Attendere è in sé un arriverà. È vedere prima dell'accaduto. È altro dalla profezia o dalla premonizione. È sapere che nulla viene dato a vuoto e che il tempo è uno strumento necessario al fine di ogni accadimento.
Attendere è in sé un arriverà. È vedere prima dell'accaduto. È altro dalla profezia o dalla premonizione. È sapere che nulla viene dato a vuoto e che il tempo è uno strumento necessario al fine di ogni accadimento.
Anche quest'anno si è concluso il Festival di Sanremo. La kermesse canora che mette al centro dei riflettori in Europa e nel mondo l'Italia.
Sorprende molto come nell'epoca attuale particolarmente rivolta a un uso spasmodico e sconsiderato dell'intelligenza artificiale e delle sofisticazioni mediatiche, sia ancora possibile trovare punti d'incontro tra la cultura del corpo fisico e l'estrosa creatività interiore. È come scorgere su un terreno brullo e arso una rosa carnosa che ci richiami per dare ascolto e attenzione alla sua invitante presenza.
È questa la sensazione che suscita Alessia Guidetti, personal trainer particolarmente votata al ruolo di autrice, che nel suo romance fantasy "La Prescelta" riesce a fare incontrare i tempi odierni con i toni romantici e avventurosi di un Medioevo capace ancora di stimolanti suggestioni.
In questa intervista:
Sorprende molto come nell'epoca attuale particolarmente rivolta a un uso spasmodico e sconsiderato dell'intelligenza artificiale e delle sofisticazioni mediatiche, sia ancora possibile trovare punti d'incontro tra la cultura del corpo fisico e l'estrosa creatività interiore. È come scorgere su un terreno brullo e arso una rosa carnosa che ci richiami per dare ascolto e attenzione alla sua invitante presenza.
Dal tempio pagano al tempio cristiano
La dott.ssa ippolita Sicoli, Responsabile delle rubriche di Arte Cultura e Spettacolo de "il Centro Tirreno" invita i suoi lettori il 24 novembre alle 17:00, presso la sede Uniter di Lamezia Terme in via Misiani 4bis, al suo incontro "Dal tempio pagano al tempio cristiano".
Non definiamo moda gli abiti neri con simboli che porgono tutto, fuorché messaggi di energia positiva. Le mode sono altro. Rivelano la personale identità di chi indossa i capi unita a un'operazione critica e a un'azione creativa.
Giulia è morta ed è tornata a casa da morta. Nonostante ciò, continua a parlare molto e non solo di sé. Questo suona davvero strano per l'angelo che era e che riusciva a comunicare tramite la sua gioia pura oggi, al tempo d'oggi, ormai per molti dimenticata.
Il conflitto in Medioriente sta facendo saltare i vecchi schemi politici, gettando luce sulla vera identità di aderenti e simpatizzanti. Sta facendo emergere in modo chiaro e paradossalmente anche nebuloso non solo l'antisemitismo e questo non sarebbe una novità se legato esclusivamente ai gruppi di estrema Destra, ma anche un netto atteggiamento di antiamericanismo.
Ieri sera in trasmissione, Iacopo Fo ha confuso un'azione terroristica con un'azione bellica, sostenendo che la prima sia a differenza della seconda giustificabile, in quanto questa indotta da comportamenti scorretti.
Siamo tutti luoghi in cammino verso qualcuno, qualcosa. Verso obiettivi che invitano a incontri o a scontri con altri individui e comunità. Se c'è qualcosa che rende l'uomo imperfetto è la guerra, la rivendicazione arbitraria di diritti che spesso anche se giusti, si contaminano di morte e sangue. Se c'è qualcosa che all'opposto rende l'uomo vicino all'ideale di perfezione e bellezza, è la volontà di abbattere le barricate della sopraffazione.
La posizione tra Israele e Palestina a mio avviso resta inconciliabile. Il conflitto esploso in questi giorni sta portando a galla non solo quelli che sono gli atteggiamenti contrapposti che già si conoscevano tra mondo Occidentale e le altre realtà musulmane e non solo, ma sta rivelando profonde lacerazioni negli schieramenti politici a favore dell'uno o dell'altro popolo.
In una casa, in una proprietà vi sono elementi che spiegano chi le possiede. Si può mentire su alcuni particolari, ma nell'allestimento e organizzazione di esse marcata risulterà l'impronta di chi le cura e amministra e non ultimo, di chi le abita.