FEDE E CULTURA: L’ipotesi filosofica di Maritain e la poetica di Strawinsky
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Mer, Apr

FEDE E CULTURA: L’ipotesi filosofica di Maritain e la poetica di Strawinsky

Il senso della vita
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Jacques Maritain
Jacques Maritain

 

In questi giorni di festività natalizie tante famiglie e tanti amici si saranno riuniti e si riuniranno con allegria, tanti sentendosi più buoni, altri più soli.

I bimbi attendono i regali, chi credendo o meno a Babbo Natale e alla Befana!

Tanti canteranno.

C’è il SALMO 150 che così dice:

1 Alleluia.
Lodate Dio nel suo santuario,
lodatelo nella distesa dove risplende la sua potenza.
2 Lodatelo per le sue gesta,
lodatelo secondo la sua somma grandezza.
3 Lodatelo con il suono della tromba,
lodatelo con il saltèrio e la cetra.
4 Lodatelo con il timpano e le danze,
lodatelo con gli strumenti a corda e con il flauto.
5 Lodatelo con cembali risonanti,
lodatelo con cembali squillanti.
6 Ogni creatura che respira,
lodi il SIGNORE.
Alleluia.

Non sappiamo in quanti fra noi abbiamo, in realtà, pensato al Natale come verità e avvenimento ricercandone appieno il significato. Forse non l’abbiamo neppure fatto… Non ci stupirebbe. È così difficile il messaggio del Natale, appartiene al mistero. Eppure per queste feste il video che vi proponiamo è nella cornice di un rapporto complesso tra Fede e Cultura.

La fede è l’anello che si scambiano gli sposi in una solenne promessa sancita dalla presenza di Dio, se il matrimonio è avvenuto in Chiesa.

La fede come SIGNIFICATO: Adesione incondizionata, che non richiede prove, a un valore, a un concetto, a una verità; complesso di principi; fiducia; attestato; anello nuziale
ETIMOLOGIA dal latino fides ‘fiducia, credenza, promessa’.

La cultura deriva da colere e significa coltivare. Diretta ad un essere umano la cultura e ciò che lo coltiva e crea la possibilità di non essere un "barbaro".

La vera cultura dovrebbe formare e trasformare l’essere, elevandolo.

Una cosa è cultura ed altra cosa è erudizione.

Affinché la cultura possa agire, operare ed essere vera, autentica deve essere compresa e fatta propria, non imparata e ripetuta a pappagallo! Quello è nozionismo. Quindi la cultura non deve divenire lettera morta, ma esperienza di vita. Va vissuta. Ecco perché è importante scegliere i libri di cui nutrirsi! Se Fede e cultura si uniscono, si può comprendere all’istante che ciò di cui ci nutriamo diventerà scheletro, colonna vertebrale e pure ali per volare!
Se Fede e Cultura si uniscono donano forza e vigore all’essere, serenità.

Quest’oggi vi proponiamo il video: “FEDE E CULTURA” L’ipotesi filosofica di Maritain e la poetica di Igor Strawinsky. A parlare Giovanni Botta.

Giovanni Botta: musicista, filosofo, saggista professore ordinario al Conservatorio Cantelli di Novara. Si è dottorato in università Cattolica in filosofia svolgendo in seguito attività di ricerca scientifica prevalentemente su Jacques Maritain di cui è studioso riconosciuto a livello internazionale.
Già membro del Cercle d' Etudes Jacques Maritain di Kolbsheim, dell' Istituto internazionale Jacques Maritain di Roma e presidente e direttore scientifico del Centro Studi Jacques e Raissa Maritain fondato con la studiosa maritainiana Eleonora Mauri.

Al suo attivo vanta numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui: Il mistero della filosofia, ed. Morcelliana 2012 (traduzione), Il mistero dell’esperienza estetica. Gabriel Marcel e la musica, ed. Mimesis 2014; La struttura dell’eterno. Le mélodies di Gabriel Marcel, (libro + cd) ed. Mimesis 2014; Jacques Maritain e Igor Stravinsky, ed. Rubbettino 2014; Jacques Maritain e Gabriel Marcel, ed. Studium 2015; Per quale bellezza? L’estetica di Jacques Maritain. Atti del convegno "Jacques Maritain, le arti figurative, la poesia, la musica", ed. Studium 2014 (curatore e autore con Cecilia de Carli); Verità e Bellezza in Jacques Maritain, atti del convegno, ed. Studium 2016, (curatore e autore); Jacques Maritain e Georges Rouault (Autore), ed. Vita e Pensiero 2016 - ultimo libro appena uscito edito da Vita e Pensiero ' Grandi Maestri di fronte a Dante' 2022 sul rapporto tra Dante e Maritain; è prevista l'uscita di un libro su Lourie e Maritain e altri saggi.
Autore inoltre di numerosi articoli scientifici, relatore presso convegni e conferenze internazionali.

