Nella reiterata e ormai asfissiante propaganda vaccinale non è passata sotto silenzio la notizia della laurea ad honorem assegnata a Trento a un nostro connazionale morto in un attentato di matrice islamica.
Nella reiterata e ormai asfissiante propaganda vaccinale non è passata sotto silenzio la notizia della laurea ad honorem assegnata a Trento a un nostro connazionale morto in un attentato di matrice islamica.
Le stelle ci parlano dal remoto passato. È curioso parlare di presente associandolo alla luce in rapporto a un tempo remoto che incrocia il suo passo col l'oggi e si rende futuro. Gli antichi sacerdoti sapevano che le stelle irrorano la notte e le sue profondità abissali con il fulgore che affonda in radici lontane e grazie al quale noi ci muoviamo ed avanziamo.
Oggi avrei da piangere e tanto. La tenerezza di un gatto mi tocca sempre, nonostante o forse perché come un gatto, da pochi mi sento compresa. E non so come rispondere o difendermi dalla meschinità del mondo. È delle anime belle, umane o animali a prescindere, ripiegarsi in sé per il dolore o per pregare.
Il 14 luglio è ricorso l'anniversario della nascita del pittore Gustav Klimt. Con klimt l'arte entra nel suo discorso più magico, reso possibile dallo scardinamento e dalla ricomposizione della luce in pittura. È impossibile scindere Klimt dalla nuova organizzazione culturale dell'Europa che grazie all'Età Vittoriana si espanderà a conquistare nuove frontiere e a importare fermenti culturali esotici che influenzeranno i preesistenti linguaggi dell'Arte.
Le Sinistre potrebbero non farcela alle prossime elezioni. È quanto emerge dalle proiezioni dall'esito delle politiche del 2023. I fattori sarebbero tanti e non ultimo l'implosione del M5S ormai sfaldato su più fronti.
Siamo alle ultime battute del Kali Yuga o del tempo consacrato a Satana e la lotta tra il fronte vaccinista e quello contrario si sta arroventando in campo mediatico. La morte della Carrà sta palesando quel clima irriverente nei confronti della comunicazione di regime, prima sommerso.
Il dolore è nel fiore della bellezza che si schiude. La felicità traboccante commuove ed è parte del dolore più sottile e verginale. È la seta della profondità che non conosce confini tra sensazioni e sentimenti. La felicità trasfusa nelle emozioni è bellezza imperante, ma anche incontenibile dolore per l'indefinibile grazia che percorre le nostre fibre.
Ci sono luoghi che sono casa e luoghi che ci riconducono a casa. A volte, e ce lo insegna magistralmente l'amore, occorre perdersi per trovare chi si è davvero.
Il Sacro si realizza non solo tramite le pratiche ma ancor prima con lo spazio ad esso riservato. Nel tempo l'uomo è andato smarrendo il legame con la forma, puntando tutto assolutamente sui contenuti. Questo ha aperto una forte discussione dicotomica tra ciò che l'Uomo era, investito di autorevolezza, e chi è nell'attualità, totalmente dedito alla cultura separatista.
In varie occasioni ho indugiato sul variegato tema dei sentimenti, approcciandomi da prospettive mai del tutto esplorate in rapporto ad esso. Siamo soliti associare i sentimenti ai sensi, entrambi capaci di introiettarci nei recessi dell'anima e di porre in relazione il mondo più intimo con quello dei rapporti umani.
L'Italia è sempre stata la nazione degli ambienti ristretti e delle logge segrete. Più degli altri Paesi, forse aiutata dalla conformazione geografica tortuosa, la cultura del cospirazionismo è stata molto avvertita anche per contrastare l'ingerenza della Chiesa.
Nei racconti ascoltati, nelle parole descritte dalla nostra anima custodiamo un giardino nel recinto raccolto. Qui siamo anima e non forma, che saluta e bacia altre anime che giungono a visitarci. Le pareti di casa sono piante regalateci da amori passati e ancora sognati. I mobili sono persone dal tatto dolce che ci fa sentire eterne e sempre a una festa.
Siamo noi a fare i luoghi. I luoghi ci possiedono e riflettono la nostra luce. Locus e Lux si appartengono nella radice e sono ciò che emerge di noi stessi, chi siamo al di là di noi e del nostro fluire.
