Meditazione, riflessione sul: Natale
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Meditazione, riflessione sul: Natale

Il senso della vita
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Meditazione, riflessione sul: Natale
Meditazione, riflessione sul: Natale

 

(di Antonella Tommaselli)

In alcuni slarghi di strade di quartiere abbiamo scorto, nel corso del presente mese, venditori di alberi di abete, di Natale. Ognuno di loro ha mani forti, occhi limpidi, voce e lingua schietta il più delle volte, non manca un accenno di furbizia. Ognuno di loro ha una storia da raccontare composta di tradizioni legate al bosco e alla conoscenza profonda delle piante di abete: ve ne sono di molteplici qualità, di caratteristiche assai diverse, aghi morbidi ed irti, alberi più verdi, meno verdi, alcuni che luccicano di argento nella parte sottostante dell’ago, profumati e non. Alberi con e senza radice, da esterno ed interno appartamento…

Tanti di voi, avranno abbellito l’albero con decorazioni varie secondo i gusti personali.

Chi ha i piccoli in casa avrà aiutato i bimbi a scrivere la lettera a Babbo Natale. Non mancheranno colori che felici hanno distrutto i sogni dei pargoli dicendo che Papà Natale non esiste…, chissà se poi proprio questa non è la vera bugia!

Un Maestro di conoscenza d’Occidente, un maestro della conoscenza reale dell’uomo, fece una volta un albero di Natale originale: le radici rivolte al Cielo e la punta rivolta alla terra! Avrà avuto la febbre? Avrà avuto le allucinazioni? A ben pensare però può vivere un albero sprovvisto di radici? Le radici non sono solo la tradizione, ma anche il radicamento alla vita. E quelle del Natale da dove nascono e provengono, se non dal Cielo?

A breve assisteremo al solstizio d’inverno, il sol invictus. In quel giorno, in quel momento avrà inizio la rivincita della luce sulle tenebre, il sole vincerà sul buio. Qualche giorno più avanti, più o meno tre giorni, numero simbolico, quando realmente il cammino del sole avrà ripreso il suo corso, si avrà la nascita della Luce del mondo. Una luce che mai si spegne, neppure nella notte fonda, anzi par rendersi presenza in chi medita di notte…quando il sole è oramai tramontato... Nasce colui che ha segnato una nuova era per l’Occidente e non solo… Pure il calendario utilizza la sua nascita per segnare un mondo antecedente ed uno a seguire: prima e dopo la Sua venuta… Un portatore di un nuovo vento, di carità… Viene alla luce un bimbo apportatore di nuova vita, ri-generante… Nasce in un momento in cui l’uomo si stava allontanando dalla vita nomade e diventava stanziale. Si allontanava dalla natura e iniziava una nuova vita in cittadelle primordiali.

La vita di Gesù è stata anche una vita mossa a mettere in risalto la verità nascosta sotto le apparenze! Ci permettiamo di suggerire ai più coraggiosi tra Voi, ai più forti, a coloro che ricercano le vere amicizie, di provare a pestare i calli ai conoscenti più cari! È un regalo inconsueto. È il solo regalo che riesce a mostrare come siamo in realtà, sotto, sotto. È il regalo che solo un vero, autentico amico può fare... Non è facile sapere che vi sono i calli... Vivono nascosti... Solo qualcuno che si è preso la briga di studiarci e bene li può individuare... Il callo fa male all'essere se non viene limato ancor meglio eliminato...  Qual’è la nostra reale indole ed atteggiamento quando non veniamo lustrati, quando non ci viene dato lo zuccherino? È un regalo strambo, ma è un regalo che ci mostra, ci porta alla luce per quello che realmente siamo…

E dato che si approssima il Natale l’epoca attesa soprattutto per i regali vi mettiamo in guardia con proverbi trovati frutto della saggezza popolare! Possono essere pungenti, ma sono a nostro modesto avviso efficaci!

L’uomo non è un maiale per dimenticare il bene ne’ un gatto per ricordarsi il male.

Ed eccone altri:

Un solo rifiuto a chi non ha conoscenza ne’ giudizio ridurrà a nulla tutti i benefici che gli avete procurato.

È degno di essere seguace di una religione solo chi, anche se si ricorda del torto che un altro gli ha fatto, non cercherà di fargli alcun male.