Il video che vi presentiamo prende le mossa dal saggio di Giovanni Botta Jacques Maritain e Igor Stravinsky. Ed. Rubettino. Da come si legge nella descrizione del testo: Jacques Maritain stringe diverse amicizie con i musicisti della sua epoca, tra cui Geroges Auric, Arthur Lourié, Manuel de Falla, ed Erik Satie. Ma è l’incontro con Igor Stravinsky che segna in particolare una metafora luminosa della reciproca influenza tra la riflessione sull’estetica del filosofo francese e il suo mutuo intrecciarsi con le esperienze dirette e concrete della composizione musicale.

La relazione intellettuale tra Stravinsky e Maritain nasce durante la presenza del compositore in Francia e continua dopo il suo trasferimento in America. La loro corrispondenza, anche se costituita da poche lettere, è una fonte preziosa che documenta un rapporto tra i due molto più familiare e profondo di quanto si sia pensato fino ad oggi. Per Stravinsky, Maritain non è solo un filosofo di riferimento, ma un amico fraterno con cui avere uno scambio intellettuale, anche se complesso e un po’ tormentato. Il volume analizza la genesi e lo sviluppo di questa amicizia, che raggiunge il vertice nelle Lezioni di poetica musicale, tenute dal compositore alla Harvard University nel 1939.

Per noi del mondo di Eumeswil e interessante soffermarsi sul colloquio serrato tra il filosofo ed il compositore ed i loro tormenti e travagli interiori nella ricerca di un rapporto con Dio che abbia un riflesso tangibile non solo sulla propria vita interiore viva, ma anche sulla propria filosofia e sulla musica. Non si deve scordare che l’ultima parte della scrittura musicale di Stravinsky è musica prettamente sacra, per nostro Signore.

Il libro è anche testimonianza di come l’uomo possa tentare di accostarsi al divino e cercare di comporre per Lui. Quindi questa amicizia è un emblema di ciò che può essere e divenire una vera profonda amicizia: una meditazione, una comunione di intenti per la ricerca e per cercare di trovare Dio.

Ci preoccupiamo sempre se Dio esista e di cosa compia o non compia per noi. Ma non ci preoccupiamo mai di noi, se lo cerchiamo, se gli dedichiamo del tempo, se lo rendiamo partecipe delle nostre vite. Non ci preoccupiamo mai di donare le nostre opere. Non ci preoccupiamo, mai di Lui.

Un paese come l’Italia non può non notare quanti artisti abbiano dedicato le loro opere a Dio. Stesso Michelangelo, di cui ammiriamo magnifici capolavori,verso il termine della sua esistenza terrena così ebbe a scrivere:

"Giunto è già ’l corso della vita mia,
con tempestoso mar, per fragil barca,
al comun porto, ov’a render si varca
conto e ragion d’ogni opra trista e pia.
Onde l’affettüosa fantasia
che l’arte mi fece idol e monarca
conosco or ben com’era d’error carca
e quel c’a mal suo grado ogn’uom desia.
Gli amorosi pensier, già vani e lieti,
che fien or, s’a duo morte m’avvicino?
D’una so ’l certo, e l’altra mi minaccia.
Né pinger né scolpir fie più che quieti

l’anima, volta a quell’amor divino
c’aperse, a prender noi, ’n croce le braccia." 

E noi esseri contemporanei pieni di autoinganni e pieni di quelli che sono impulsi indegni dell’uomo che sorgono inevitabilmente in lui , come "l’amor proprio", l’"orgoglio", la "vanità" e così via…come ci muoviamo?

