Alluvione Emilia Romagna, ancora allerta rossa. Meloni nelle zone colpite
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Alluvione Emilia Romagna, ancora allerta rossa. Meloni nelle zone colpite

Politica
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(Adnkronos) - Sopralluogo della premier Giorgia Meloni nelle frazioni più colpite dall'alluvione nelle province di Forlì e Ravenna. Ha incontrato gli sfollati, oltre a visitare le aziende e le attività commerciali danneggiate. 

Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e la premier Giorgia

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Meloni, a quanto si apprende, si sono incontrati nel primo pomeriggio a Forlì per un confronto sull'emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Successivamente hanno visitato un'area colpita a Faenza. Dopo un sopralluogo in alcuni paesi del forlivese e del ravennate e un incontro con il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini a Forlì, la premier si trova ora nella prefettura di Ravenna. Con lei c'è anche il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. 

Anche domani prosegue l’allerta rossa. Questa mattina Bonaccini, insieme al sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha fatto un sopralluogo nella città romagnola nei giorni scorsi invasa dall’acqua. "Domani, lunedì 22 maggio, riprenderà l’attività didattica nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (medie), compresi i nidi d’infanzia ed i servizi educativi 0-3 pubblici e privati presenti sul territorio comunale. Per la sola giornata di lunedì invece resteranno chiuse le scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e private". "Chiediamo al Governo di essere pronti a rispondere a tutti questi bisogni in tempi celeri, altrimenti questo sentimento positivo che nella tragedia si è sviluppato si trasformerà in rabbia" sottolinea il primo cittadino, specificando che "su questo saremo fermi e irremovibili". "Il coraggio e la forza, la solidarietà di queste ore, lo spirito di tutti i cesenati, dei romagnoli e di chi è arrivato da tutta Italia per aiutarci, ci fa dire che non ci arrendiamo - aveva premesso il sindaco -. Necessita però anche di essere supportato, rafforzato e confermato dagli aiuti indispensabili per far sì che le famiglie e le persone che hanno perso la casa, o la propria impresa, non siano lasciate da sole". 

Il prefetto di Ravenna Castrese De Rosa ha lanciato un appello a tutti i cittadini affinché non si mettano alla guida alla volta delle zone interessate dagli eventi alluvionali dei giorni scorsi. "L’intasamento delle reti viarie - ha avvertito il prefetto - ostacola gravemente l’arrivo sui luoghi dei mezzi e del personale incaricati di procedere alla rimozione del fango e dei detriti dalle strade oltre che dei mezzi di soccorso alla popolazione". 

A Forlì, in corso Garibaldi, il fango ancora riempie le strade che sembrano quelle di un’altra città rispetto alle altre pulitissime a ridosso della vicina prefettura. Qui dove è atteso l’arrivo della premier Giorgia Meloni (VIDEO), un gruppo di volontari offre cibo a quanti ancora spalano, mettono in salvo uccellini in gabbia, svuotano cantine allagate. Siamo all’ingresso di una porta Schiavonia affollata di forze dell’ordine. “Ci han detto che la Meloni verrà a fare un giro qui - spiegano gli alluvionati all’Adnkronos - ma non vogliamo passerelle, chiediamo fatti”. 

I vigili del Fuoco di Forlì-Cesena, dopo aver terminato le operazioni di soccorso alla popolazione rimasta isolata a causa dell'esondazione dei fiumi, proseguono le attività di prosciugamento e svuotamento di aree o locali allagati e le operazioni di ripristino e messa in sicurezza delle numerose frane che interessano il territorio, 127 quelle attive, molte delle quali isolano completamente frazioni e abitazioni dei comuni collinari/montani e hanno interrotto l'erogazione di acqua ed energia elettrica. 

Sette le squadre Gos (Gruppo Operativo Speciale) in campo, specialisti di macchine movimento terra provenienti da tutta Italia, che stanno lavorando per aprire le strade e creare passaggi laddove non esistono più. Al lavoro attualmente su 12 interventi urgenti con 30 macchine movimento terra e mezzi pesanti per rimuovere la terra e il fango riaprendo secondo ordini di priorità strade statali, provinciali e comunali che consentano di raggiungere abitazioni/frazioni isolate ormai da giorni e di permettere l'accesso in sicurezza delle persone alle proprie abitazioni e la consegna di mangime e foraggio a numerosi allevamenti con animali. 

Anche domani prosegue l’allerta rossa in Emilia Romagna per piene dei fiumi, frane e piene dei corsi minori. A rinnovarla la Protezione civile specificando "che il codice colore rosso sul bolognese e sulla Romagna è connesso alle gravi criticità idrogeologiche e idrauliche già presenti sul territorio e originate dagli eventi dei giorni scorsi".  

Nella giornata di lunedì 22 maggio, sono previste deboli piogge sparse localmente anche a carattere di rovescio sulle aree appenniniche durante le ore centrali della giornata. Non si prevedono - aggiunge la Protezione civile - significativi incrementi dei livelli idrometrici, tuttavia le residue piogge osservate e previste determineranno un rallentamento dell'esaurimento delle piene su tutti i corsi d'acqua della regione. Nelle zone montane-collinari centro-orientali della regione permangono condizioni di vulnerabilità con possibilità di frane nei versanti idrogeologicamente più fragili. In particolare nelle aree collinari della Romagna e dell'Appennino bolognese, persistono condizioni favorevoli allo sviluppo e all'evoluzione di frane già attivatesi nei giorni scorsi. 

Diminuiscono intanto in Piemonte i territori in zona arancione. A renderlo noto il presidente della Regiobe, Alberto Cirio, e l’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi. In particolare il bollettino di Arpa assegna ancora questa colorazione alla pianura cuneese, all’Alta Valsusa e alle valli Chisone, Pellice e Po per la possibilità di forti deflussi delle acque. Sono in giallo la pianura torinese, le valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, bassa Valsusa, Sangone, Varaita, Maira, Stura e Tanaro e le colline, ed è in verde il resto del Piemonte. I livelli dei maggiori corsi d’acqua sono stazionari o in debole decrescita e si attende la piena del Po in serata ai Murazzi di Torino, ma si prevede che sarà ordinaria sotto i livelli di guardia. 

(Dall’inviata Silvia Mancinelli)  

 

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