Riforme, Celotto: "Fondamentali perché governi durano troppo poco, ma difficili da realizzare"
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Riforme, Celotto: "Fondamentali perché governi durano troppo poco, ma difficili da realizzare"

Politica
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(Adnkronos) - "Le riforme sono fondamentali perchè noi in 75 anni di Repubblica abbiamo avuto 69 governi. Abbiamo governi che durano 14 mesi. In questo modo, quanto governi realmente? E' chiaro che i governi fanno poco. E il nostro sistema parlamentare sta creando sfiducia nei cittadini, perchè la repubblica parlamentare non

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Alfonso Celotto
 

 

risponde direttamente ai cittadini ma al Parlamento. Ma le riforme sono difficili da realizzare perchè vanno messi tutti d'accordo, serve un'ampia convergenza. E non si è mai riusciti perchè le riforme affondano nella palude dei veti politici incrociati". Così Alfonso Celotto, professore ordinario di diritto costituzionale a Roma Tre, intervenendo a 'Forum civica – uno sguardo ai valori etici, morali e civici che guidano la pubblica amministrazione', in corso al Monastero di Camaldoli.  

"I costituenti ci riuscirono -continua Celotto- perchè dovevano liberarci dal fascismo, dalla povertà, dalla monarchia, avevano un pressione enorme e non potevano fallire. Una situazione che oggi non c'è perchè la repubblica parlamentare funziona maluccio ma andiamo avanti. Ma se avessimo un governo che funziona meglio riusciremmo a fare più cose", conclude.  

"Non c'era twitter, non c'era instagram, e il 30% degli italiani era analfabeta. E allora serviva una Costituzione chiara, comprensibile agli italiani. Serviva una Costituzione chiara. Ci pensò Concetto Marchesi, costituente e già partigiano e rettore universitario. Diceva che servono tre regole per scrivere un italiano semplice: frasi di non più di 20 parole, mai più di una subordinata per frase, parole semplici che si capiscano. La Costituzione aveva due scopi che guardavano lontano: fondare una salda democrazia in un'Italia unita e poi riconoscere i diritti ma riconoscendolo devi fare una rivoluzione: l'articolo 3 secondo comma che è la più grande promessa che ci ha fatto il Costituente. E' la promessa che ci fa lo Stato di trasformare il Paese: che questa Italia fatta di poveri e ignoranti possa ricrescere. E questo viene fatto coi diritti sociali. E la promessa è stata mantenuta, l'Italia di oggi è molto diversa rispetto a quella del '46 al di là dei problemi, e questo proprio grazie ai diritti sociali". Conclude Celotto. 

 

 

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