Pensioni, Salvini: "Via legge Fornero, obiettivo è quota 41"
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

Pensioni, Salvini: "Via legge Fornero, obiettivo è quota 41"

Politica
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

(Adnkronos) - "L'impegno è a superare la legge Fornero e questo vogliamo fare" e in questa Manovra "c'è assolutamente spazio" per farlo. "Poi, ci sono 5 anni davanti ma l’importante è cominciare bene". Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini uscendo dal vertice della Lega sui temi economici, a

Roma. "Innanzitutto bisogna bloccare la Fornero, l'abbiamo promesso agli italiani. L'obiettivo di legislatura è quota 41", ha aggiunto poi Matteo Salvini a Porta a Porta. 

INPS - Sul tema delle pensioni si è espresso oggi l presidente dell'Inps Pasquale Tridico. "Lasciamo tempo al Governo di vedere i dossier", ha detto a Napoli per la presentazione del XXI Rapporto annuale dell'Istituto nel complesso universitario della Federico II di Monte Sant'Angelo. 

CONFINDUSTRIA - "Per non scassare i conti dell’Inps, si parla di provvedimenti con una riduzione delle entrate della soglia della pensione. Stiamo creando i prodromi per futuri poveri", ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo all’assemblea generale di Federchimica. 

"Daremo anche un nostro contributo se si vorrà parlare di prepensionamenti, siamo disponibili a parlarne, ma non delle configurazioni che ci sono oggi, che hanno già dimostrato che non funzionano, se ci viene detto che servono per l’impiego giovanile", ha detto Bonomi, ricordando che "ci avevano detto che per ognuno che pensionavamo con quota 100, se ne assumevano 4. Stando ai dati Istat sono 0,4%. Non c’è stato neanche l’effetto sostitutivo". "Negli ultimi 11 anni il nostro debito pubblico è passato da 1.900 miliardi a quasi 2.800 miliardi. Abbiamo raddoppiato la spesa sociale e il numero dei poveri. Forse sulle politiche sociali qualche riflessione andrebbe fatta", ha concluso il presidente di Confindustria. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.