Ci avvitiamo su di noi per contrarci e per espanderci. È una danza che dall'Uno porta al Due e da qui al Tre e dà luogo alla vita. Una danza infinita nella volta del Cielo e nello Spazio in cui siamo, che si rinnova di continuo. È qui il valore della lettera V che suggerisce espansione dalla radice in basso.
Siamo qui, oscillazione perenne tra vita e morte, sogno e materia. Siamo spiriti prestati alla carne che ci assorbe, facendoci dimenticare la nostra vera casa. La sogniamo e sogniamo di volare come il cielo sui giorni, ma abbiamo paura di cadere e la vita ci riporta dove siamo.
Siamo suolo di attracco, un molo che affaccia sull'Africa. La Vittoria dell'Italia sull'Inghilterra ci pone di fronte all'evidenza inequivocabile di un patriottismo ornai ridottosi allo sport e al calcio, lo sport più seguito al mondo.
Il Governo ha disposto il green pass per l'ingresso nelle discoteche scatenando il giubilo di Briatore. Nessuno sembra riflettere adeguatamente sulle conseguenze disastrose determinate dallo sprigionanento di tossine e varianti da vaccino per quei giovani, a causa del caldo e del sudore. Sarà un'ecatombe.
In questa Italia dai facili capovolgimenti di pensiero, di costume e di partito, dai proclami facili e dalle contrapposizioni melliflue o inutili. In questa Italia dei gesti dimostrativi che a tutto servono fuorché a fondare una mentalità positiva, del rispetto reciproco, i fatti di mafia sembrano passare in secondo piano.
L'abitudine nasconde molte insidie. La notte è degli avventurieri, sempre accorti su tutto e guidati dalla voce del proprio petto. È degli avventurieri amare la luna che reclama la concentrazione tutta su di sé. Desiderarla e cercarla. È il faro dei primi attori e dei regnanti.
È dovere di un medico, umano prima ancora che deontologico, curare e non ammazzare. Al di là della durezza dell'espressione da me usata, questo è possibile quando si hanno le idee chiare sulle terapie da somministrare.
La dolcezza è nel tatto delle mani di chi la riceve e la sa ascoltare. Le nobildonne osavano tutto con le mani e tramite queste mascheravano la loro algida ritrosia. I guanti indossati dalle dame servivano anche a tale scopo.
Anche se non lo vedi, il mare qui è ovunque e lo assapori attraverso i gustosi piatti e i colori. L'Amarcord non è un semplice locale situato nella storica piazza Calavecchia di Amantea. È un luogo di condivisione e di allegria, dove è impossibile sentirsi tristi.
C'era Mina, c'era la Pavone e c'era la Carrà. Era l'Italia di un tempo neanche troppo lontano ma con la tivù in bianco e nero. Erano anni quelli in cui sembrava ci fosse posto per tutti o comunque, c'era abbastanza volontà per creare e dare vita a storie e a emozioni diverse, perché si sapeva raccontare. Era il pubblico a stabilire chi meritava e chi meno. Perché all'epoca la politica era ancora qualcosa di troppo lontano dalle trasmissioni televisive evasive ma neanche tanto.
Di sera tutto si purifica e il fuoco acquista tonalità turchesi sacre all'anima. In certe sere si rivà lontano con i pensieri e mentre l'aria si fa leggera, l'anima si rende presente e potente al punto da toccare cuori lontani.
Questa pandemia ha sovvertito gli equilibri preesistenti, lasciando emergere il vero volto delle cose. È servita a dividere in orizzontale gli intelligenti che avevano bisogno di conferme in quanto spesso attaccati dalla moltitudine che detiene lo scettro della verità associata al potere, dai ciechi sudditi degli strilloni di piazza. Lo vediamo da quanto sta accadendo nel Chiesa scaldata dal clima sociale e dall' egemonia della Sanità.
La mandorla o vesica piscis è il simbolo dell'evoluzione di ciò che possiede una sua impronta sacra che viene poi confermata nel tempo ed espressa agli altri. Il vesica piscis è l'alveo che contiene l'embrione del non manifesto che assolve poi a rinascita nel segno della sua vera identità attraverso la rottura delle acque che indica il passaggio dal prima al presente.
