Ue, Orban: "Via veto su aiuti Ucraina? Prima sbloccare tutti i fondi per Ungheria"
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Ue, Orban: "Via veto su aiuti Ucraina? Prima sbloccare tutti i fondi per Ungheria"

Politica
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(Adnkronos) - L'apertura dei negoziati per l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea è una decisione "sbagliata", che potrebbe avere effetti negativi, ma "le conseguenze finanziarie ed economiche di ciò non saranno pagate dagli ungheresi". Così il primo ministro ungherese Viktor Orban, secondo quanto riportato sui social

dal Zoltan Kovacs, segretario di Stato per le comunicazioni dell'Ungheria. 

Orban ha sottolineato che questi costi devono essere sostenuti da coloro che hanno preso questa decisione, e che gli Stati membri dell'Ue "stanno cercando freneticamente di muoversi in questa direzione", quindi l'Ungheria ha l'opportunità di avvertire che "questa è una cattiva decisione". Per il capo del governo di Budapest è necessario scongelare "tutti i fondi europei" per l'Ungheria (sono una ventina quelli ancora bloccati) prima di ritirare il veto sui nuovi aiuti all'Ucraina. 

Nonostante il veto di Orban, il Consiglio Europeo a sorpresa ieri ha intanto dato il via libera nel tardo pomeriggio ai colloqui di adesione con l'Ucraina e la Moldova, entrambe ex repubbliche socialiste sovietiche. Ha garantito lo status di Paese candidato alla Georgia, altra ex repubblica dell'Urss, che diede i natali a Giuseppe Stalin. E guarda all'avvio dei negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina, sulla base di un rapporto della Commissione atteso nel marzo 2024. La svolta è arrivata a sorpresa a Bruxelles, in un Consiglio Europeo che nei briefing preparatori era stato invariabilmente descritto come "difficile" e probabilmente molto "lungo". 

Il confronto tra i leader europei al Consiglio Ue sulla revisione del quadro di bilancio pluriennale si è concluso senza un'intesa nonostante le trattative notturne. "Ventisei" capi di Stato e di governo sono "d'accordo con la negobox", la proposta di compromesso sulla revisione dell'Mff 2021-27 che prevede l'apporto di ulteriore denaro fresco nella misura di 22 mld di euro, un terzo rispetto alla proposta iniziale della Commissione, "in tutte le sue componenti". Tra i 26 un leader, lo svedese Ulf Kristersson, deve "consultare il suo Parlamento, in linea con le sue procedure nazionali", e "un leader", l'ungherese Viktor Orban, "non ha potuto concordare". Lo ha riferito il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, poco prima delle tre di mattina, quando il summit si è interrotto per riprendere stamani alle 10.  

"Tutte le priorità sono rispettate: sostegno all'Ucraina, migrazioni, fondo di solidarietà e difesa fanno parte del pacchetto. Torneremo sulla materia all'inizio dell'anno prossimo, per tentare di raggiungere l'unanimità", ha concluso.  

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