Come si sente, come si ascolta: l’apparato uditivo
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Come si sente, come si ascolta: l’apparato uditivo

Il senso della vita
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Come si sente, come si ascolta: l’apparato uditivo
Come si sente, come si ascolta: l’apparato uditivo

 

(di Antonella Tommaselli)

Ssss, amico carissimo, sss, sss, non vedi ho il dito indice sulla bocca, ti prego:

“Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti silvani,
piove su le nostre mani ignude,
su i nostri vestimenti leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude, o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitìo che dura e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade. Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro

altro ancóra, stromenti diversi
sotto innumerevoli dita. E immersi
noi siam nello spirto silvestre,
d'arborea vita viventi; e il tuo volto ebro
è molle di pioggia come una foglia,
e le tue chiome auliscono come
le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce più roco
che di laggiù sale, dall'umida ombra remota. Più sordo e più fioco s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne, risorge, trema, si spegne. Non s'ode voce del mare. Or s'ode su tutta la fronda crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia secondo la fronda
più folta, men folta. Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia, Ermione.
Piove su le tue ciglia nere sì che par tu pianga

ma di piacere; non bianca ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca aulente,
il cuor nel petto è come pèsca intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
son come mandorle acerbe. E andiam di fratta in fratta, or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti silvani,
piove su le nostre mani ignude,
su i nostri vestimenti leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione”.

La pioggia nel pineto, Gabriele D’Annunzio (1863-1938)

Caro amico,

tu che cammini, ti affretti, corri, odi, ascolti, senti queste parole più nuove? Le odi?


Caro amico,

affrettati ad ascoltarle, poniti in ascolto…

L’uomo sta arrivando ovunque con le sue costruzioni, ovunque…

Amico mio, il pianeta sta cancellando il suono della natura e il suono della Parola di Dio.

Amico affrettati ad ascoltare…

Ti incanterà…

Amico mio, la natura, parla un linguaggio unico… e tu puoi sentirlo, tu puoi, caro amico! Per favore, amico mio togli le cuffie, toglie i dispositivi bluetooth ascolta…

Togliti da quella via rumorosa, vieni con me nel bosco, vieni…

Ascolta i tuoi passi sulle foglie secche… Ascolta il merlo ed il passero… Ascolta l’upupa ripetitiva…

Ora, vieni con me, guarda: ci sono due bambini di nazionalità differenti, parlano lingue diverse eppure s’intendono ridono e giocano insieme.

Guarda quelle due donne sono madre e sposa di quell’uomo. Una è francese,la madre anziana è russa. Lui parla ambo le lingue. Le due donne non si intendono se non attraverso il linguaggio dell’amore per quell’uomo. Guarda lui lavora tanto ad una scrittura è un Maestro e il vedere le due donne unite e capaci di comprendersi per l’amore che nutrono per lui gli crea una energia diversa… Sente che il suo sacrificio può valere qualcosa…

Quando le persone si uniscono per la voce dell’amore il linguaggio diviene universale, attraversa qualsiasi barriera…

Vedi, caro amico, non ascoltiamo più l’altro, non ascoltiamo più noi stessi, non ascoltiamo più Dio. Non conosciamo più il silenzio eloquente… Oggi tutti sono impegnati a far rete. Nessuno tesse legami…Non ricordiamo il telaio… I fili compongono trame ed orditi… Fili diversi messi in verticale ed orizzontale… Il telaio coi fili compone disegni. Le mani invisibili formano tessuti connettivi, sociali, arazzi, disegni del destino… Le Parche, le Norme, recidono i singoli fili, le singole vite… L’uomo intesse rapporti, relazioni…

Taci, odi, senti…

Odi la pioggia, ascolta il suo picchiettare, senti come ti bagna, entra nella tua pelle, entra nei tuoi pori…

Odi, ascolta, senti… Fai attenzione…

Ascoltare crea rapporti in orizzontale e verticale… Crea tessuti, il tessuto protegge la pelle fragile dal sole caldo, dal freddo intenso…

Amico mio, ascolta il video e saprai ancor meglio come si ascolta, sente ed ode…

L’apparato uditivo. Ricorda però l’orecchio è solo una porta, tu devi metterci la testa, il cuore, il ventre, e gli arti e l’ascolto sarà articolato. Ascolta, odi, senti il silenzio ed allora sarai completo.

Paolo Vannucchi: già responsabile della Unità operativa di Audiologia e Foniatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi.

“COME SI ASCOLTA, SI SENTE: l’apparato uditivo”

Il sistema uditivo è un apparato complesso che ci permette di udire, e quindi parleremo di come funziona e di come possiamo intervenire per permettere il suo funzionamento, quale è la situazione attuale e quali sono le prospettive future. Peraltro in questo racconto terremo presente che per noi umani è anche fondamentale capire ciò che ci viene “comunicato” per poterci relazionare con gli altri e sviluppare, nel bene e nel male, la nostra umanità.

VIDEO. Come si sente, come si ascolta. Con Paolo Vannucchi

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 L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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