Ogni vaso di pianta è un microcosmo che nutriamo e contempliamo innanzitutto con la vista. È un bosco di meraviglie che si erge ai nostri occhi mantenendo la sua componente in ombra, avvolta nel mistero.
Dalla Natura nasce la perfezione. L'uomo è Uno ed è in Dio e con Dio e la fanciullezza degli Unti è esternazione della perfezione non intesa in termini di condotta morale, bensì di coscienza di appartenenza. Nel Mantegna vivido si fa l'orientamento dei singoli soggetti delle opere nel contesto spaziale paesaggistico.
È questo il periodo delle scintille tra i prati. A ricordarci che nel piccolo c'è la stupefacenza del mistero dell'Universo e che la volta stellata ha senso se scivola in noi. Nel suo farsi piccola, rimanendo immensa nella sua penetranza.
Gli uccelli e il simbolo della croce al centro dell'uovo cosmico a significare il volo come espansione. Ciò che rimanda al cielo e alla luce possiede le ali, come ha anche le ali chi dal cielo tende al basso per incontrare gli uomini e la Natura e portarli in alto.
Resta il mare a consolarmi. Resta il mare e il tuo odore disciolto tra le lacrime che ho versato a fiotti.
Il mare non è qualcosa che resta, è la cosa che è e asciuga tutti i drammi. Chi muore nel mare è raggio di sole assorto a nuova vita. Nel mare si ritrovano tutte le lacrime del mondo. Ogni goccia è un'anima.
C'è raccoglimento nel dolore, slancio verso i luoghi dove ancora non siamo stati e che abbiamo dentro. Si odia e poi si piange e ci si ripiega su se stessi per ritrovare ciò che abbiamo perduto e l'affetto nella vita più volte tradito.
Presidente Biden, perché anziché sparare bombe contro i suoi avversari, non incomincia a ragionare seriamente e in termini di costruttività politico economica, prendendo posizioni drastiche contro chi, ha compreso, è nemico della Democrazia e della Libertà? Perché non prova ad adoperare le armi del giudizio, prendendo esempio proprio dal suo avversario Trump che ha contrastato la finta libertà asservita agli scompigli diffusi per portare avanti il vessillo dell'Umanesimo altrimenti al tramonto?
Ogni anno alle soglie dell'estate va riproponendosi l'angosciante dramma dell'abbandono dei cani da parte di quei padroni stanchi di sentirsi da loro condizionati in vista delle vacanze. È un'emergenza questa che sta a cuore ai più sensibili, propensi ad avvertire il grave scollamento dell'uomo servo del proprio egoismo, dalla Natura che ci reclama ascolto e ci chiede rispetto verso tutte le forme di vita, noi incluse, presenti nel suo amorevole grembo. Questi da me abbozzati sono solo alcuni spunti di riflessione suggeriti dal cortometraggio "Io credevo in te" scritto e prodotto dal connubio dei due valenti artisti Giuseppe Cossentino e Nunzio Bellino , a cui è dedicata questa recensione.
Un gatto attende sempre qualcosa e risponde alla chiamata che riceve sottoforma di impulso energetico. È fruitore e dispensatore di correnti e flussi magnetici. Come nessuno, il gatto si pone in ascolto quando interrompe quanto stava facendo.
Il ragazzo con la felpa fucsia sta diventando un altro caso cavalcato dalle Sinistre che si esprimono per bocca di allegre signore attempate che trovano luogo nei salotti televisivi. È il gioco del politicamente corretto. Creare gli attriti e dare addosso a chi persegue la linea tradizionalista.
Il Destino è il risultato di ciò che noi diamo e mettiamo in tutte le cose. È il frutto dell'amore. Un amore finito male lascerà segni che piegheranno il corso del nostro destino inevitabilmente, verso il bene o al contrario verso il male.
Dove un gatto riposa, si siedono gli angeli.
L'attesa è un gatto alla finestra. Guarda e vede ciò che noi non sappiamo. Ecco l'illusione degli occhi. Per questo è mistero e fascino. È una donna ben vestita che cammina ai bordi della vita frenetica che va rotolando sulla strada. È una porta chiusa su un giardino profumato.
