«Weinstein e' innocente»: al Festival di Venezia maglietta choc
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Sab, Apr

«Weinstein e' innocente»: al Festival di Venezia maglietta choc

«Weinstein è innocente»: al Festival di Venezia maglietta choc

Cultura
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La provocazione del regista Luciano Silighini Garagnani ha attirato l’attenzione dei media internazionali, suscitando grandi polemiche

«Weinstein e' innocente»: al Festival di Venezia maglietta choc
«Weinstein e' innocente»: al Festival di Venezia maglietta choc

 

«Weinstein è innocente». Ha riscosso molto clamore a livello internazionale la T-shirt indossata sabato 1 settembre dal regista Luciano Silighini Garagnani sul red carpet del Festival del Cinema di Venezia, alla premiere di «Suspiria» di Luca Guadagnino. Il servizio di sicurezza del festival ha tentato di interrompere la sfilat adi Garagnani, ma le foto della maglietta sono rimbalzate sui maggiori tabloid e magazine internazionali, da «The Hollywood Reporter» a «Deadline». La location della protesta non è stata scelta a caso: il film di Guadagnino è infatti il remake del successo di Dario Argento, padre di Asia, recentemente accusata di violenza sessuale dal giovane attore Jimmy Bennett e tra le prime donne a schierarsi pubblicamente contro Weinstein, il mogul di Hollywood accusato di violenza sessuale da più di 70 donne.

Garagnani, ha scritto il britannico «Independent», «è conosciuto per essere un sostenitore del tycoon dei media ed ex premier Silvio Berlusconi. Ha inoltre fatto donazioni in denaro a sostegno della campagna presidenziale di Donald Trump, oltre a essere un solido supporter del Partito Repubblicano, secondo quanto riporta la sua pagina IMDb». Nelle immagini che hanno fatto il giro del mondo, accanto a Garagnani, scrive «The Hollywood Reporter», «l’attore Paolo Riva era anche tutto sorridente mentre indicava la T-Shirt in quella che sembrava essere una trovata pubblicitaria. Riva dovrebbe interpretare Berlusconi nel nuovo progetto di Garagnani sull’ex Primo Ministro italiano, basato sulla biografia inedita, “Uno di noi”».

Di certo la protesta del regista saronnese non ha reso un bel servizio al festival veneziano, soprattutto in relazione alle accuse di maschilismo mosse all’organizzazione della rassegna: solo uno dei 21 film in concorso, infatti, è diretto da una regista donna. Lo stesso Guillermo del Toro, Presidente di Giuria, ha ribadito durante la conferenza stampa inaugurale di Venezia 75 quanto sia importante, se non addirittura fondamentale, una maggiore rappresentazione delle registe donne in una vetrina prestigiosa come il Festival di Venezia. (Corriere.it)

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