Salario minimo, opposizioni: "Via emendamento soppressivo, si discuta in aula"
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Salario minimo, opposizioni: "Via emendamento soppressivo, si discuta in aula"

Politica
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(Adnkronos) - "Le forze che hanno sottoscritto il dl sul salario minimo chiedono alla maggioranza il ritiro dell’emendamento soppressivo e confermano la volontà di andare in Parlamento già il 27 luglio a discutere nel merito della proposta così come stabilito dalla conferenza dei capigruppo". Questo quanto deciso

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nella riunione che si è tenuta nel pomeriggio a cui hanno partecipato i capigruppo alla Camera e nella commissione Lavoro di Pd, M5S, Azione e Avs. Presenti anche Riccardo Magi e Maria Cecilia Guerra. 

Sul tavolo della riunione c'era la definizione della posizione da tenere in vista della seduta domani della commissione sul salario minimo dopo l'apertura della premier Giorgia Meloni a un confronto. Se Carlo Calenda era interessato ad andare a vedere le carte fissando una dead line temporale ("Io ho proposto al governo di incontrarci prima dell'estate, se c'è un'apertura si discuta. Basta che si arrivi al risultato presto") il resto delle opposizioni hanno insistito ché come premessa al dialogo ci fosse il ritiro dell'emendamento soppressivo del provvedimento, presentato dalla maggioranza e che dovrebbe essere votato domani in commissione a meno di un cambio di posizione del centrodestra.  

"Se vogliamo aprire questo cantiere, il Pd dice 'noi ci siamo se ritirate l'emendamento soppressivo', altrimenti vuol dire non aprire un dialogo e ripresentarsi chi sa quando e chi sa con quale proposta. Evidentemente se la maggioranza vuole aprire deve ritirare l'emendamento soppressivo e dire iniziamo a ragionare, parliamone. Noi ci siamo", spiega Chiara Gribaudo del Pd.  

Ed ancora il capogruppo dem in commissione, Arturo Scotto: "La destra ritiri l'emendamento che cancella la nostra legge sul salario minimo, dopo di che ne discuteremo in Parlamento e nel Paese". 

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