Ex Ilva, salta il tavolo con Mittal: governo convoca sindacati l'11 gennaio
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Ex Ilva, salta il tavolo con Mittal: governo convoca sindacati l'11 gennaio

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - Salta il tavolo sull'ex Ilva di Taranto convocato oggi 8 gennaio a Palazzo Chigi. Nel corso dell’incontro con ArcelorMittal "la delegazione del governo - informa Palazzo Chigi - ha proposto ai vertici dell’azienda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale, pari a 320 milioni di euro, così da

concorrere ad aumentare al 66% la partecipazione del socio pubblico Invitalia, unitamente a quanto necessario per garantire la continuità produttiva". Ma la trattativa subisce un brutto stop. 

"Il governo - scrive infatti Palazzo Chigi nella nota che sancisce la rottura tra le parti - ha preso atto della indisponibilità di ArcelorMittal ad assumere impegni finanziari e di investimento, anche come socio di minoranza, e ha incaricato Invitalia di assumere le decisioni conseguenti, attraverso il proprio team legale. Le organizzazioni sindacali saranno convocate dall’esecutivo per il pomeriggio di giovedì 11 gennaio". 

Ma i sindacati non aspettano l'11 gennaio per far arrivare le loro prime reazioni. "L'indisponibilità di Mittal, manifestata oggi nell’incontro con il governo, è gravissima, soprattutto di fronte alla urgente situazione in cui versano oramai i lavoratori e gli stabilimenti, e conferma la volontà di chiudere la storia della siderurgia nel nostro Paese", affermano Fim Fiom e Uilm, in una nota unitaria. Un incontro, prosegue la nota, che "conferma quello che Fim Fiom Uilm hanno denunciato e per cui hanno mobilitato i lavoratori: la necessità di un controllo pubblico e la mancanza di volontà del socio privato di voler investire risorse sul futuro dell’ex Ilva". 

E dall'incontro di giovedì i sindacati si attendono dal governo "una soluzione che metta in sicurezza tutti i lavoratori, compreso quelli dell’indotto, e garantisca il controllo pubblico, la salvaguardia occupazionale, la salute e la sicurezza, il risanamento ambientale e il rilancio industriale". 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.