Migranti, Lollobrigida: "Lavoriamo per farne entrare quasi 500mila legali"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Migranti, Lollobrigida: "Lavoriamo per farne entrare quasi 500mila legali"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Il governo "quest'anno" lavora per far entrare, usando "meglio" il piano flussi, "quasi 500mila immigrati legali" in Italia. Lo dice il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, a Bruxelles a margine di un incontro con gli eurodeputati.

alternate text

 

"Dobbiamo dare sempre più l'idea - afferma - che il metodo di immigrazione illegale non è quello corretto per entrare in Italia, anche lavorando meglio sui flussi".  

"Noi abbiamo un piano flussi - continua Lollobrigida - che è stato disatteso per anni: può essere organizzato meglio, per dare la possibilità a quelli che vengono in Italia per lavorare di avere un trattamento dignitoso, un'offerta di lavoro dignitosa. Noi solo quest'anno lavoreremo per far entrare legalmente quasi 500mila immigrati legali. Questo può essere determinato anche attraverso un ragionamento bilaterale o multilaterale con altre nazioni, che permetta l'organizzazione dei flussi e garantisca questa forma: l'immigrazione legale".  

"Quella illegale - prosegue - è la prima nemica dell'immigrazione legale: questo è un concetto che qualcuno prima o poi dovrà riuscire a imprimere nella testa di quelli che dicono che noi siamo contro l'immigrazione. Noi non siamo contro l'immigrazione: siamo contro l'illegalità. E questo principio dovrebbe essere naturale per tutti", conclude.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.