Il Medioevo. La cultura e il faro della Chiesa

L'uomo, illudendosi di arrivare a conoscersi, ha cercato di circuire Dio. Circuire Dio è equivalso a limitare la propria libertà espressiva.
L'uomo, illudendosi di arrivare a conoscersi, ha cercato di circuire Dio. Circuire Dio è equivalso a limitare la propria libertà espressiva.
Se il ricordo è precipitare in sé stessi, la nostalgia è mantenersi sulla corda di confine tra la dimensione prima del tempo e quella in cui siamo. Esiste la soglia in ogni caso, ad accomunare entrambi e la soglia guarda verso l'interno del fuoco, nel primo caso. Su un paesaggio bellissimo nel secondo, in cui lo sguardo si perde.
Dove c'è Dio c'è l'amore e il cuore è il suo centro. Il cuore con la sua simmetria a foglio che si ripiega raccoglie le storie vissute interiormente e le conserva, a volte le tramanda in terza persona, per sottrarsi a pettegolezzi e invidia attraverso il ricorso all'universale.
Lo spirito indipendentista dell'Inghilterra lo ritroviamo ben evidenziato nella decisione impugnata di slegarsi dall'autorità papale. Lo scisma d'Occidente e l'istituzione della Chiesa Anglicana nasce però da radici più profonde.
Vedere l'altro come rifugio è un'ingenuità che nel Medioevo i meno accorti commettevano. Come una medaglia la luce aveva il suo triste opposto che spesso nei rapporti umani non mostrava. Il mito era il luogo del raccoglimento dove tutto si rendeva possibile e dove era possibile costruirsi una dimensione lontana da padri e mariti padroni.
Anche la nostalgia è una forma di rimembranza. Ci chiama ciò che ci appartiene già sottoforma di impronta, ombra di luce e che a tratti ci lascia sussultare, spingedoci a travalicare il tempo e ci fa sentire qui e lì contemporaneamente e a questo non sappiamo dare spiegazione.
Ogni epoca s'impone puntando sulla propaganda che a sua volta si basa su un doppio registro: ufficiale e ufficioso. Il Medioevo non fa eccezione e l'apparato iconografico tende a rimandarci il suo aspetto ufficiale. Come già detto, l'azione mantiene l'uomo nella dimensione di purezza, come l'etimologia suggerisce ("purezza" dal greco "pur-puros=fuoco).
Convertire l'ebbrezza delle emozioni e l'estasi estetica in santità è la prerogativa del Medioevo restio a concepire i piaceri legati alla dimensione umana e quindi, non necessariamente sbagliati. L'uomo è la bestia se non contiene i suoi istinti primari di istigazione ai peccati.
L'Avvento è il periodo che ci prepara alla venuta dell'Emmanuele, di Dio tra noi. Venire è altro da tornare. E' l'incontro che si rende palese insieme allo spirito di comunione. L'Avvento prepara a questo, ad accogliere chi viene per noi.
La vita è ciò che ci sfugge proprio mentre lo viviamo. Essere presenti equivale ad essere assenti e la morte è il sorriso della vita. È la rosa che ci invita sotto le sue spoglie di bellezza a cogliere e comprendere prima che tutto precipiti in vaghezza e nell'oblio.
La rosa è un simbolo vissuto. Nel Medioevo è promessa di amore per l'eternità. Tra le varie compagnie dell'epoca menzionate ancora oggi c'è la Compagnia della Rosa Bianca simbolo di purezza. La rosa ha una costruzione a incastro dei petali che convergono verso il centro, suggerendo il ciclo di incarnazioni in cui le anime gemelle si tengono per mano prima di raggiungere la luce di Dio.
Sono nato a Benevento il 21 04 1976 e sono alto 1,76 cm. So parlare speditamente l'italiano e il francese vivendo e lavorando in Svizzera. La mia vera professione è quella di falegname ma mi piace recitare nei film.