Futuro - Passato
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25
Gio, Apr

Futuro - Passato

Il senso della vita
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Ritorno al futuro nel passato. Gli Annali ''Natura e Cultura''
Ritorno al futuro nel passato. Gli Annali ''Natura e Cultura''

 

Oggi dedicheremo il nostro scritto al ritorno al futuro, ma un futuro che nasce nel passato o per meglio dire nel 2002 quando vennero pubblicati Gli Annali, prima serie di Eumeswil, sul tema Natura e Cultura e pubblicammo, nella sezione interventi due articoli dell’allora attualità di Antonella Tommaselli dedicato a "Il cibo transgenico" e di Arianna Dagnino su "La mutazione dei sessi". A un ventennio dall’uscita del nostro Annale i due articoli ci sembrano ancora validi e degni di nota forse più comprensibili adesso che all’epoca!

Nell’intervento di Tommaselli si presuppone già la possibilità di eventuali pandemie e dei pericoli degli OGM per la nostra salute! Cibi che tutti giorni probabilmente vengono serviti alle nostre mense a noi ignari di mangiarli... Cibi messi in vendita senza averli mai pienamente testati prima, un pò come i vaccini adesso. È sempre l’uomo a farne da cavia e la motivazione adotta è sempre la medesima: l’assenza di tempo! Bisogna fare veloci. Vi è urgenza.

La Dagnino ci spinge - invece - nel mondo di Uoma e del desiderio di conquista di mondi fuori dal nostro pianeta...

Ci sembra opportuno definire alcune cose che oramai appartengono alla nostra realtà quotidiana anche se non ne siamo totalmente, pienamente consapevoli. Cercheremo di definire l’intelligenza artificiale. Prendendo come base di partenza il funzionamento del cervello uomo (pur sapendo che ancora oggi non se ne comprende ancora a fondo l’esatto meccanismo), una Intelligenza Artificiale dovrebbe saper compiere in alcune azioni/funzioni tipiche dell’uomo:

  • agire umanamente (cioè in modo indistinto rispetto ad un essere umano);
  • pensare umanamente (risolvendo un problema con funzioni cognitive);
  • pensare razionalmente (sfruttando cioè la logica come fa un essere umano);
  • agire razionalmente (avviando un processo per ottenere il miglior risultato atteso in base alle informazioni a disposizione, che è ciò che un essere umano, spesso anche inconsciamente, fa d’abitudine).

Secondo passo occorre spiegare brevemente la differenza tra robot, androidi e cyborg. Il robot è un essere completamente meccanico con fattezze non umane, l'androide è un essere meccanico con fattezze umane mentre il cyborg è un essere umano con alcuni impianti tecnologici per aumentarne le prestazioni.

Ricapitolando l'intelligenza artificiale, o I.A., è invece l'insieme delle abiltià che un computer ha nello svolgere le funzioni e i ragionamenti tipici dell'essere umano. L'intelligenza artificiale ha sempre affascinato l'uomo e il tentativo di costruire un robot, androidi e cyborg è tutt'oggi un'obbiettivo perseguito da molti scienziati di robotica. Nel cinema, l'argomento è stato affrontato in lungo e in largo, con una serie interminabile di film e di cartoni animati che hanno come protagonisti i robot, i cyborg o gli androidi. E proprio un creatore di film cult è Zapparoni il protagonista insieme al tenente Richard de: Le api di vetro di Ernst Jünger. Un romanzo del 1957 dove già allora il nostro Jünger ci proietta in un mondo magico, incantato, infestato dalla tecnica.

Profonde e attuali le riflessioni che scaturiscono durante lo svolgimento dell’intero romanzo sul tema della Tecnica, della sua necessità di esservi, le conseguenze che ne conseguono e perché trova così tanto consenso.

Se Le api di vetro nel 1957 poteva apparire come un romanzo fantascientifico al giorno d’oggi, a noi lettori, ci apre ad una comprensione maggiore sulla nostra realtà.

Abbiamo nel romanzo due protagonisti appartenenti ad una vecchia scuola; uno il maggiore Richard che ci incanterà descrivendoci il passaggio alla perfezione della tecnica, lui che era stato cavaliere non solo di nome, ma anche di fatto, portando su di sé tutta la nobiltà d’animo che tale ruolo comporta. Lui che aveva servito la patria con zelo e che si ritrova ad essere definito un essere all’antica, un fossile. Zapparoni, invece, pur avendo i contenuti, le conoscenze, i gusti raffinati di un’altra epoca, un uomo dalle qualità superiori e da una marcia in più, fornisce ciò che l’uomo moderno desidera ed è pronto a ricevere. Il Sistema lo vuole e ci ha forgiati per questo.

