Crosetto: "No attacco a magistratura, ma preoccupato per alcune tendenze"
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Crosetto: "No attacco a magistratura, ma preoccupato per alcune tendenze"

Politica
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(Adnkronos) - "Il mio non è stato un attacco alla magistratura, le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto alla Camera nell'informativa urgente in merito alle recenti dichiarazioni

sulla magistratura che hanno acceso lo scontro sulla Giustizia. "Mi era stato riferito - ha spiegato - che in varie riunioni ufficiali della magistratura e congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali, un dibattito". 

Crosetto ha assicurato che "nessun potere o organo dello Stato deve sentirsi sotto attacco, potendo operare in libertà''. "Alcune cose lette - ha spiegato in merito a conversazioni interne alla magistratura - sono qualcosa su cui la Camera dovrebbe riflettere".  

Ma poi ha rilanciato: "Penso sia legittimo che noi ci chiediamo e definiamo, con questo Parlamento e non il governo, le regole entro le quali si confrontano, interagiscono, lavorano i poteri dello Stato: la rappresentanza appartiene alla politica. La rappresentanza non appartiene alla magistratura e neppure all'Esecutivo: appartiene per la Costituzione a quest'aula e a quella del Senato, appartiene al Parlamento".  

Crosetto ricorda che "è la seconda e volta che sono in quest'Aula a parlare di questo tema, di un tema che non mi riguarda e mi scuso con il collega di Grazia e Giustizia Carlo Nordio, che è qua a fianco a me, a seguito non di un atto normativo, non di un intervento legislativo, di nulla che riguardi la mia attività di governo ma a seguito di un'intervista, nella quale alla fine, dopo una ventina di domande, rispondevo a una domanda e citavo, inopportunamente probabilmente per qualcuno che ritiene che io spieghi le mie opinioni personali rilasciate in un'intervista e non in Aula". "Ma c'è la mia disponibilità a farlo per il rispetto che mi lega a questa istituzione e che mi concede di spiegare oggi quelle parole a cui non ho dato il peso che qualcuno ha voluto dare, ma che ritengo abbiano peso", ha aggiunto Crosetto.  

"Sarebbe l'ora - conclude - di costruire un tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza nei prossimi anni. Non è possibile che ci sia uno scontro dal '94 a oggi senza riportare la discussione e la composizione all'interno di quest'aula, che per la Costituzione è il luogo dove le regole vengono fatte".  

 

"Pensavamo che la stagione del berlusconismo fosse finita. Non è così. Noi del Pd l'avevamo presa sul serio" ma "ora pare di capire che nulla di grave sia avvenuto, ma che lei facesse riferimento a quella vecchia narrazione rimettendo indietro le lancette", afferma Debora Serracchiani del Pd in aula. Sul fatto che parte della magistratura faccia 'opposizione' al governo, Serracchiani osserva: "A me pare che le vicende giudiziarie di questi mesi dimostrano che non c'è alcun attacco delle toghe rosse. Al contrario quel che si registra e ci preoccupa è una crescente tentazione delle procure ad allinearsi all'indirizzo della nuova maggioranza una certa ritrosia a mandare a processo i potenti. Ci sembra un assaggio di quello che potrebbe diventare la giustizia italiana dopo la separazione delle carriere, una giustizia che non ci piace perché per noi la legge è uguale per tutti".  

"A nulla vale la retromarcia di oggi. Attaccate tutti a testa bassa e poi parlati di complotti con un vittimismo stucchevole. Quello che ci preoccupa non sono sue parole che oggi sono ancora più grottesche, ci preoccupa il fatto che volete scardinare l'equilibrio tra i poteri con le riforme costituzionali e la separazione delle carriere. Troverete il Movimento 5 Stelle a fare le barricate in difesa della Costituzione sempre"., dice Valentina D'Orso dei 5 Stelle.  

Il Ministro Crosetto non ha risposto al tema delle parole specificatamente usate nell’intervista al Corriere nella sua funzione di ministro e ha parlato d’altro. E allora parliamo d’altro e parliamo di garantismo: Crosetto sta in un governo che va nella direzione opposta al garantismo", ha detto nell’aula di Montecitorio il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova. "Un governo con un magistrato come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e cioè Mantovano, che secondo articoli di stampa mai smentiti avrebbe bloccato la nomina di un giudice di Bologna “reo” di aver archiviato un caso relativo al suicidio assistito. Un governo che, a fronte di 30mila innocenti in carcere, si inventa nuovi reati che aumenteranno gli innocenti in carcere. Dov’è il garantismo del Governo?”.  

 

 

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Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.