumento contagi sul lavoro"

Coronavirus, "in aumento contagi sul lavoro"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

E' online il quinto report sui contagi sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail. Alla data del 15 giugno i casi segnalati all’Istituto sono 49.021, 1.999 in più rispetto ai 47.022 rilevati dal monitoraggio precedente del 31 maggio.

Coronavirus,
Coronavirus, "in aumento contagi sul lavoro"

 

Alla stessa data, i decessi per contagi da Covid-19 sul lavoro sono 236 (+28), pari a circa il 40% dei casi mortali denunciati dall’inizio dell’anno. Quasi la totalità delle denunce di infortunio da Covid-19 riguarda la gestione assicurativa dell’industria e servizi, mentre i casi registrati in agricoltura, nella navigazione e nella gestione per conto dello Stato sono circa 600.  

Con il 40,9% delle denunce complessive, circa l’83% delle quali relative a infermieri, la categoria professionale più coinvolta dai contagi da Covid-19 è quella dei tecnici della salute. Seguono gli operatori socio-sanitari (21,3%), i medici (10,7%), gli operatori socio-assistenziali (8,5%) e il personale non qualificato nei servizi sanitari, come ausiliari, portantini e barellieri (4,8%). E i tecnici della salute sono anche la categoria più colpita dai decessi, con il 12,8% dei casi codificati (il 61% sono infermieri), seguiti dai medici (9,9%) e dagli operatori socio-sanitari (7,8%).  

Rispetto alle attività produttive, il 72,2% del complesso dei casi denunciati e il 26,3% dei decessi si concentra nel settore della sanità e assistenza sociale (che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili), che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (asl) porta all’81,3% la quota delle denunce in complesso e al 36,5% quella dei casi mortali. A seguire, i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, alimentari), le attività di alloggio e ristorazione e il commercio. 

Otto denunce su 10 di contagi da Covid-19 sul lavoro sono concentrate nell’Italia settentrionale: il 56,1% nel Nord-Ovest (il 36,0% in Lombardia) e il 24,2% nel Nord-Est (il 10,2% in Emilia Romagna). Il resto dei casi è distribuito tra Centro (11,8%), Sud (5,7%) e Isole (2,2%). Concentrando l’attenzione sui contagi da Covid-19 sul lavoro con esito mortale, la percentuale del Nord-Ovest rispetto al totale sale al 57,2%. Più di quattro decessi su 10 (43,2%), in particolare, sono avvenuti nella sola Lombardia.  

L’età media dei lavoratori che hanno contratto il virus sul lavoro è di 47 anni per entrambi i sessi, ma sale a 59 anni (57 per le donne e 59 per gli uomini) per i casi mortali. Il 70,3% dei decessi, in particolare, è concentrato nella fascia di età 50-64 anni, seguita da quelle over 64 anni (18,6%), 35-49 anni (9,4%) e under 34 anni (1,7%). Il 71,7% dei lavoratori contagiati da Covid-19 sul lavoro sono donne, il 28,3% uomini, ma il rapporto tra i generi si inverte nei casi mortali. I decessi degli uomini, infatti, sono pari all’82,6% del totale. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.