Origine, sviluppo ed eclissi del concetto di spirito
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Gio, Mag

Origine, sviluppo ed eclissi del concetto di spirito

Il senso della vita
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Origine, sviluppo ed eclissi del concetto di spirito
Origine, sviluppo ed eclissi del concetto di spirito

 

Per chi prova a comprendere il mondo, i suoi avvenimenti, una delle domande che ricorre di frequente è se il mondo e l'essere umano si stiano evolvendo o involvendo.

Chi cerca di spostare lo sguardo sul futuro avverte uno stato di disagio... Aumentano anche le incomprensioni fra le persone mentre si fa uso del linguaggio. Il parlare diviene sempre più aleatorio, confuso sia per i termini sempre più semplici e riduttivi che non consentono un'analisi ampia e profonda di un fenomeno sia per l'assenza di materiale interiore ed esteriore a cui far riferimento.

Chi considera la vita come scuola di vita cercherà di scandagliare i rebus ed i geroglifici esistenziali e l'incontro con altra persona è visto come motivo di confronto.

In chi -invece - non si addentra ed accosta a tale visione esistenziale, ma affina una specializzazione ed una tecnica specifica, entrare in contatto con un tal essere può essere stancante e la sua visione fin troppo dispersiva...

Ma anche in semplici e banali conversazioni possiamo notare difficoltà nel comprendersi.

Un esempio pratico e semplice potrebbe essere dato da una conversazione avvenuta in un hotel: il cliente richiede all'addetto alla reception di essere svegliato al mattino seguente. La persona risponde: "Certamente occorre solo che lei poi confermi la chiamata". Il cliente risponde prontamente che lui già conferma di voler essere chiamato. L'addetto ribatte: "Si va bene, ma poi lei lo confermi".

Questa conversazione sarebbe potuta andare per le lunghe, se non si fosse intrufolata una terza persona traducendo i linguaggi di entrambi i referenti come quanto segue:

"Il signore già conferma di voler ricevere la sveglia telefonica e lei, quando sarà svegliato, confermi di essersi svegliato, rispondendo al telefono...".

Oggi giorno che viene fatto ampio uso di cellulari e social, il linguaggio viene compresso talmente tanto e sintetizzato che spesso vengono a mancare nessi logici, dati e parole appropriate. La confusione nel mondo aumenta. Sappiamo sempre meno comunicare.

Ma il mondo si sta evolvendo o involvendo ? Oramai è stato coniato il termite webete: ebete del web. Il cervello normale ha in intelligenza più estesa di una intelligenza articifiale o almeno dovrebbe... e l'uso della tecnologia non aiuta ad espandere il cervello.

"Esistono due testi per gli amanti delle scienze interessanti di Giorgio Fabretti: "Teoria dell'involuzione" e "Verso il Concilio Vaticano Terzo; Da scimmia a umanoide" nel risvolto di copertina di "Teoria dell'involuzione" così si apprende: Giorgio Fabretti, in mezzo secolo di studi in loco in 172 culture, fattorie di scimmie e laboratori di zoologia, come il vero Darwin, ha avuto conferma che il concetto di "Evoluzione" è infondato e puramente equivoco. È apologetico per dare speranza con le favole piuttosto che con la scienza. Esiste solo la Selezione Naturale, Sessuale e Artificiale, lungo sequenze di "Involuzione" di tutte le specie, Sapiens compreso, che si estinguono e muoiono come gli individui, talvolta mutando in specie simili che sottostanno al criterio della Selezione Naturale ma mai a quello di un'immaginaria autoreferenziale "Evoluzione": tanto più se viene dato per scontato che sarà migliorativa. Fabretti completa la Rivoluzione Neocopernicana di Darwin aggiornandola con matematica, informatica e genetica, in una versione definitivamente post-darwiniana, che integra e supera quella neo - darwiniana".