E' bollente ciò che attraversa, algido ciò che si fissa e permane. Occorre passare da uno stato all'altro per fissarsi nelle cose in mutamento. Occorre il ghiaccio perché non cadiano tra le capriole delle ardenti fiamme. Occorre il ghiaccio per riavere in noi le esperienze vissute ed essere riassorbiti in esse.
Gravissimo considerare femminicidio il caso di Saman. Questa è deformazione informativa e culturale. Il femminicidio ha radici psicologiche non culturali. È come dire che la Mafia poiché è legata a questioni culturali va giustificata.
Un soffio di luce sfiora le nubi appena sopra l'orizzonte. Sono labbra che si chinano a baciare il fiore della notte e poi subito si richiudono nel loro velluto privato. Gli occhi sfiorano e prendono il nettare delle immagini, che subito fugge dopo aver colpito lo sguardo. Ci colpisce ciò che poi scolpiamo in noi e ci definisce. Abbiamo bisogno di prendere per definirci e dare luce a noi stessi. Apprendere per formarci, e in questo si svolge il disegno sublime della gratitudine.
Non c'è testo sacro che non sia stato scritto rivolto alla donna e alla sua fonte di magnetica esaustività che presiede ogni forma materica. Non c'è poesia elevata che non si esprima come vellutato tributo alla donna e ai suoi segreti più vividi che alimentano l'enigma affascinante delle multiforme espressioni di vita.
La geografia che colpisce non è più quaggiù. Si svolge al di sopra, congiunta alla nostra nudità bianca, interiore. Il cielo è lo sposo dell'anima. Le nuvole, i veli nuziali che avvolgono e seducono nella bellezza che altrove non ritroviamo più. Osservo il cielo e ti ritrovo. Ritrovandoti, riabbraccio me e ciò che ancora aspetta di essere. Sei tu e sono io nella caducità del tempo che in alto ci sostiene immortalandoci nella luce come maldestri funamboli che arrancano nella realtà del mondo.
Eccoli qui. Quattro ragazzotti. Tutto fuorché dei veri disadattati al nulla odierno. Neanche drogati intelligenti come coloro che hanno fatto la storia del rock. Un giorno di questi, li troveremo stesi e la colpa di chi sarà stata? Di certo di chi ha gonfiato il nulla. La celebrità va guadagnata con l'estro, l'ingegno, la creatività... non di certo a suon di scalpore senza senso.
Le immagini schiudono e le immagini ci riportano dentro, alla casa dell'anima che è luogo privato e anche territorio condiviso. Nell'anima non esistono i cosiddetti luoghi comuni e per questo tutto è vero e si lascia percepire come toccante, in quanto autentico.
Io credo che anche solo per un istante, chi ti ama senta la necessità di incontrarti e prenda il primo volo. Non occorre programmare al fine di stare giorni insieme. Basta un abbraccio a salvare tutta una vita. Alla mia età bisogna salvarsi. E ci si salva cogliendo i fiammiferi che illuminano più di una lampada.
Siamo luoghi di ombre o di poesia che si accendono grazie ai sentimenti. Siamo geografie che illustrano il nostro cuore e che grazie all'amore prendono vita, fisionomia e colori.
L'uomo va sempre più pretendendo di sostituirsi a Dio. Lo vediamo dalle malattie diffuse e poi miracolosamente soppresse da cure più o meno credibili. Lo vediamo dagli stravolgimenti sociali e culturali e anche biologici in atto.
L'Universo letterario reggerà finché l'uomo avrà il potere di immaginare e prima ancora di immaginarsi. Siamo, nel momento in cui ci proiettiamo all'esterno e questo è di per sé un'azione creativa.
Anche quando proviamo a ritornare e a ricucire lo strappo commesso, l'ingratitudine mostrata verso la vita resta.
Giornata storica, oggi a proposito della battaglia condotta contro Riva e l'imprenditoria vecchio stile. Già, ma per chi? Dentro finiscono i nomi eccellenti che spiccano sulla montagna di nefandezze compiuta e che di fatto ha ucciso e massacrato duramente un territorio molto più vasto di quanto si voglia far credere.
