La cura dei tramandamenti nella tradizione monastica. Fabiola Santella e l'azienda ''Chiara S.r.l.''
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Fabiola Santelli

Interviste e Recensioni

La cura dei tramandamenti nella tradizione monastica. Fabiola Santella e l'azienda ''Chiara S.r.l.''

Non esiste tradizione che non venga ispirata da Dio. L'etimo "tradizione" dal latino "tradere: trasmissione" ci parla non solo delle testimonianze del passato che vengono rilasciate, oralmente e per iscritto, ma anche di tutto l'insieme di sentimenti che costituisce la materia invisibile della tradizione stessa.

Siamo soliti oggi definire tradizione, quanto attiene alla cultura popolare, tralasciando la componente sacra che è il cuore dei tramandamenti stessi.

Proprio sul nesso che lega Tradizione e Sacro è incentrata questa intervista rivolta a Fabiola Santella sull'azienda Chiara S.r.l. dedita alla vendita di prodotti della tradizione monastica.

In quest'epoca siamo particolarmente attratti dalle profondità antiche che giungono a noi grazie a chi riesce a tramandarcele. Recuperare il passato fatto di sapori e profumi che oggigiorno non si trovano più è un'impresa ardua che parte dal cuore o riesce a raggiungere il cuore di chi si trova sintonizzato sulla stessa sensibilità. L'operazione di recupero della tradizione non è semplice come possiamo ben comprendere e prevede studio e riflessione. Oltre a una particolare propensione a far rivivere ciò che è nascosto agli occhi della moltitudine o non esplorato abbastanza.

Un grande impulso nella trasmissione di contenuti si deve al lavoro certosino di ricerca e conservazione perpetrato dai monaci dei diversi ordini che hanno salvato nel Medioevo un patrimonio letterario dal valore inestimabile e che oggi non da meno ci porgono ricette di prodotti che hanno alle spalle una tradizione non indifferente.

Selezionare, riproporre questi eccezionali prodotti contattando direttamente le case conventuali che li preparano è il lavoro di Fabiola Santella che opera all'interno dell'azienda "Chiara S.r.l". Un lavoro unico nel suo genere, affascinante e di rilevante importanza anche culturale, che coniuga il presente con la spiritualità del passato.

Fabiola, quanto ha influito nella sua scelta lavorativa il suo percorso di studi?

"Sicuramente mi ha aiutata molto a immedesimarmi e a cogliere tutte le sfumature spirituali che ci giungono attraverso le antiche ricette dei monaci e che per arrivare a noi hanno attraversato lunghi secoli. Io alle spalle ho studi classici e da sempre sono affasciata dai temi filosofici."

La vostra attività al di là della predisposizione e una impostazione alla preziosa salvaguardia della tradizione, richiede anche un importante spirito organizzativo che presuppone una grande attenzione riservata all'ordine mentale che si traduce concretamente in metodo.

"Abbiamo pianificato tutto nei dettagli. Il nostro è un lavoro aziendale in cui ognuno ricopre un ruolo ben preciso. Io sono colei che cura il settore amministrativo e provvede a contattare direttamente i conventi che riprongono prodotti sulla base di antiche ricette. Proprio perché il campo è vasto e complesso abbiamo diviso l'azienda "Chiara s.r.l" in Antiche Farmacie Monastiche e Officine Monastiche."

Nonostante siate presenti sul mercato da pochi anni, la serietà che vi contraddistingue vi ha permesso di affermarvi su scala nazionale.

"Esattamente. L'azienda è nata a Benevento nel 2018 e in breve tempo abbiamo raggiunto traguardi sorprendenti."

Ve li meritate, evidentemente. Fabiola, sorge spontanea una domanda. Quanto è importante la fede nel suo lavoro?

"Sicuramente è fondamentale. Io personalmente non riuscirei a immaginare di svolgere quest'attività se non avessi la fede e non fossi credente. Il mio lavoro mi porta a essere in costante contatto col mondo della tradizione cristiana monastica. Richiedo prodotti, faccio continue ricerche sulle nuove proposte immesse sul mercato, annoto le ordinazioni. Respiro continuamente l'aria dei conventi."

Mi giunge attraverso la sua voce un forte senso di pace.

"I conventi, i monasteri sono luoghi che emanano una magia particolare. Fede, passione e missione sono il trinomio che riassume la vita e la dedizione dei monaci e che noi abbiamo all'interno dell'attività fatto nostro."

È un mondo nel mondo quello dei monasteri, fatto di silenzio, di preghiera e di lavoro. Ancora a molti misterioso e sconosciuto. Avete mai notato una certa diffidenza da parte dei monasteri verso di voi e la vostra attività?

"No, mai. Io credo che un religioso non possa essere diffidente. Non conosco questa parola, né la condizione da essa circoscritta. Chi ha Dio dentro di sé non potrebbe che condurre la propria vita con la positività nel cuore che si traduce nell'apertura verso il prossimo. Noi abbiamo sempre ricevuto il massimo della disponibilità e dell'accoglienza da parte di tutti i monasteri da noi contattati."

Chi ha Dio nel cuore non può essere diffidente verso chi parla la sua stessa lingua che è la lingua dell'anima. Lo credo anch'io. Parlare la stessa lingua significa nel caso vostro avere la gioia nel cuore e la vita, ed è quanto mi sento di dire in rapporto ai monaci e alla loro attività di recupero e di riproposizione di antichi prodotti. Resuscitare ciò che sarebbe sepolto sotto strati di epoche credo che sia l'esempio più importante e il grido proprio della loro missione. A proposito di questo, è possibile parlare di un vero e proprio filo conduttore che unisce i vari ordini?

