Nobel per la Chimica a Goodenough, Whittingham e Yoshino
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Gio, Apr

Nobel per la Chimica a Goodenough, Whittingham e Yoshino

Nobel per la Chimica a Goodenough, Whittingham e Yoshino

Cultura
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Sono gli inventori delle batterie ricaricabili al litio

Nobel per la Chimica a Goodenough, Whittingham e Yoshino
Nobel per la Chimica a Goodenough, Whittingham e Yoshino

 

Dopo l'annuncio del Nobel per la Medicina e quello per la Fisica, è la volta dell'annuncio del Nobel per la Chimica 2019. E' stato assegnato a John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino. Sono gli inventori delle batterie agli ioni di litio, oggi comunemente utilizzate nei telefoni cellulari, personal computer e auto elettriche. John B. Goodenough, M. Stanley Whittingham e Akira Yoshino hanno così aperto la strada a fonti di energia diverse dai combustibili fossili.

CHI SONO I VINCITORI
Goodenough, 97 anni, è nato in Germania, a Jena, nel 1922 e dal 1952 ha lavorato negli Stati Uniti, nell'Università di Chicago e poi in quella del Texas ad Austin.

Whittingham, 78 anni, è nato in Gran Bretagna e dopo aver lavorato nell'Università di Oxford si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha insegnato nell'Università di New York.

Yoshino, 71 anni, è nato nel 1948 in Giappone, a Suita; ha lavorato nell'Università di Osaka e poi nella Meijo University di Nagoya.

DALLA CRISI PETROLIFERA AL 'MONDO RICARICABILE'

E' cominciata durante la crisi petrolifera degli anni '70 la ricerca che ha portato alle batterie ricaricabili agli ioni di litio, vero e proprio sinbolo delle energie rinnovabili. Ad aprire la strada è stato Stanley Whittingham, mentre esplorava le possibili tecniche per ottenere sistemi per la produzione di energia che non utilizzassero i combustibili fossili, aveva individuato un materiale superconduttore molto efficiente, chiamato disolfuro di titanio, dalla struttura tale da permettere di incastonare al suo interno degli ioni di litio. Il risultato era stata una batteria decisamente più potente, ma ancora impossibile da utilizzare: per la grande reattività del litio sarebbe stata a rischio di esplosioni.

Il passo successivo è stato opera di Goodenough, che nel 1980 pensò di sostituire il disolfuro di titanio con l'ossido di cobalto, ottenendo in questo modo una batteria più potente.

Utilizzando questo stesso materiale, cinque anni più tardi Akira Yoshino otteneva la prima batteria pronta per entrare in commercio, nella quale gli ioni di litio erano incastonati nel coke petrolifero. Nel 1991 entrava così in commercio la prima batteria agli ioni di litio: era leggera, robusta e ricaricabile centinaia di volte.

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