Lettera inedita di Battiato per la costruzione di un monastero buddista
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Lettera inedita di Battiato per la costruzione di un monastero buddista

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Una lettera di Franco Battiato, scritta nel 2012 e indirizzata al comune toscano di Santa Luce, in provincia di Pisa, per sollecitare la costruzione di un monastero buddista. Nella missiva, il cantautore siciliano recentemente scomparso scriveva all'allora sindaco Andrea Marini che "l’Istituto Lama Tzong Khapa, comunità spirituale fondata anche da laici, sta richiamando attorno a sé un interesse sempre più crescente.

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Il futuro monastero, che dovrebbe essere costruito su una roccia, come i monasteri del Tibet, è un progetto indipendente, di elevato livello architettonico, semplice e rigoroso. Darebbe, oltretutto, un notevole contributo al recupero ambientale. La prego di prendere in considerazione il mio consiglio: potrebbe portare lustro internazionale al suo Comune, che ha un nome predestinato, e all’Italia".

Ora, l'attuale amministrazione comunale di Santa Luce annuncia che ha approvato il progetto attuativo e a breve inizierà la raccolta dei fondi. "Si avvia al compimento un percorso iniziato all’inizio di questo mandato - spiega il sindaco di Santa Luce, Giamila Carli - e ne siamo molto soddisfatti: quando c’è la volontà, la sinergia tra enti sa essere virtuosa. La comunità buddhista, attraverso l’Istituto Lama Tzong Khapa, costituisce un valore aggiunto per l’intero territorio".

Massimo Stordi, monaco e responsabile del progetto Sangha onlus, da anni era legato da un rapporto di amicizia con Franco Battiato il quale, "da ricercatore ad ampio spettro degli universi spirituali, si era avvicinato al buddismo tibetano, come testimoniano il suo viaggio in Nepal e il docufilm dal titolo 'Attraversando il bardo'. Franco mi informò della lettera - riferisce Stordi - anche lui riteneva il monastero fondamentale per lo sviluppo dell’attività monastica. Ora, finalmente, potremo realizzarlo: il progetto è pronto, inizieremo la raccolta di fondi appena sarà rilasciata la concessione edilizia".

L’idea di costruire il Monastero secondo l’antica tradizione tibetana, che vede per lo più tali monumenti associati a siti rocciosi e scoscesi, si è sposata con l’esigenza del recupero ambientale dell’ex cava di Poggio la Penna, a breve distanza da Pomaia, borgo inserito in una zona collinare di grande pregio paesaggistico e a pochi chilometri dal mare. Qui, da oltre 40 anni, è presente una comunità buddhista che si è sviluppata attorno all’Istituto Lama Tzong Khapa, "divenuto nel tempo uno straordinario punto d’incontro di culture ed esperienze, parte integrante delle comunità locali. La crescita della comunità e l’aumento di attività e presenze hanno posto l’esigenza di ampliare e completare l’insediamento attuale", spiega l'amministrazione comunale.

Il progetto consiste nella riqualificazione dell’ex area di cava, attraverso la realizzazione del Monastero, comprese le due sezioni monastiche maschile e femminile, e del Parco della Contemplazione. Quest’ultimo è stato concepito come il luogo destinato al silenzio, alla meditazione e all’immersione nella natura, sarà costituito dal complesso delle aree verdi che interessano e circondano il Monastero.

"Si articola in due comparti principali, contigui e connessi - spiegano al Comune di Santa Luce - il primo, in stretta correlazione con l’ambito religioso e più strettamente funzionale alla vita monastica, è articolato in giardini e parco interno; il secondo, denominato verde naturalistico, è costituito dalle aree comprese fra l’ex-cava e il bosco di Santa Luce. Il progetto sarà realizzato per parti, ciascuna delle quali completa e compiuta anche sotto il profilo ambientale. Si partirà con la costruzione del tempio, elemento principale e identitario, e con i primi interventi tesi a mantenere e valorizzare il verde naturalistico e a consentirne la fruibilità".

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