Barelli: "Fi cresce nel consenso ma triste senza Berlusconi"
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Barelli: "Fi cresce nel consenso ma triste senza Berlusconi"

Politica
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(Adnkronos) - "Forza Italia cresce nel consenso e sul piano politico, ma non gioiamo perché senza il nostro presidente la tristezza prende il sopravvento. L’orgoglio di appartenere al partito di Silvio Berlusconi e il consenso che ci viene rivolto si tocca e si respira tra la gente, tra i parlamentari, i consiglieri regionali e

comunali, tra i nostri sindaci, i dirigenti e i militanti tanto che una preghiera natalizia la rivolgiamo agli uccelli del malaugurio, non perdano tempo inutilmente e si ravvedano". Così ha dichiarato Paolo Barelli presidente dei deputati di Forza Italia. 

"Forza Italia non è in gara con i nostri alleati perché il nostro consenso rafforza la coalizione e il governo che abbiamo fortemente voluto. Ci dispiacerebbe che qualcuno temesse la nostra crescita -aggiunge il capogruppo azzurro alla Camera- . Più che parlare di Mes, pochi italiani hanno capito il dibattito degli ultimi giorni, ci sarebbe invece piaciuto sottolineare maggiormente i successi in ambito europeo ottenuti nell’ultimo anno dal governo; siamo il paese che ha ottenuto più fondi del PNRR e saremo i primi ad ottenere la quinta rata. E proprio pochi giorni fa il nostro governo ha ottenuto dall’Europa un altro successo, cioè dal 2024 tutti gli stati membri devono essere solidali e partecipi ai costi e alla gestione dell’immigrazione, evitando che gli oneri ricadano solo sui paesi di primo approdo come l’Italia".  

"Anche il patto di stabilità varato da ultimo viene incontro alle esigenze dell’Italia. Non come avremmo voluto? Ogni paese fa il suo gioco, noi il nostro sapendo che ci portiamo dietro un debito pubblico enorme ereditato dal passato. Il lavoro svolto dal ministro Giorgetti lo considero ottimo e lo dico con genuino sentimento. A chi in questi giorni sostiene che l’europa è matrigna (anche qualche alleato) ricordo invece ad esempio che la Bce in questi anni ha acquistato miliardi di euro di buoni del tesoro italiani permettendo che lo spread rimanesse nei parametri, se non addirittura virtuoso", aggiunge. 

"Sul Mes Forza Italia ha sostenuto che non fosse una emergenza discuterne oggi, perché occorre che l’Europa prima regolamenti l’unione bancaria e l’armonizzazione fiscale, affinché sia garantito il corretto equilibrio finanziario tra i paesi membri. Così pure Forza Italia, seppur non contraria al MES, da sempre pretende che sia il parlamento europeo a vigilatene l’utilizzo come accade ad esempio nei confronti della Bce", aggiunge l'azzurro. 

"Forza Italia ha d’altronde nel suo dna l'Europa che pretende sia migliore e più efficace nelle sfide economiche future con gli altri continenti, ma ritiene che si debba perseguire questo obiettivo stando saldamente all’interno della sua governance al fine di renderla più solidale, aperta alla crescita e non solo concentrata al rigore. Nell’interesse dei cittadini europei e italiani", conclude Barelli. 

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