Il video che poniamo oggi alla Vostra gentile attenzione è con Marco Vannini e prende titolo: "ORIGINE, SVILUPPO ED ECLISSI DEL CONCETTO DI SPIRITO". La conversazione intende sottolineare come la nozione filosofica di spirito, contrapposta a quella sentimentale corrente, abbia origine nella cultura classica a partire da Platone ed Aristotele, si sviluppi nella mistica cristiana e scompaia poi con tragiche conseguenze nell'attuale riduzione dell'uomo a solo corpo e psiche. A parlare Marco Vannini.

Marco Vannini (1948), ricercatore nella storia della mistica filosofica da mezzo secolo, ha edito in italiano tutte le opere di Meister Eckhart, nonché quelle di molti autori spirituali, cui ha dedicato numerosi studi. Ultimo: "Beati pauperes spiritu" (Ed. Lindau, Torino 2022), attualità di Meister Ekchart. Dirige la rivista "Mistica e Filosofia".

Nel corso del video si inizierà a muovere i primi passi dicendo, che pare, che l'uomo odierno si dimentico della concezione di "Spirito" e cammini in maniera incompleta sul pianeta Terra. Si inizierà poi a spiegare che secondo la filosofia antica vi sono due "intelletti" operanti nell'essere umano: uno passivo che sviluppa attraverso la cultura e l'esperienza ed uno attivo: separato dall'esperienza, nè femminile, nè maschile, unico, divino, immortale...

È un incontro non solo interessante, ma affascinante ed intenso per chi avverte di non vivere in maniera piena e degna di "uomo" e di "Dio"...

In maniera chiara, coincisa Marco Vannini ci porterà a ricordare o far apprendere cosa sia questo "Spirito"...

Noi del mondo di Eumeswil, invece, cogliamo la palla al balzo e ci muoviamo arrampicandoci sugli specchi ed in maniera incauta - forse - azzardata, ardita e continuiamo così: naturalmente molta gente pensa che la vita dell'umanità non si svolge come dovrebbe, ed essa inventa ogni sorta di teorie destinate a rinnovarla completamente. Ma non appena viene fuori una teoria, un'altra le si oppone. Ciascun fautore di una teoria pretende raccogliere tutti i suffragi. Egli trova, in effetti, sempre dei partigiani. La vita, ben inteso, non per questo cambia il suo corso, ma la gente continua a credere alle proprie teorie, o a quelle che ha adottato e continua a credere che sia veramente possibile fare qualcosa. E tutte queste teorie sono completamente fantastiche, soprattutto perché esse non tengono in alcun conto ciò che è più importante, ossia la parte secondaria che spetta all'umanità ed alla vita organica nel processo cosmico-divino.

Le teorie intellettuali pongono l'uomo al centro di tutto. Come se tutto non esistesse che per lui: il sole, le stelle, la luna, la terra! Esse arrivano persino a dimenticare la misura dell'uomo, la sua nullità, la sua esistenza effimera...

Ed esse asseriscono che un uomo può, se vuole, cambiare tutta la sua vita, cioè organizzarla su principi razionali. Vediamo così apparire continuamente nuove teorie che suscitano teorie opposte ed esse tutte assieme, con i loro conflitti incessanti, costituiscono senza alcun dubbio una delle forze che mantengono l'umanità nella condizione in cui si trova attualmente. D'altronde tutte queste teorie "umanitarie" o di "eguaglianza" non soltanto non sono realizzabili, ma sarebbero fatali se si realizzassero. Tutto, nella natura, ha il suo scopo e il suo senso, la diseguaglianza tra gli uomini così come la sofferenza. Distruggere la diseguaglianza equivarrebbe per prima cosa a distruggere tutta una serie di percezioni per le quali un uomo esiste, e in seguito a distruggere il quid grazie al quale l'uomo può avere l'opportunità e la forza di cambiare la sua situazione. Ed è la stessa cosa, per tutte le teorie intellettuali. Ed ecco allora l'importanza di scandagliare a fondo il termine intelligenza, scoprire cosa sia, e quale sia l'intelligenza umana e quella divina e come è possibile per l'uomo relazionarsi con quest'ultima.

