Covid, Rezza: "Ondate dovute ad allentamento misure"
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Gio, Mar

Covid, Rezza: "Ondate dovute ad allentamento misure"

Cronaca
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"L'Rt medio a livello nazionale è ancora di poco al di sotto di 1, a 0,99", ma "l'incidenza tende a rimanere elevata, non si sgonfia il serbatoio di infetti e questo è un problema".

Lo ha spiegato il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in conferenza stampa al dicastero sull'analisi settimanale dell'andamento di Covid-19 in Italia. "Con un Rt di quasi 1 - ha precisato il Dg - la mezza buona notizia è che non cresce l'epidemia". Ma "la mezza brutta notizia è che comunque, se l'incidenza è elevata, un Rt di 1 ci dice che un numero di mille casi genera altrettanti casi". Ecco perché l'obiettivo deve essere quello di ridurre l'incidenza dei contagi. 

Oggi in Italia, spiega Rezza, "la popolazione suscettibile" al coronavirus Sars-CoV-2 "è ancora molto ampia. Quindi il virus è libero di correre". A livello europeo continua la "fase di transizione epidemiologica". Nel dettaglio in Italia è evidente l'andamento della curva a ondate. Ma, puntualizza Rezza, "fatico a chiamarle ondate perché qui l'incidenza varia a seconda della pressione degli interventi. Abbiamo ondate" di Covid-19 "perché applichiamo interventi che abbassano l'incidenza" dei nuovi contagi, "e appena si allentano le misure è naturale che questa incidenza si rialzi, proprio perché la popolazione suscettibile è ancora molto ampia". 

Rezza spiega che "oggi vediamo focolai nelle scuole che potrebbero essere conseguenza della diffusione delle varianti che infettano di più bambini, senza però sintomi gravi. L'infezione però decorre in maniera blanda nei bambini che tendono ad essere più infettati rispetto a quanto accadeva con i ceppi originali", afferma Rezza, aggiungendo che "il tasso d'incidenza in età scolastica tende a crescere soprattutto al di sopra degli 11 anni. Non è un incremento drammatico per fortuna ma c'è, ci sono dei cluster soprattutto dove ci sono le varianti". Inoltre, "abbiamo una diminuzione dell'età importante che dimostra, spero, gli effetti della campagna vaccinale nelle persone anziane e nelle Rsa che sono state le prime ad essere vaccinati".  

Quanto alla vaccinazione, "bisogna stare molto attenti: quando ci si vaccina non è che l'effetto c'è subito, un giorno dopo, 2 o 3 giorni dopo. Magari" dopo la somministrazione "c'è la tendenza a un rilassamento dei comportamenti. Non è provata, ma è intuibile che possa esserci. Bisogna prestare molta attenzione". Rezza invita dunque i vaccinati alla cautela, sottolineando che "negli operatori sanitari abbiamo avuto qualche incremento" dei contagi, "dovuto a focolai che ci sono stati in aree in cui hanno circolato delle varianti" di Sars-CoV-2 "come la brasiliana", focolai che "però fortunatamente sembra che siano stati bene arginati". 

"Da epidemiologo non nascondo la preoccupazione per l'evoluzione dell'epidemia. Non dobbiamo fare allarmismo ma dobbiamo tenere molto alta la guardia, dove c'e' bisogno si deve intervenire tempestivamente e anche duramente", precisa il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. "Soprattutto dobbiamo fermare le varianti - aggiunge - quindi ora servono contenimento e vaccinazioni. Dobbiamo vaccinare presto e bene. E dobbiamo mitigare l'andamento della variante inglese, la più diffusa". 

 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.