Migranti, Meloni: "Obiettivo eliminare protezione speciale"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Migranti, Meloni: "Obiettivo eliminare protezione speciale"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "Io mi do come obiettivo l'eliminazione della protezione speciale, perché è una protezione ulteriore rispetto a quello che accade nel resto d'Europa e io credo che l'Italia non abbia ragione di discostarsi dalle normative europee di riferimento". Così la premier Giorgia Meloni, a margine della visita presso

alternate text

 

la scuola italiana 'Galileo Galilei' di Addis Abeba, interpellata sull'abolizione della protezione speciale per i migranti. 

"C'era una proposta sulla quale la maggioranza lavorava nel suo complesso e io confido che quella sia la proposta che viene approvata. Non è un tema sul quale ci sono divergenze: è una materia complessa, è normale che nel lavoro parlamentare escano diversi emendamenti ma sugli obiettivi che ci diamo siamo tutti concordi", ha sottolineato Meloni. 

Su questo tema "con Salvini abbiamo parlato un paio di settimane fa per capire se lavorare come iniziativa di governo o come iniziativa parlamentare sulla modifica del provvedimento", ha spiegato Meloni. "Alla fine abbiamo scelto di far lavorare i gruppi parlamentari ma non c'è divergenza sostanziale, c'è la volontà di lavorare insieme". 

CASO USS - La vicenda della fuga a Mosca del russo Artem Uss, detenuto in Italia e fuggito dai domiciliari lo scorso 22 marzo, "è un fatto abbastanza grave. Mi riservo, quando torno in Italia, di parlarne anche con il ministro Nordio per capire bene come sono andate le cose. Ma sicuramente ci sono delle anomalie, e l'anomalia principale credo sia la decisione della Corte d'Appello di offrire gli arresti domiciliari con motivazioni discutibili e di mantenere quella decisione anche quando c'era una iniziativa sull'estradizione, perché ovviamente in quel caso il rischio di una fuga diventa più evidente", ha commentato la premier. Per Meloni il guardasigilli "ha fatto bene ad avviare un'azione disciplinare. Segnalo - ha proseguito Meloni - che non eravamo stati informati a livello di intelligence dalle altre intelligence sulla natura della figura (di Uss, ndr). Sapevamo che c'era una richiesta del Dipartimento di Stato americano per questioni di frode fiscale". 

CENTRODESTRA - Partito unico del centrodestra? "Sono sempre stata convinta che la pluralità all'interno del centrodestra sia un fatto di arricchimento piuttosto che un problema. Il punto è la volontà di camminare insieme e io oggi quella volontà la vedo. Ma poi se, ferma restando quella volontà, ci sono anche sfumature diverse, questo sicuramente oggi è più facile farlo con i partiti. Poi quello che può succedere domani nessuno è in grado di dirlo", ha risposto Meloni. 

PNRR - Il Pnrr? "La prescrizione della Commissione europea è fine agosto e noi vogliamo fare del nostro meglio per spendere al meglio queste risorse, quindi intanto rispettiamo le scadenze". Così la premier Meloni a proposito della scadenza del 31 agosto per aggiornare il Pnrr con il REPowerEu. 

"Per quanto riguarda le modifiche del piano - ha proseguito la presidente del Consiglio - ci prendiamo il tempo necessario a ottenere il vero obiettivo, che non è fare i primi della classe ma fare un lavoro che ci consenta al meglio di spendere queste risorse. Non è un lavoro facile ma lo stiamo facendo quotidianamente e con grande serietà. Non so dare una data precisa ma rispettiamo le prescrizioni che ci vengono fornite". 

ETIOPIA - "Il bilancio della missione è ottimo, è molto proficuo e concreto. Ci sarà un ulteriore step a luglio, quando insieme alla Fao ospiteremo il meeting sulla sicurezza alimentare. Crediamo di poter contribuire molto allo sviluppo, alla sicurezza e alla stabilità di questa nazione. Il 100% dei ragazzi che escono da queste scuole trovano un lavoro e io credo che questa sia in assoluto la cosa più preziosa che si può fare per nazioni che fanno grandi sforzi di stabilizzazione e modernizzazione e che sono fondamentali per la stabilità dell'intera regione", ha detto quindi Meloni ai cronisti tracciando un bilancio della sua missione in Etiopia. 

"C'è grande voglia di Italia - ha rimarcato Meloni - e grande attenzione per la nostra capacità di cooperare in modo non predatorio, di lasciare qui qualcosa. Vogliamo lavorare su infrastrutture, agricoltura, turismo, che qui in Etiopia è una grande opzione di sviluppo non ancora adeguatamente esplorata". 

La questione del passato coloniale italiano in Etiopia, invece, "francamente non è emersa, è un tema che loro non hanno minimamente considerato. Probabilmente non vedono il nesso che vedete voi", risponde.  

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.