Covid, sindaco Codogno: "Giornata del ricordo un dovere"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
19
Mar, Mar

Covid, sindaco Codogno: "Giornata del ricordo un dovere"

Covid, sindaco Codogno: "Giornata del ricordo un dovere"

Cronaca
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

"Istituire una giornata in memoria delle vittime è doveroso per tenere alta l'attenzione e fare in modo che non succeda più quello che abbiamo vissuto.

Covid, sindaco Codogno:
Covid, sindaco Codogno: "Giornata del ricordo un dovere"

 

Cosa penso dei tre deputati che si sono astenuti? Sono senza parole...". A parlare è Francesco Passerini, sindaco di Codogno, che commenta all'AdnKronos la notizia del voto favorevole alla Camera sul'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, che si terrà ogni 18 marzo. Una votazione avvenuta quasi all'unanimità: 418 favorevoli, nessun contrario e tre astenuti. "Su certe cose dovremmo smetterla di guardare al cappellino politico, alla bandierina. Dovrebbero essere valori comuni, di tutti. Non so chi siano i tre, ma spero che si siano astenuti perché preferiscono un'altra data", aggiunge Passerini. 

La giornata del 18 marzo si aggiunge a quella già promossa dal Comune di Codogno e dalla Provincia di Lodi: "Ci eravamo già mossi come amministrazione locale - spiega Passerini - in accordo con la Provincia, per istituire il 21 febbraio come giornata di ricordo delle vittime: è la data in cui tutto è iniziato. Stiamo anche preparando un memoriale, un luogo fisico che diventi simbolo del ricordo. E' positivo comunque che anche a livello nazionale si facciano iniziative come questa, quello che è successo non deve essere dimenticato: tenere alta l'attenzione è un dovere". 

Codogno si è rimessa in marcia: i segni delle ferite delle settimane più dure dell'emergenza si vedono ancora, ma la comunità vuole guardare avanti. "Di ferite siamo pieni - dice il sindaco -. Come comunità, anche seguendo un po' quello che è lo spirito lombardo, stiamo cercando di guardare avanti. Ci vuole tempo, ma dobbiamo ripartire anche per rispetto di chi non c'è più, cercare di tornare più forti di prima. L'8 agosto faremo un evento musicale in piazza, stiamo cercando anche di sostenere il tessuto economico". I passi fatti consentono di guardare con più fiducia a eventuali seconde ondate: "Rispetto al 21 febbraio è cambiato il mondo, la gestione del paziente è molto diversa, c'è un lavoro preventivo differente. Noi a Codogno siamo a zero nuovi contagi da diverso tempo, abbiamo già fatto scorte di mascherine e altri sistemi di prevenzione, siamo più pronti. Sono speranzoso", aggiunge Passerini. 

Dopo il periodo di emergenza "le questioni da affrontare sui nostri territori sono tante: c'è il tema delle scuole, del personale. C'è bisogno di risorse, ma soprattutto di regole chiare, che consentano agli enti locali di metterle a sistema, di muoversi per tempo", spiega il sindaco di Codogno. "Mi arrabbio quando sento persone che ancora sminuiscono i pericoli del virus. E' assurdo che ci sia ancora chi lo fa, queste cose mi fanno girare le scatole. Queste persone vengano da noi a fare un giro così potranno rendersi conto di persona cosa vuol dire affrontare il Coronavirus". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.