
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Vi son momenti in cui tutto ciò che è in Cielo si riversa in terra. La Terra accettando il dono lo riporta in Alto!
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Rubrica in collaborazione con l’Associazione Eumeswil associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di Ernst Jünger.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Vi son momenti in cui tutto ciò che è in Cielo si riversa in terra. La Terra accettando il dono lo riporta in Alto!
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
POUND. CONFUCIO. ANALECTA
LIBRO QUARTO
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Patmos, Patmos, Patmos: isola Santa!
“mi trovavo nell’isola chiamata Patmos” (Apocalisse, 1,9)
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Guardo lì, fisso lì dove le forme non vivono più! Dove il blue del mare e del cielo si incontrano e fondono e percepisco un altrove più vivo che mai! In quel blue del mediterraneo che lambisce le coste e storie di vite! Quel blue che mi proietta in profondità interiori e cosmiche.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Tra visioni di Apocalisse ed immagini di Paradiso, viviamo costantemente. Cosa riusciamo realmente a capire della realtà? È un gran mistero! Quanto in alto e quanto in basso possiamo andare col nostro comportamento? Dipende dal nostro impegno spirituale nella vita e dalla nostra capacità di ricevere la Luce! Volano in cerchio delicate rondini, giocano baciate dai raggi solari. Recano conforto all’essere che le guarda giocare.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Pepite d’oro sul selciato. Non è l’Eldorado! È già trascorso un anno da quando mi ritrovai inebriata dal tiglio e ridestata alla vita del calore dell’estate! L’anno scorso mi ricadevano addosso le infiorescenze come pioggerella dorata formandomi una veste regale! Una nostalgia pervade l’animo. Una nostalgia atavica, presente nelle vene, nel sangue, nel cuore, se non addirittura nel DNA.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Alcuni pensano che bisogna far cultura, alcuni operare una rivoluzione culturale e una stretta minoranza ritiene che, con il giusto metodo e una giusta attenzione, ogni cosa possa essere motivo di crescita dell’essere perché intento dell’Assoluto è far crescere il singolo e portarlo verso l’alto. In ogni cosa si trova traccia dell’UNO…
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
L’immagine di un Cristo pantocratore assorbe totalmente la nostra attenzione. Lì nella alta volta della Chiesa troneggia. Ci possiamo sentire rapiti. Lo sguardo non si distacca. Nel corso delle innumerevoli scorribande spirituali si acquista una relativa familiarità con l’immagine tanto che lo sguardo viene a concentrarsi e a contemplare il ventre. Il panneggio degli abiti lo rende regale! Da lì si origina la vita.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Si leggono le note di Ludwig Wittgenstein al “Ramo d’oro” di Frazer. L’anima è deliziata, assorbita e trascinata dalla riflessioni di Wittgenstein in pieno confronto con Frazer…
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
“Durante tutta la mia vita, sia nei momenti difficili sia in quelli felici, ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa. Non sapevo cosa, ma mi rendevo conto che mancava. Non mi sentivo pienamente soddisfatto ed appagato.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
C’era una volta in un paese lontano, lontano … e vissero felici e contenti… Fin da bambini, fin dall’infanzia del mondo le fiabe hanno aiutato l’umanità a crescere insieme al racconto del mito e dei miti.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
È mattino, presto, quando la vita riprende a vivere, a tingersi dei suoi numerosi colori e rumori. La gente inizia ad uscire per strada in modo più o meno frettoloso. Riprendono gli odori, non tanto dei fiori, della natura, ma quelli provenienti dai tubi di scappamento di automobili, motorini e cucine improvvisate per strada.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Uno, due, tre bimbi, dalle gambine corte, il baricentro basso, corrono, compiono giravolte a braccia alzate, si allungano verso il cielo azzurro dall’aria tersa, sorridendo e emettendo qualche suono allegro, tentando di toccare, le sfere roteanti, trasparenti che svolazzano leggere in aria. Salgono in alto le palline farfalline, leggiadre, graziate.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Camminando per il centro delle città museo a cielo aperto ci imbattiamo in nugoli, fiumane umane. È sempre più difficile, se non si ascolta la lingua, individuarne la provenienza. Il modo di vestirsi è sempre più simile.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
La panoramica del libro di Jorge Luis Borjes su: “Il libro degli esseri immaginari”:
“Spinto dalla passione per le strane entità sognate dagli uomini, Borges ha perlustrato nel corso degli anni letterature e mitologie, enciclopedie e dizionari, resoconti di viaggio e antichi bestiari, scoprendo tra l’altro che la zoologia fantastica è percorsa da singolari affinità: così, ad esempio il Pesce dei Terremoti, un’anguilla lunga settecento miglia che porta il Giapppone sul dorso, è analogo al Bahamut delle tradizioni arabe e al Milgardsorm dell'”Edda”.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Proscritto
Omnia vincit amor: et nos cedamus amori (letteralmente: «L’amore vince tutto, arrendiamoci anche noi all’amore»). Così ci dice Virgilio e così ci viene ribadito dal Signore Gesù che ha riassunto i doveri dell’uomo verso Dio in questa parola: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente» (Mt 22,37).
