I giganti e i custodi del regno magico. Dietro la storia di tutti noi
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.

I giganti e i custodi del regno magico. Dietro la storia di tutti noi

Invito all'Arte
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times
Giovanni Sottocornola - Libro azzurro 1900, olio su tela
Giovanni Sottocornola - Libro azzurro 1900, olio su tela

 

Il gigante è colui che guarda e vede dall'alto della sua statura, cose agli altri proibite. È curioso l'epilogo dei Giganti. All'origine erano possenti creature munite di discernimento e di una loro saggezza, poi, nel tempo, la statura ha preso il sopravvento sulle altre doti, fino a renderli bruti e stupidi.

Chi vede lontano non sempre è lungimirante e la sana vista mal si accompagna alla mancata apertura verso se stessi. Questo è un dato molto importante se legato alle civiltà del passato, a quelle più antiche, in cui guardare tra le tenebre e distinguere le forme era un dono riservato a pochi e segno di grande intelligenza anche di ordine pratico.

Chi troverebbe utile guardare dove c'è il buio? Ha senso per il contadino che nel granaio accumula il frutto del suo raccolto. È utile per l'artigiano che nella bottega con poca luce riesce a distinguere gli arnesi. È utile alla massaia che in cantina mette mano alle provviste. È utile alle figure dei primitivi mestieri. La cultura nasce da quelle realtà, negli ambienti rurali, lì dove il particolare insegna a riconoscere la differenza e a fare la differenza. La produzione dal piccolo è il grande insegnamento per i grandi. Nasce laddove l'uomo ha misurato la propria piccolezza nei confronti della Natura che, magnanimamente gli ha spiegato le ali verso le vette più alte e la dimensione dell'impenetrabile.

I nani, i folletti, le creature elfiche piccole e fiabiche sono muniti di grande vista e spirito di osservazione che invece manca ai giganti, volgari perditempo e nullafacenti.

Nel Vecchio Testamento si parla dei Nefilim a testimoniare un passaggio fondamentale nella storia di involuzione dei giganti che sarebbe coincisa con l'accoppiamento ai comuni mortali. Su questo non tutti concordano. Forse questo processo ha inizio anche prima dal momento che gli Elohim fecero la scelta di accoppiarsi con le figlie degli uomini. Elohim ma anche operai, i secondi forse più dei primi, facendo saltare il vincolo di appartenenza che determina razze e specie.

Il mondo dei giganti riesplode in tutta la sua potenza sul finire dell'Ottocento, nelle metropoli europee ma anche in America, per l'effetto di rimbalzo. Alla base c'è l'impressione destata dalla luce artificiale sempre più diffusa per le vie buie delle grandi città sommerse dalle tenebre per i lunghi mesi invernali. Le lampade a olio prima, poi a gas falsano il prospetto della realtà e proiettano verso una dimensione in cui è la luce a proiettare le forme oblunghe delle ombre che sono figlie della sagoma materica ma è come se non le appartenessero. La fluidità dell'ombra spaventa. Un tempo invece incantava l'uomo primitivo che adoperava il fuoco nelle grotte, svegliando la sua capacità emozionale e narrativa.

Non c'è racconto che non sia sorto e non si sia diffuso davanti a un falò notturno, a un bivacco e poi intorno al focolare domestico. Il fuoco è calore e luce e sembra ricollocare le cose al proprio posto. Gli spettri disegnati dalle ombre nell'oscurità non hanno una loro intelligenza. Il loro carattere è quello di intimorire, facendo dipendere la stupidità e quindi l'ignoranza dalla mancanza di cultura e di conoscenza. L'uomo nel tempo ha sconfitto gli spettri ma non ha ancora imparato a sconfiggere se stesso in rapporto alle proprie paure che alimentano questa famiglia di creature fantastiche. Più hai paura, più l'animale diventa aggressivo, mettendo in evidenza la bestia. Non esiste bestia che l'uomo non sia in grado di uccidere con la conoscenza. Incominciando dai propri demoni. Ma non c'è alba che possa debellare definitivamente ombre e tenebre.

La civiltà a fine Ottocento ha recuperato dai mondi perduti del passato superstizioni e fantasmi avvicinandoli al proprio quotidiano. Più l'uomo si è reso complice della scienza e della luce dell'intelletto, più le ombre intorno a lui si sono accresciute. La costruzione dei giganti non è stata indebolita perché l'uomo gli ha teso le mani, volendo egli competere in altezza ma non in evoluzione culturale. Nessuna evoluzione culturale è possibile senza lo sguardo rivolto ai vuoti dello spirito da colmare. A tal fine si è reso fondamentale ricominciare dai piccoli passi e dal recupero della vista, riconsiderando le entità ancestrali piccole che lavorano in silenzio e in segretezza nella Natura. Sono loro le custodi del regno magico che occorre preservare, anzi recuperare dal limite di un notte senza fondo, perché è dalla danza di gesti e suoni davanti a un fuoco acceso che la storia è per tutti noi incominciata.

 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Ippolita Sicoli
Author: Ippolita SicoliWebsite: http://lafinestrasullospirito.it
Responsabile del Supplemento di Cultura "La finestra sullo Spirito" del quotidiano online "ilCentroTirreno.it"
Docente della Federiciana Università Popolare, Specializzata in Discipline Esoteriche, Antropologia, Eziologia e Mitologia, ha partecipato in qualità di relatrice a convegni e conferenze. Ha pubblicato le seguenti opere: “Il canto di Yvion - Viaggio oltre il silenzio” prima edizione Wip Edizioni 2003, seconda edizione Ma.Per. Editrice 2014. Il romanzo “Storia di Ilaria e della sua stella” Edizioni Akroamatikos 2008. La raccolta di racconti per ragazzi “Storie di pecore e maghi” Ed. Albatros 2010. Il romanzo “Il solco nella pietra” Editore Mannarino 2012. Il saggio antropologico “Nel ventre della luce” Carratelli Editore 2014.

Ti potrebbero interessare anche:
home-2-ads-fsp-cca-001