Quanto si associa all'Inferno per immagini burrascose e turbolente, proiettato nel cielo assume carattere liberatorio e connotati di sublime ed esaltante bellezza. Dobbiamo arrivare al Romanticismo e al suo avamposto neoclassico per superare quelle barriere associative che soprattutto nel Medioevo impedivano di cogliere la Bellezza nella sua totalità. Imparare a vedere è delle menti libere, scevre da ogni condizionamento che vada a influire soprattutto sulla Bellezza percepita.
Prendendo spunto dall'esito degli ultimi studi, sarebbe plausibile un Universo più piccolo di quello da noi supposto. Più piccolo non equivarrebbe a dire meno magico o potente.
Il dolore è muto e diviene aulico stridore tra i versi. La solitudine è del poeta e di chi possiede un'anima che sfugge alla superficialità del mondo. Ognuno ha la propria nicchia in cui si ritira col proprio dolore. Eppure è del poeta, esule tra le folle, rivolgersi al Cielo e mostrare ferite nascoste o troppo profonde. Crudamente care.
E tornato Nerone Panterone. Se ne sta accucciato come un giacchino di velluto precipitato dallo stenditoio, e dorme profondamente. Sarà in compagnia degli angioletti adesso, nonostante le sue notti brave. Mi dà gioia vederlo e lo lascio riposare.
Ogni volta che accade qualcosa, è Dio che viene tra noi.
La magia è tutto ciò che già esiste. Nell'accadere c'è la promessa e la destinazione di un progetto. L'evento che si compie è la concretizzazione di un'idea che è già la traccia di una compiutezza. L'accadere è la vita che si fa sorpresa e sta a noi accogliere. L'accadere è la venuta di Dio che si fa nuovo di volta in volta come nuovi ci facciamo noi continuamente, alberi che cambiano le foglie e riconfermano nel nuovo le radici. Ogni novità è di fatto una riconferma che spunta e nell'annuncio che la precede è riposta la sua eccezionalità.
Il cuore è una finestra spalancata sul futuro che significa tensione e apertura verso gli altri. La proiezione verso lo sconosciuto è anche questo, partendo dalla stabilità del presente che è il tempo del compiuto e della raccolta. Occorre che siamo noi stessi anche nel cambiamento per dare senso alla nostra apertura. Le ali sono propaggini che abbracciano e spingono. Sono lo slancio verso gli altri, slancio che si identifica nell'apertura e nell'abbraccio di ciò che viene.
Il cielo si tinge di grigio quest'oggi. Del grigio che calca ormai da mesi le scene dell'Arte. Dopo Battiato, colui che descriveva a ritmo di danza la musica, oggi è venuta a mancare Carla Fracci, storica ballerina italiana che ha calcato il palcoscenico dei teatri mondiali più importanti.
Il sentiero è la via a riparo dei sensi che distraggono. Il sentiero è la via che scegliamo con gli occhi chiusi rivolti all'interno. È la via del nostro sentire che è il tutto, mentre la ragione è solo una nostra parte. Sentiero e Sentire si appartengono quanto apparteniamo noi al tunnel che c'immette nella vita.
Dio ha infiniti occhi. È ovunque noi siamo e non siamo. Il mago, pensatore divino, è Dio nelle cose piccole e da piccolo si fa grande. Il Mago è colui che riveste di eleganza le cose. È il poeta che non si lascia andare alle sue afflizioni con piagnistei e autocommiserazioni.
Mentre discutiamo di Fedez e di dati infondati accade questo. Siamo ciechi sulla realtà ma vediamo il nulla. È questo quanto ci fa passare la manipolazione mediatica attivata anche attraverso i social, tramite lo straniamento dai sentimenti che contraddistingue la nostra epoca.
Il cielo è il ribaltamento delle nostre azzurrità più profonde. È l'ancora di salvezza in una realtà che ci sbatte tra i marosi del tempo e ci fa ritornare dal punto estremo oltre cui si affaccia la dispersione nel non ritorno. Il tema del viaggio ha senso se ci tiene in vita attraverso la molla dei ricordi che ci fanno essere in noi e nel regno dell'oltre. Ossia su quella spiaggia dove chi è andato non smette di cercarci e di farci vivere attraverso le sue esperienze.