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Poscritto
La notte può essere buia e tenebrosa! Può intimidire, spaventare, agitare. Non si riesce a rilassarsi e cedere al sonno che arreca riposo alla membra del corpo e alla mente.
Ci sono notti che corrono quiete, silenziose, pacifiche!
Ci sono notti in cui l’ interiorità sembra spingersi in una fitta boscaglia, dove non è facile riconoscere i suoi simboli.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Poscritto
Il camminare può essere inteso come un’arte. Una volta si veniva esercitati a farlo su l’asse di equilibrio oppure portando libri in testa e sotto le ascelle. Se si vuol mutare il proprio modo di sentirsi nel mondo basta iniziare da cambiare il proprio passo, modo di incedere donando brio, buon umore, vigore, energia, allegria.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Capita e non di rado di sentir rapito lo sguardo e catturato dal grappolo giallo della mimosa che ci indica che la primavera è vicina.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Kirchhorst,18 luglio 1939
Durante l’epidemia di colera ad Amburgo la parola “amburghese” divenne in Germania un insulto. La strana insoddisfazione che suscita il ricordo di certe esperienze.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Vi sono tanti modi di viaggiare specialmente ora che i voli a buon mercato hanno invaso il cielo. Ognuno è attratto dai vari paesagggi per ragioni assai differenti tra loro… Si può viaggiare e non far turismo per motivi di ricerca. Questo movimento necessita di tempo a disposizione, lentezza, capacità di interagire e far conoscenza con le persone dei luoghi che si visitano.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Conoscere persone è conoscere mondi, punti di vista differenti, apprendere a relazionarsi e a scoprirsi. Il mondo del lavoro è un ambiente per instaurare nuovi rapporti. Oggi giorno la vita della maggior parte delle persone trascorre sul lavoro o pensando al lavoro visto che oramai molti lo possono compiere ovunque essi siano. Poi c’è un gruppo, più esiguo, che non sa come “ammazzare il tempo”.
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Dopo un autunno ed un inizio inverno umido, grigio, dai colori velati, dai tronchi degli alberi bianchi, si inizia a nutrire il desiderio della luce solare che ravviva le giornate, l’anima,consente alla natura di germogliare! Ai tempi del liceo si era soliti immergerci nella natura virgiliana. Rifarlo da adulti è altra cosa…
(di Antonella Tommaselli)
Riflessione di Eumeswil
Osserviamo lungo un fiume un volo di un airone dal cielo discende e plana sull’acqua. Intorno a lui le anatre si tuffano e riescono dall’acqua così come qualche raro pesce salta in aria e sprofonda nuovamente giù nel suo regno. La luce del sole è velata da nubi filanti come zucchero lavorato. La luce è tiepida, non è già più mattino presto.
Vi è il tramonto visto attraverso i rami spogli che si intrecciano tra di loro.
(di Antonella Tommaselli)
Voi come attraversate la strada di questi tempi? Occorre fare molta attenzione… Le strisce pedonali possono essere un luogo per essere birilli… Siamo tutti assai distratti… Con la testa tra le nuvole… Badiamo assai poco al mondo reale! Le strisce pedonali o attraversamenti pedonali sono il luogo dove il pedone ed il guidatore di qualsiasi mezzo può avvertire improvvisamente la sensazione di essere riportato nel mondo.
(di Antonella Tommaselli)
In alcuni slarghi di strade di quartiere abbiamo scorto, nel corso del presente mese, venditori di alberi di abete, di Natale. Ognuno di loro ha mani forti, occhi limpidi, voce e lingua schietta il più delle volte, non manca un accenno di furbizia.
(di Antonella Tommaselli)
Ssss, amico carissimo, sss, sss, non vedi ho il dito indice sulla bocca, ti prego:
“Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
(di Antonella Tommaselli)
In queste giornate molti guarderanno le vetrine cercando regali da fare… Vi sarà chi d’istinto verrà attratto da oggetti nuovi e chi da passati. In qualche famiglia si sfoglieranno vecchi album di foto. Si vedranno scatti, presi furtivamente così come si fanno al volto di persone quando ci troviamo a viaggiare in culture diverse da quelle di appartenenza.
(di Antonella Tommaselli)
Si è in una antica Chiesa all'ascolto dei canti gregoriani. I monaci intonano i vespri. Si prova a concentrarsi sulle voci, a guardare il luogo con una certa distanza da se stessi. Si osserva la chiesa e si osserva se stessi mentre si guarda. Mentre tale processo avanza la mente si sofferma sulle colonne massicce che dividono la chiesa in tre navate. Si mirano gli architravi ed il peso che sorreggono le colonne lasciando spazi al di sotto per deambulare.
(di Antonella Tommaselli)
Conoscevo la danza cadenzata delle ore, ma, per caso, in questi giorni, mi sono trovata a ballare la danza cadenzata delle foglie. Un lieve vento le smuove e felici cadono a terra. Paion vestite da sera. Il loro abito è di organza, seta e chiffon e la luce le attraversa. È tanta la gioia, guardandole, che mi sento smossa all'interno e danzo con loro. Mentre loro si adagiano delicatamente nei prati, io mi sento portata nei cieli...