Fase 2, per i bagnini 'divieto' di respirazione bocca a bocca
Il sito "il Centro Tirreno.it" utilizza cookie tecnici o assimiliati e cookie di profilazione di terze parti in forma aggregata a scopi pubblicitari e per rendere più agevole la navigazione, garantire la fruizione dei servizi, se vuoi saperne di più leggi l'informativa estesa, se decidi di continuare la navigazione consideriamo che accetti il loro uso.
20
Sab, Apr

Fase 2, per i bagnini 'divieto' di respirazione bocca a bocca

Fase 2, per i bagnini 'divieto' di respirazione bocca a bocca

Salute e Benessere
Typography
  • Smaller Small Medium Big Bigger
  • Default Helvetica Segoe Georgia Times

Non solo spiagge su prenotazione, ombrelloni a 5 metri di distanza, distanziamento anche in acqua e piscine negli stabilimenti chiusi.

Fase 2, per i bagnini 'divieto' di respirazione bocca a bocca
Fase 2, per i bagnini 'divieto' di respirazione bocca a bocca

 

Fra le indicazioni contenute nel documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da Sars-CoV-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia, pubblicati sul sito dell’Inail e realizzati in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità (Iss), spunta infatti anche il 'divieto' di respirazione bocca a bocca per i bagnini. 

Per quanto concerne l’attività di salvamento in mare svolta dal bagnino o comunque di primo soccorso nei confronti dell’utenza - spiega infatti l'Inail -, è da rilevare la necessità, stante la modalità di contagio da Sars-Cov-2, di attenersi alle raccomandazioni impartite dall’Italian resuscitation Council (Irc) nonché dall’European resuscitation council (Erc) nell’esecuzione della rianimazione cardiopolmonare, riducendo i rischi per il soccorritore (nella valutazione del respiro e nell’esecuzione delle ventilazioni di soccorso), senza venire meno della necessità di continuare a soccorrere prontamente e adeguatamente le vittime di arresto cardiaco. Nel rispetto del criterio di sicurezza, è necessario quindi considerare e valutare come proteggere contestualmente i soccorritori dal rischio di contagio. Pertanto, ogni volta che viene eseguita la rianimazione cardiopolmonare su un adulto è necessario diffondere le indicazioni fornite da Erc e Irc. 

Il virologo Silvestri: "Assurdo" 

Più nel dettaglio e in attesa di nuove evidenze scientifiche, si raccomanda di valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni) con le modalità riportate nelle linee guida. Se disponibile un dae (defibrillatore semiautomatico) utilizzarlo seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica. Si raccomanda di indossare i dispositivi di protezione individuale. Al termine della rcp, rianimazione cardio polmonare, il soccorritore deve lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool. Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile e prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti, se del caso. 

Ho scritto e condiviso questo articolo
Author: Red AdnkronosWebsite: http://ilcentrotirreno.it/Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.