Decreto Rave, via libera definitivo. Protesta opposizioni per 'ghigliottina'
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Decreto Rave, via libera definitivo. Protesta opposizioni per 'ghigliottina'

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato e promulgato la legge di conversione del decreto legge contenente le norme anti-rave, sulla riforma della giustizia, l’ergastolo ostativo e il Covid approvata in via definitiva nel primo pomeriggio dalla Camera. 

Il via libera della Camera è

arrivato con 183 voti favorevoli, 116 contrari e una sola astensione. 

Sul decreto è scattata la cosiddetta 'tagliola'. Il provvedimento è stato messo ai voti subito dopo la riunione dei capigruppo, ottenendo il disco verde dell'emiciclo tra le lamentele e i borbottii in Aula delle opposizioni. 

Gli esponenti del Pd hanno mostrato dai propri banchi copie della Costituzione, per segnalare la contrarietà ai contenuti del provvedimento, senza far riferimento al metodo seguito, vale a dire la decisione del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, di applicare la 'ghigliottina'.  

"Scelta assurda e pericolosa. La maggioranza pur di far approvare le sue norme #NoVax usa addirittura lo strumento estremo della #ghigliottina parlamentare. Ma quelle norme sono sbagliate. Contraddette dagli atti amministrativi che il Ministero della Salute sta subito prendendo" ha scritto in un tweet il segretario del Pd, Enrico Letta. 

"E' stata applicata la 'ghigliottina', strumento utile a soffocare il dibattito in Parlamento e a tarpare le ali all’opposizione" ha sottolineato in un lungo post su Facebook il leader del M5S, Giuseppe Conte. "Tutto si è svolto come puntualmente annunciato nei giorni scorsi dal Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Il Movimento 5 stelle con la presidenza di Roberto Fico, pur di fronte a tante emergenze e difficoltà, non ha mai applicato la ghigliottina - ha rivendicato l'ex premier -. E mai è successo che il dibattito in corso sia stato così palesemente soffocato e il ruolo delle opposizioni così platealmente mortificato. Eppure questo governo si è appena insediato. Se continua così si avvereranno tutte le peggiori previsioni!". 

"I parlamentari del Movimento hanno fatto tutto il possibile per impedire il piano scellerato del Governo, alternandosi giorno e notte, senza interruzioni. Giorgia Meloni nei suoi discorsi cita Borsellino e la lotta alla mafia. Ora però calpestano il dibattito parlamentare per approvare il decreto Rave: usano la scusa di un rave svoltosi due mesi fa a Modena, e gestito tranquillamente dalle forze dell’ordine con le regole vigenti, per trasformare la legge Spazzacorrotti in un piano Salvacorrotti".  

13 FI ASSENTI AL VOTO - I tabulati ufficiali parlano chiaro. Nonostante le 'raccomandazioni' in chat mandate dal capogruppo Alessandro Cattaneo in mattinata (''Organizzarsi per garantire presenza per voto finale in serata'') 13 deputati di Forza Italia su 44 del gruppo alla Camera non hanno partecipato al voto finale sul dl rave, pur non essendo in missione. Il primo, e l'unico fino ad ora, a dichiarare con tanto di video sui social il suo 'dissenso' dalla linea ufficiale del partito è stato Nazario Pagano: ''Non ho votato non perché non condividessi tutti i contenuti del decreto ma perché al suo interno, all'articolo 7, c'è una norma che non condivido e cioè la revoca della sospensione dell'attività professionale per i cosiddetti medici 'no vax'".  

In realtà, raccontano, oltre a un chiaro malumore politico, non tanto per le misure sul reato di rave o il carcere ostativo ma per il reintegro dei medici no vax (basti pensare che in prima lettura a palazzo Madama la capogruppo forzista Licia Ronzulli si sfilò, non votando), tra i 13 ci sarebbero vari assenti giustificati. C'è chi, infatti, ha disertato l'emiciclo per altre ragioni: di salute, come il caso di Cristina Rossello, Katia Polidori e Francesco Cannizzaro, che fanno sapere di aver mandato un certificato medico, o per motivi strettamente familiari come Debora Bergamini, che assicura all'Adnkronos: ''Condivido lo spirito del decreto''.  

Ma c'è chi, anche, riferiscono, come sempre capita in questi casi, non è venuto in Aula perché dopo aver partecipato alla maratona no stop su manovra e lo stesso dl rave è voluto tornare a casa dalla famiglia o è partito per le vacanze in vista del Capodanno. Per la cronaca, 4 azzurri erano assenti perché in missione. Cattaneo smorza ogni polemica e dice all'Adnkronos: ''Le assenze in Fi sono tutte giustificate e dovute in gran parte a influenze di stagione. Solo il collega Pagano - precisa il presidente dei deputati forzisti - ha espresso un distinguo sul voto finale, senza aver fatto mancare il proprio voto di fiducia nella giornata di ieri''.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.