Gastone Cappelloni
- Poeta contemporaneo, classe ’57, nasce a Sant’Angelo in Vado (Pesaro\Urbino). Penna fertile e dinamica ha pubblicato tutt’oggi ben 22 sillogi. "Un seme oltre oceano", "6.0" "Inesperte esperienze - Opera omnia, tradotti anche in lingua spagnola, presentandoli sia in Argentina, che in Spagna. Sue poesie presenti su circa 200 Antologie letterarie nazionali e internazionali, portali e riviste cartacee.
Un tempo i soldi si facevano dal niente. Bastava possedere un'idea originale, sorvolare su offese e calunnie e guardare in avanti. Così ad esempio esordì Mc Donald agli inizi del Novecento, vendendo panini per strada.
La vacanza per me è questo. Essere dove sei tu, come nella vita. Anzi, ancora di più, dal momento che la vita ci porta a continue distrazioni. La vacanza quindi per me più degli altri periodi è concentrazione. Vivere all'unisono nel e con il respiro dell'altro. Per nulla evasione, forse perché io mi adagio come un guanto allo spessore della mia intimità.
Quest'anno in tanti ci hanno lasciato. Mi riferisco alle perdite di cari e congiunti, ma non solo. Anche a quelle di artisti, persone di valore che sono volate via, forse richiamate da un mondo migliore.
La società attuale mostra ovunque strappi che tendono a far vacillare la luce delle individuali identità. Sapersi ritrovare nella personale apertura al mondo è un lusso oramai concesso a pochi e a quei giovani capaci di prestare fede e ascolto al loro sogno intrapreso molti anni addietro. Un fiore che sboccia e mostra i suoi petali sani e compatti, prima di cedere al tempo, è l'immagine più bella ed eloquente dell'"eleganza" cucita all'identità di chi ha cura di metterla in atto e di preservarla nel tempo. È questo il contenuto più profondo e nobile che ci trasmetterà insieme a tanto altro la protagonista di questa intervista, l'aspirante modella Alessia Cervino.
Non si sa più se ridere o piangere. Una totale assurdità. Succede nell'evoluta ed europea Bolzano che si dia sostegno ad oltranza agli immigrati anche criminali. Qualcuno potrebbe pensare che si sia fatta strada finalmente la nuova cultura antirazzista e invece non è così.
Mi chiamo Alessia. Sono nata il 30 Agosto 2002 a Eboli e vivo a Battipaglia in provincia di Salerno. Frequento il liceo Regina Margherita di Salerno, a indirizzo linguistico, perchè ho sempre desiderato studiare lingue e fare l’hostess.
Nasciamo grandi e ci pieghiamo poi alla vita. C'incurviamo per aprirci ed estenderci e ci flettiamo per riavvolgerci e contenere, prima di perdere tutto alla fine del viaggio. La curva è il ventre e la curva è improvvisa via di fuga. È la sorpresa del destino che vuole la partita vinta su tutto e ci sprona a sfidarlo.
Nasce a Poggi di Imperia il 12 Agosto 1921 da famiglia di antiche origini liguri e tradizioni marinare. Compie in Imperia gli studi classici e successivamente si trasferisce a Genova ove frequenta i corsi di pittura tenuti presso l’Accademia Ligustica da Pietro Dodero.
Mauro Boffelli nato a Genova nel 1959 attualmente è nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione San Giorgio dal 2011.
Andrea Caradonna. Nato a Roma il 7 giugno 1975.
"Premiato come miglior alunno di educazione artistica di terza media Andrea Caradonna"
Sono occhi le cose, a volte sbarrati, sempre eloquenti su contenuti che sta a noi afferrare. Le cose sono e hanno occhi con cui invitarci a una esplorazione in seno ai paesaggi che siamo soliti guardare senza vedere, e a compiere un viaggio dentro noi stessi. Se la luce è colore ed estatica trascendenza, il bianco e il nero insieme sono un invito a soffermarsi sulla vera forma che è contenuto e sostanza. Proprio su questi temi si concentra l'impegno artistico dell'illustratore ritrattista Andrea Caradonna a cui è dedicata questa recensione.
E' purezza il sonno. Dormiamo e ci purifichiamo. Non è anche questo "ritorno a casa"?