Secondo il mondo di Eumeswil il processo di evoluzione, di quell'evoluzione che è possibile per l'umanità presa come un tutto, è assolutamente analogo al processo di evoluzione possibile per l'uomo individuale. Esso comincia nello stesso modo: un certo numero di cellule divengono poco per volta coscienti; esse si raggruppano; questo gruppo attira a sè altre cellule, ne subordina delle altre e fa servire progressivamente l'organismo intero al suo scopo - e non soltanto più per mangiare, bere e dormire.

Per l'umanità come per l'uomo preso isolatamente, tutto comincia a partire dalla formazione di un nucleo cosciente. Tutte le forze in natura lottano contro la formazione di questo nucleo cosciente nell'umanità, nello stesso modo in cui tutte le debolezze umane, i gusti lottano nell'uomo contro il "suo risveglio".

Ma non sarebbe necessario chiederci: possiamo dire, a esempio, che la vita sia governata da un gruppo di uomini coscienti? Dove sono? Chi sono? Vediamo esattamente il contrario: che la vita è in potere dei più incoscienti e dei più addormentati.

Possiamo dire di vedere nella vita una preponderanza degli elementi migliori, più forti, più coraggiosi? Per nulla. Al contrario, vediamo ovunque, regnare la volgarità e la stupidità in tutti i loro aspetti.

Possiamo dire infine di vedere nelle vita aspirazioni verso l'unità, verso una unificazione? Certamente no. Noi non vediamo che nuove divisioni, nuove ostilità, nuovi malintesi. Di modo che, nella situazione attuale dell'umanità, nulla denota una evoluzione. Al contrario, paragonando l'umanità a un uomo, vediamo chiaramente il crescere del ego a spese della spiritualità, vale a dire la crescita dell'artificiale, dell'ideale, di ciò che non ci appartiene, a spese del naturale, del reale, di ciò che è veramente nostro. Nello stesso tempo, constatiamo una crescita dell'automatismo umano, robotizzazione. La civiltà contemporanea vuole degli automi. E le persone sono certamente sul punto di perdere le proprie abitudini di indipendenza, diventando sempre più simili ad automi, a pezzi di macchine. Non è possibile dire come finirà tutto questo né come uscirne, e neppure se ci sarà una fine o un'uscita. Una sola cosa è certa, ed è la schiavituù dell'uomo non fa che aumentare. L'uomo sta diventando uno schiavo volontario. Non ha più bisogno di catene: incomincia ad amare la sua schiavitù, a esserne fiero. E nulla di più terribile potrebbe accadere ad un uomo.

Certo l'evoluzione umana è possibile solo attraverso la consapevolezza. Viene da chiedersi se l'allontanamento dall'intelligenza divina e dalla sua conoscenza e pertanto conseguente ricerca porti ad un incremento di assenza di libertà e stupidità.

L'uomo non ricorrendo più la protezione divina ricerca nel comfort una amara e fittizia consolazione.

Certo per molti questi tipi di discorsi trovano il tempo che trovano eppure basterebbe pensare al reale! Vi sono due tipi di consapevolezze! Una reale ed una fittizia ed arbitrale! Poniamo un vaso su un tavolo. Tutti vedranno un vaso. Consapevolezza reale, tutti avranno i loro giudizi in merito al vaso, consapevolezza fittizia, arbitrale! Allora all'umanità e al singolo anziché confutare o accettare il termine Spirito non resterebbe altro che attraverso il distacco da ciò che la tv, mass media, amici, famiglia, Università dicono e inizi a praticare il digiuno dal parlare, dal frastuono e si ponga giorno dopo giorno in silenzio, in ascolto vivo, in contemplazione oziosa, dimentico della propria immagine del mondo, e con occhi nuovi e puliti, discopra il mondo.