Raramente l’essere e sincero con se stesso e di conseguenza con gli altri. Il primo inganno è con se stessi, non volendosi conoscere, vedere e frequentare, rimanendo estraneo a sè, si rimane estranei con gli altri e a Dio. Non essendo veri con se stessi non lo si può essere con nessuno… Siamo pieni di falsità, ipocrisie, frasi comode dettate dal "falso buon vivere", frasi di circostanza, ma che non indicano che uno ci creda…

L’uomo non compie ricerca in alcun campo. Esegue come una macchina addormentata, un robot. L’uomo è già per sua natura un robot. Perché il virtuale può prendere campo? Sviluppo? Avvento? Perché l’uomo muore a se stesso, non si cerca e non cerca altro da se stesso. Chi tenta di svegliarsi tenta di essere, passa dalla potenza all’atto e il suo mondo diviene, se fortunato, è , "essere" pieno e reale pertanto non più virtuale e non potrebbe più accontentarsi di vivere in un mondo non vero!

Il ricercatore spirituale tenta il risveglio. È un vero avventuriero dello spirito che ricerca la verità ontologica e di un rapporto vero col mondo dei bipidi terrestri, ma anche col piano superiore.

Se andiamo a scovare in quelli che vengono denominati grandi artisti classici , non ci sorprendiamo di trovare opere dirette alla Verità delle Verità, pensiamo a Bach. Componeva e dedicava tutte le sue musiche a "Lui".

Il termine greco utilizzato per indicare la verità era ἀλήθεια, alétheia, la cui etimologia, come ha messo in luce Heidegger, significa "non nascondimento", in quanto è composta da alfa privativo (α-) più λέθος, léthos, che vuol dire propriamente eliminazione dell'oscuramento, ovvero disvelamento. Disvelamento di cosa? Dell’essenza, dell’ appartenenza delle cose e della persona, del mondo pertanto Dio, se Dio è il Creatore…

Per un bambino, per sapere a chi appartiene, si chiede chi sono i sui genitori…

Pertanto cercare la verità è ricercare , in senso ampio, un rapporto autentico col creatore, stabilire una "Sua" conoscenza, entrare in sintonia ed entrare in un mondo vero, reale, come Dio è reale per chi lo ricerca e lo invoca e l'Assoluto si presenta in molteplici forme, modi.

Dato che in questi giorni si ricorda la Sua nascita che è simbolo della nostra rinascita, vi invitiamo ad ascoltare il video, ma soprattutto a ricercate ed ascoltare uno Stravinsky quasi totalmente sconosciuto,l’ultimo Stravinsky, ma è anche un richiamo per noi tutti di diventare veri e di ricercare la verità dedicando le nostre opere.

Ci dice Gurdjieff: posto in bilico fra il mondo esteriore delle sue acquisizioni e il mondo interiore dei suoi stati d’animo, l’uomo, è chiamato a realizzare in sé un nuovo mondo, "il mondo dell’uomo" in cui "Io sono" diventa altro da una vuota affermazione di identità personale, il solo mondo che può, a ragione, chiamarsi il "mondo dell’anima".

L’uomo è un essere incompiuto che, per sua stessa natura, è chiamato a un lavoro per l’essere: è un lavoro dell’uomo, l’unico lavoro che apre e svela il senso della nostra umanità.

Aleksandr Blok l’8 settembre 1914 scrive:

Quelli che sono nati in tempi oscuri.

Quelli che sono nati in tempi oscuri non rammentano il proprio cammino. Noi - figli dei terribili anni della Russia- non potremo scordarci di nulla.

Anni che trasformate tutto in cenere! Siete forieri di follia o di speranza?

Dai giorni della guerra, dai giorni della libertà - un sanguigno riverbero è nei volti.

Si è muti: è stato un rombo di campane
a farci serrare le labbra. Nei cuori, una volta esultanti,
è adesso un vuoto fatale.

Sopra il nostro giaciglio di morte
si levi gridando uno stormo di corvi, -
quelli che sono i più degni, Dio, Dio,
vedano l’avvento del Tuo regno!

E Antonio Machado così lievemente poetò per chi è in vita ed ha vita:

Mentre transita l’ombra d’un santo amore,
io voglio
sul mio vecchio leggio porre un salmo
gentile.
Accorderò le note dell’organo severo
al fragrante sospiro del piffero d’Aprile.
Maturerà l’aroma delle mele autunnali,
salmodierà l’incenso con la mirra il suo
odore;
esalando le rose il loro fresco aroma
sotto la pace in ombra del tiepido orto in
fiore.
Al grave e lento accordo di musica
e d’aroma,
il solo e vecchio e nobile tema del mio
pregare
innalzerà il suo volo soave di colomba,
e la parola bianca si leverà all’altare.

(VIDEO) FEDE E CULTURA: L’ipotesi filosofica di Maritain e la poetica di Strawinsky. Con Giovanni Botta

 

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 L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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