La casa di una donna è il corpo del suo uomo. Si è portati a credere il contrario in quanto ogni corpo, sia maschile sia femminile, sguscia dal ventre materno di cui si riappropria il compagno durante l'atto sessuale. Si esce che si è nuovi e si ritorna nella dimensione della casa dopo aver appreso tanto o abbastanza.
Mia Mocanu nasce nel 1976, in una famiglia di origini miste, nelle vicinanze del Mar Nero. Da qui la passione per il mare diventerà per lei stimolo alla meditazione per rigenerare e mantenere vive le forze. Motivo per cui dedicherà un lavoro al mare dal titolo "Por el mar".
È delle grandi anime concepire e produrre un'opera d'arte intesa come impronta di passaggio non fine a se stessa, in quanto animata di quella forza dissolutrice del tempo, che ci trasporta oltre. L'opera diviene quindi più di un'orma, una pietra miliare, arca non solo dell'anima del suo creatore, bensì di tutti coloro che lungo il percorso ne vengono rapiti. È quindi, confine del mondo dei colori che apre sull'oltre e spalanca all'eternità. È questo uno dei caratteri della personalità ricca e affascinante dell'artista Mia Mocanu, sorgente di un multiforme universo artistico che incontreremo e apprezzeremo in questa intervista.
La forza di un animale maschio è la vita della luce. Il senso d'impotenza davanti alla ferocia della vita è il sole che si ripiega in se stesso e si riavvolge nell'anima che assiste e piange. C'è incomprensione e tanta inermità dal duro sapore di una sconfitta in questo mondo. Il cielo si fa grande e la terra al di sotto geme, mentre una forza oscura ci chiede di continuare.
Il caso verificatosi in Toscana delle quattro dosi del vaccino Pfizer inoculate per errore contemporaneamente nella studentessa di psicologia di 23 anni, desta forte scalpore e non solo per l'errore commesso.
La donna è Terra e Materia. Quindi, Madre. C'insegna a compiere i primi passi e in quanto a questo è passato, presente e futuro.
Quanto più ci allontaniamo da chi siamo, tanto più spaventa la morte. Le chiusure indotte da questa pandemia stanno facendo emergere la realtà desolata della nostra interiorità. La vita sui social affaccia su pianure rese ancora più aride dai feedback che rivolgono l'attenzione su ciò che non funziona, contribuendo a demolire l'autostima già di per sé fragile dell'uomo moderno. Come una torcia all'imbrunire appare in tale contesto l'attività del life coach ancora a molti poco nota e che in questa intervista Federico Falini ci illustrerà. Un valido contributo per chi ha perso di vista se stesso e cerca di ritrovarsi.
Il canto è esternazione del proprio sentire che compenetra sensi e sentimento. E' ringraziamento e gratitudine. Il canto è melodia che riconduce alle acque calme del cielo, risanandoci. A proposito di questo, c'è chi ha fatto del proprio dono una vera e propria missione atta a risanare corpo e spirito di chi soffre. La recensione che state per leggere è davvero coinvolgente perché realizzata per una grande artista giapponese, Mary Banri, che incanta col proprio canto accompagnato dalle magiche note del pianoforte che lei suona divinamente.
"Mary Banri ringrazia tutto il pubblico italiano e lo invita a seguirla nella diretta del concerto che terrà prossimamente. "
Ha incominciato con il pianoforte classico e la composizione in tenera età. Dai 13 anni viene coinvolta in una vasta gamma di generi come rock, soul, jazz e AOR. Da cantautrice, è entrata in contatto con vari generi e ciò l'ha portata a frequentare il college della musica. Mentre studia musicoterapia e teoria musicale, viene avvicinata al di fuori dell'università da artisti molto importanti ai quali fornisce loro una collaborazione nei cori e nelle musiche. È così che firma un contratto con un'importante etichetta giapponese.
Non so quanto amino le altre, quali parole sul tuo cuore abbiano soffiato. Non conosco nulla del loro sguardo e delle coppie unite dal passo schiumato nel tramonto. Non so quale arcobaleno i loro sogni abbiano sfiorato e quali parole le labbra di quelle donne ti abbiano sussurrato. Non so con quale intensità il loro sguardo a te si sia inchinato. Ma so e questo mi basta, fin dove mi possa innalzare l'amore mio.