" Dio è la loro fonte di unione e d'ispirazione e il filo conduttore che li lega. Questo nonostante le singole peculiarità che connotano i vari ordini sulla base delle regole e dello stile di vita osservate e adottato."

Sono oasi di beatitudine, paradisi in terra dove è facile incontrare l'Assoluto. Respirarlo. Quale secondo voi, tra tutti gli ordini è quello dalla tradizione di ricette più lunga e antica?

"Senza dubbio l'ordine dei Camaldolesi e la loro farmacia. I suoi monaci prendono il nome da Camaldoli in provincia di Arezzo."

In Calabria e in Campania arrivarono nei primi secoli del Cristianesimo i monaci bizantini, i Basiliani. Avete anche rapporti con loro?

"Con loro no. I monaci bizantini sono famosi per la produzione di incensi. Celebre è l'incenso prodotto da loro sul monte Atos, in Grecia. Ogni nazione grazie ai monaci ha la sua specialità. I monasteri del Nord Europa ad esempio sono famosi per la produzione di birra."

La Farmaceutica e la tradizione monastica secondo lei hanno qualche punto di incontro nel presente?

"La Farmaceutica attuale punta sui prodotti naturali e sull'omeopatia, percorsi paralleli alla tradizione dei monaci che parte dal Medioevo in cui si dedicarono allo studio e all'elaborazione di prodotti antiossidanti e antidolorifici."

Quanto secondo lei, Fabiola, nella tradizione monastica si deve all'ispirazione divina?

"Io credo che anche nel progresso della scienza un ruolo determinante lo abbia l'ispirazione divina, figuriamoci nell'attività monastica!"

Sicuramente. Per lo spirito di devozione verso Dio gli ordini monastici si distinguono anche dal clero che si è lasciato tentare e sedurre dalla mondanità.

"Verissimo. I monasteri sono isole di purezza anche al cospetto della Chiesa."

Fabiola, una precisazione. Ogni monastero porta avanti più linee di prodotti, oppure si può parlare in termini di specialità?

"Fuori da ogni dubbio si parla di specialità. Ogni ordine segue la tradizione di un determinato prodotto. Ad esempio le monache trappiste di Vitarchiano in provincia di Viterbo producono principalmente marmellate. I Camaldolesi seguono la loro tradizione basata sugli antidolorifici e sul vino da tavola."

Interessante. Queste singole specificità garantiscono il protrarsi della vera tradizione. In conclusione, Fabiola, com'è nata l'idea della vostra azienda?

"L'idea è partita quasi per gioco o forse, dietro appunto ispirazione divina. Abbiamo compreso l'importanza di quanto stavamo creando nel momento in cui ci siamo confrontati con una realtà molto disponibile nei nostri confronti."

L'attenzione dei monaci vi ha dato le giuste ragioni per andare avanti e consolidarvi. A proposito di questo aspetto, Voi come azienda vi rivolgete solo al mercato italiano?

"Al momento sì, ma vorremmo espandere i nostri orizzonti commerciali. Ad esempio in Francia dove ci sono antiche abbazie dedite alla produzione della birra che è nata proprio lì. Vorremmo contattare il Belgio e la Germania dove i monasteri producono ottima birra."

 Quale tipo di utenza si avvicina ai prodotti che voi commerciate?

"Si parte dai privati interessati ai prodotti che già conoscono, per arrivare ai curiosi colpiti da un determinato prodotto che provano, trovano soddisfacente al punto da ritornare a rivolgersi a noi per riacquistarlo e acquistare con esso altri prodotti. Funziona così."

E si viene a creare un bel giro.

"Favorito senz'altro anche dall'ottimo rapporto qualità prezzo."

Ecco. Questo secondo lei da cosa dipende?

"Dipende dal fatto che i monaci non hanno interesse a guadagnarci. Quanto ricavano dalle vendite viene investito nell'ingranaggio della produzione e per le opere pie e di carità di cui si occupano."

Rispettare la tradizione non è il punto di partenza ma la tappa conclusiva di tutto un percorso fatto di adempimenti a regole severe che formano l'interiorità del religioso. Oggi l'umanità è propensa alla rivisitazione più che all'osservanza della tradizione. È opinione diffusa che la rivisitazione arricchisca di nuove qualità la tradizione. Può essere anche vero ma solo nel caso questa venga conosciuta a fondo e considerata nella sua integrità, cosa che accade sempre più raramente. Ed è così che ci ritroviamo di fronte a piatti che sarebbero rivisitazioni di antiche ricette, ma che della tradizione non hanno conservato proprio un bel nulla. Ecco quindi prendere sempre più valore il mondo ligio dei monasteri, oramai gli unici luoghi protetti dalla trasgressione della modernità.

Questa intervista è stata l'occasione per scoprire il mondo velato dei monasteri adibiti non solo a luoghi di preghiera ma anche a baluardi della vera cultura che è nulla se non suffragata dalla tradizione. Un'intervista diversa dalle solite e che ringrazio sentitamente Fabiola Santella per avermela rilasciata. A lei e alla sua attività pregna di autenticità e di storia i migliori auguri da parte mia e di tutta la Redazione.

Visita il sito: Antiche Farmacie Monastiche 

Ippolita Sicoli
Ippolita Sicoli