Avrete acquistato del vero buon senso solo il giorno nel quale avrete appreso a distinguere quello che vi farà bene o male domani da quello che vi sembra buono o cattivo oggi.

Tale è la natura dell’uomo
che al primo regalo che gli fate - si prosterna
al secondo- vi bacia la mano
al terzo - si inchina
al quarto - si contenta di un cenno del capo
al quinto - diventa confidenziale
al sesto - vi insulta
al settimo - vi porta in tribunale perché non gli avete dato abbastanza

E questa è veramente la realtà di alcuni, ma, per fortuna, non di tutti! Apprendiamo ad apprezzare di più chi non si comporta in maniera meschina!

Il video di oggi è con il Rev. don Curzio Nitoglia, è una riflessione, meditazione su: “Il Natale”. Sulla vita del Cristo. Sarà un ripercorrere la Sua esistenza per esteso. È il ricordare il Presepe!

Don Curzio si soffermerà nell’ intimarvi a non ricercare i piaceri eccessivi, disordinati! Noi crediamo però che stiamo perdendo il piacere… Il reale piacere è frutto di una visione spirituale e culturale dell’esistenza. È affinamento del gusto, della conoscenza. Il piacere è anche il frutto non solo di una azione, ma anche del modo in cui si compie l’azione in se’ e non solo la sua manifestazione terminale. Avremo così la scoperta del piacere della Presenza. Questo benefico dono, si verifica quando siamo presenti, attenti, concentrati nelle azioni che compiamo, non le facciamo meccanicamente innescando il pilota automatico. Quando il nostro essere è realmente, intenzionalmente, volontariamente occupato in una azione si sente parte di qualcosa di ordine superiore. Lo si può capire attraverso la sensazione. Sensazione pura e’ il nome di Dio: sensazione pura e bruciante. Il corpo è lo strumento per sperimentarlo. Avvertiamo pertanto che il miracoloso è in azione! Chi conosce il racconto zen che anche pulendo un bagno, spazzando ci si può illuminare? Non è un caso che in molti monasteri vige la regola: “Ora et labora”. E qui si trova e sperimenta il reale piacere!

Dato che a Natale siamo tutti più buoni e molti andranno alla Messa vi invitiamo a dare un’occhiata, se capiterete in Chiese antiche, all’arte astratta che figura tra i marmi. Se presteremo sufficiente attenzione ed avremo avuto alcune informazioni preliminari sulla simbologia sacra vedremo schiudersi innanzi ai nostri occhi il rapporto esistente tra: svelamento-manifestazione-rivelazione. La manifestazione toglierà il velo e porrà la sua nuova immagine composta di simboli dinamici viventi, oracolari... Parrà compiersi un prodigio in terra. Si entrerà nel mondo dello stupore.

Desideriamo salutarvi con la poesia che il mondo di Eumeswil legge insieme prima di sedersi a tavola per il pranzo di Natale. Per celebrare il Santo Natale. Il mondo di Eumeswil è una famiglia oramai non solo di sangue, ma soprattutto di spirito! Auguriamo a tutti Voi un Santo Natale!

La Notte Santa

(Melologo popolare)
di Guido Gozzano

- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell’osteria potremo riposare,
che’ troppo stanco sono e troppo stanca sei.

Il campanile scocca
lentamente le sei.

- Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po’ di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe.

Il campanile scocca
lentamente le sette.

- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
 Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto.

Il campanile scocca
lentamente le otto.

- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
d’astronomi e di dottori, qui giunti d’ogni dove.

Il campanile scocca
lentamente le nove.

- Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…

Il campanile scocca
lentamente le dieci.

- Oste di Cesarea… - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell’alta e bassa gente.

Il campanile scocca
le undici lentamente.

La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?
- Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!

Un po’ ci scalderanno quell’asilo è quel bue…
Maria già trascolora, divinamente affranta…

Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.

È nato!
            
Alleluja, alleluja!

È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu si buia,
risplende d’un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!

Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill’anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill’anni d’attese
quest’ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d’un astro divino
La notte che già fu si buja.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!

Alleluja! Alleluja!

VIDEO. Meditazione, riflessione sul: Natale. Con Don Curzio Nitoglia

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 L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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