È successo anche stasera e ormai è un disco rotto che ci tocca subire ad ogni puntata di quest'anno da quando è cominciata la nuova edizione della trasmissione. A me e parlo da Calabrese acquisita, non sta bene che questa Regione venga bersagliata da chi vuol trarne profitti.
Meglio due tre famiglie che mantenere tutta l'Africa a spese degli Italiani. La famiglia è comunque famiglia. C'è chi invece non ha più il concetto della stessa ed è questo uno degli obiettivi che i Sinistri si sono prefissati di raggiungere per mezzo dello stravolgimento della società.
Da quando è scivolato, il gatto col Collarino non scende più. Si avvicina alla porta d'ingresso e subito torna indietro per lo spavento provato. Ogni tanto lo si vede passeggiare sul balcone... ma rientra quasi subito come risucchiato dall'atmosfera protettiva della casa.
È straordinario come la Natura si diverta non solo nella molteplicità del dissimile ma anche nel fomentare percezioni e deduzioni diverse partendo dal simile. E così, la forma di un carciofo può ricordare quella di una rosa, porgendo però effetti diversi che si ripercuotono su utilizzo e finalità.
In futuro Cristo verrà con la spada a separare l'Uomo dalla Bestia e quei tempi sono ormai presenti. Già vent'anni fa e più qualcuno ammoniva che la società del futuro sarebbe stata costituita da vaccinati e non vaccinati e che una linea di demarcazione li avrebbe separati per sempre.
Ciò che arriva è la linea di confine tra il non ancora nato e il nulla. Gli odori... imbrattano il naso di altre vite che già vivono dentro di noi, altrimenti non le avvertiremmo. Avvertire è già riconoscere senza aver posto un nome. È qualcosa che spunta come un neonato arrivato or ora.
Ciò che arriva è la linea di confine tra il non ancora nato e il nulla. Gli odori... imbrattano il naso di altre vite che già vivono dentro di noi, altrimenti non le avvertiremmo. Avvertire è già riconoscere senza aver posto un nome. È qualcosa che spunta come un neonato arrivato or ora.
Una sedia vuota è una sedia che aspetta di prendere una forma e intanto ha un'anima. Una sedia vuota racconta di storie e presenze e incute timore. Non muore chi ha in serbo un racconto da donare e oggi più che un tempo ci lasciamo spaventare da chi è un tutt'uno con se stesso.
La mafia si nutre della paura della gente. È fresca la notizia che tra i cosiddetti pericolosi all'incolumità della Democrazia, al fianco dei gruppi terroristici chissà perché solo di neofascisti e della criminalità organizzata, compaiono i novax anti Covid. Ciò dimostra non solo il trionfo del totalitarismo sanitario ma anche la nuova fisionomia che la società va assumendo sotto i diktat dei regimi comunisti ormai imperanti e per nulla regolari e leggittimati.
La violenza è violenza e da condannare in tutte le sue forme come già la legge Mancini prevedeva da tempo. Che senso ha dunque tirare fuori i titoloni e le cosiddette giornate per i trans, i gay... non vi sembra di fomentare episodi di discriminazione, andando a urtare la suscettibilità di chi è in disaccordo? Le cosiddette "giornate" sono tutte frutto di una strumentalizzazione ideologica finalizzata all'accrescimento della notorietà di chi le promuove, notorietà che si traduce poi in consensi specie tra i giovani, futuri o attuali elettori.
Che cos'è l'eccezionalità? È essere la differenza e saperla fare sul piano della qualità rispetto alla mediocrità corrente. Si nasce eccezionali e questo dono lo si potenzia nel tempo sulla base della consapevolezza di esserlo. In un mondo di gravi stravaganze, l'eccezionalità è di chi rimane fedele a se stesso, emergendo tra la folla come talento puro. È questo quanto caratterizza Sasà Savino, showman e tanto altro, che ha saputo tirare fuori il proprio genio creativo, puntando solo su se stesso.
Sasà Savino nasce a Torre del Greco l'11 dicembre 1975 e già da piccolo mostra una forte propensione al ballo, aiutato dalla scioltezza e dalla elasticità del suo corpo.
Di sera sale il vuoto da dentro. Esplode come un infinito pieno di significato che è tutto il mondo perduto e che coltiviamo dentro di noi.