L'arduo compito è sopratutto per tutti coloro che si fanno portatori e detentori di tradizione. Forse non è più il tempo delle parole, ma delle parole che si trasformano in azione e rivelazione, esempio trainante.

Jünger così dice: "lo spirito del linguaggio non risiede nelle parole e nelle immagini; ha sede negli atomi che un'ignota corrente anima e spinge a comporre figurazioni magnetiche. Solo così esso può comprendere l'unità del mondo, al di là di giorno e notte, di sogno e realtà, di gradi di latitudine e periodi di tempo, di amico e nemico - in ogni caso dello spirito della materia".

E spirito fra l'altro è connesso al termine "Pneuma", soffio, respiro, "ispirazione"... Ma per chi questo parlare è troppo stancante può rifarsi a questi versi:

Dacché ero stanco nel cercare,
appresi il trovare. Dacché mi fu avverso un vento
navigo con tutti i venti

Ed ecco che all'uomo viene in soccorso la divina provvidenza ed il suo abbandonarsi! Un regalo di Jean- Pierre de Caussade! "L'abbandono alla provvidenza divina". Dove una logica ed una provvidenza divina porta respiro alla vita dell'uomo in base alla sua indole. Un libro che va assolutamente letto se uno si sente inquieto e poco gioioso.

Immediatamente uno si sente innalzato e par poter volare!

Nel mondo allora si rende manifesto che niente è posto a caso ed i nodi, le maglie del tappeto, che la vita del singolo e dell'umanità tesse e noi vediamo come nodi da scogliere, in realtà, intrecciano un disegno e finalmente vediamo il lavoro che si sta ultimando, ma non più dal lato dei nodi, ma del disegno realizzato e che viene portato a termine.

Del libro così ci viene detto dal risvolto di copertina: "Se dovessimo indicare il libro occidentale più affine alla sapienza cinese del Tao te Ching o di Chiang - txu, sarebbe questo di Jean Pierre de Caussade. Qui troviamo, in termini naturalmente del tutto diversi, una percezione quanto mai netta di quella corrente nascosta e indominabile che circola nel mondo e e i cinesi chiamarono Tao. Per Caussade, tale è la corrente da cui si lascia sommergere chi pratica "l'abbandono alla Provvidenza divina"... Questo testo è diventato un classico della spiritualità cristiana. La sua fisionomia, per molti tratti, è unica. Per molti questi pagine potranno essere più utili e vivificanti di ogni altra forma più moderna di "cura dell'anima". Questo infatti è un libro che, come pochi altri, aiuta a vivere. Con estrema dolcezza, Caussade dice cose audacissime. La sua conoscenza dell' anima è stupefacente, come nei grandi moralisti francesi. Ma solo a lui appartiene l'insegnamento che sa guidare a trovare il "grano di senape" dell'abbandono - questa virtù suprema - in ogni luogo e in ogni momento, poiché "l'azione divina inonda l'universo, penetra tutte le creature, le sommerge" e così ci dice:

"Ma qual è il segreto per trovare questo tesoro, questo grano di senape, questa dracma? Non esiste alcun segreto: questo tesoro è ovunque, e si offre a noi in ogni tempo, in ogni luogo. Al pari di Dio, tutte le creature, amiche e nemiche, lo versano a piene mani e lo fanno fluire, attraverso tutte le facoltà del nostro corpo e della nostra anima, fino al centro del nostro cuore: apriamo la bocca ed essa ci verrà riempita. L'azione divina innonda l'universo, penetra tutte le creature, le sommerge: dovunque siano, essa è; le precede, le accompagna, le segue. Basta lasciarsi andare alle sue onde".

E aggiungiamo noi del mondo di Eumeswil divenirne coscienti, consapevoli è il compito nostro, di chi si sente ricercatore spirituale, avventuriero spirituale dal cuore intrepido.

VIDEO. "Origine, sviluppo ed eclissi del concetto di spirito" - con Marco Vannini

 

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 L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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