Ripercorrere il romanzo significa vedere come i termini si sono annacquati, abbiano perso il proprio significato e divengano sempre più ambigui.

Non vi è più autorità, vi è soltanto paura. In altre epoche la paura era unita al sentimento di cattiva coscienza che ora si è perso del tutto.

I grandi mutamenti vengono esercitati spesso in modo inconsapevole. Al Governo interessa soprattutto prendere le sue tasse, ma si lascia depredare da chiunque e del resto se le parole "vecchi camerati" fanno ridere, perché si dovrebbe ancora prendere sul serio parole come "Governo"?

C’è ancora qualcuno nel mondo che possa insegnare cosa sia il decoro?

Vi citiamo ora delle brevi sentenze estrapolate dal libro che meriterebbe invece una analisi ed un saggio accurato al riguardo. Ecco una carrellata di piccoli input:

Quando si ha l’intenzione di costringere la materia a pensare non si può fare a meno di cervelli originali.

Robot in grado di creare altri robot quadratura del cerchio.

Lacune nella legge che non tiene dietro lo sviluppo tecnologico.

Nessuno si fida più dell’altro.

Tecnica diverrà magia. Basterà il pensiero, una materia che pensa.

La casa è un luogo dove oggi si viene assaliti da tutti coloro che ci richiedono i soldi e ci derubano.

Molte cose insensate accadono nel mondo, ma non si può imputare la causa a Dio.

Queste che vi abbiamo messo a disposizione sono brevi frasi fra le più insignificanti del romanzo...

Perché il testo vale veramente la pena di esserlo letto!

Ma se la tecnica affascina e seduce sempre -però- ci lascia un leggero malessere, nervosismo ed agitazione, al contrario l’osservazione della natura, della bellezza ci placano e rasserenano.

La perfezione umana e la perfezione della tecnica sono inconciliabili. Più la tecnica avanza più l’uomo arretra. Dai cavalli veri si è passati ai cavalli a motore lo stesso rischio mina l’essere umano.

Se le api vere sono messaggere di amore e con amore succhiano il polline, le api di vetro succhiano con violenza... La tecnica è anche violenza e più avanza e più distrugge, meno l’uomo è necessario. Per il momento, solo spiriti bizzarri, sono artefici di macchine.

Il mondo delle macchine porta desertificazione dei luoghi , del paesaggio e dello spirito. Sempre più inquinamento viene prodotto.

Il mondo degli automi ci induce ad un sonno, sonnambulismo, e ci propone illusioni!

La tecnica diviene despota. Ci priva del fare esperienza.

Se attraverso la tragedia greca venne elevato l’essere umano e Botticelli creo’ una nuova razza umana allora la tecnica cosa può creare? Potremmo osare di dire che tenta di forgiare una nuova razza umana anch'essa e forse il trans umanesimo è veramente in atto... Si deve, però, prima distruggere l’"Uomo"...

Ma per chi desidera vivere nel mondo con consapevolezza deve pensare che l’happy ending non esiste! Non esiste un secolo felice! Ma esiste l’istante di felicità e la felicità nell’istante. Ognuno di noi può maturare il mondo in se stesso. Quando avviene un senso di libertà pervade il nostro essere. L’istante si congiunge con l’eternità. Ognuno di noi ha la possibilità di evolversi dentro i propri limiti se non si fa ingannare dai maestri delle maschere, dominando gli strumenti e ritornando alle foreste ancestrali d’origine.

Nella tecnica, torniamo a ripetere, vi è molta illusione.

Un sorriso è più forte di tutti gli automi, un raggio di realtà.

Attraverso la conoscenza della storia che ora è diventata solo un elenco insipido di eventi e grezza si può apprendere e valutare, ma la storia non può appagare se non si poggia su una riflessione di qualità superiore. Nella storia la necessità è padrona. Cosa sarebbe la storia senza sofferenza? I nostri punti di vista sono sempre imperfetti.

La più piccola effimera , la più piccola di quelle conchiglie chiamate cuori è di una struttura più armoniosa, più fatta per durare della grande Babilonia. In esse il Creatore parla senza intermediario.

Nella storia tanta confusione. Se vogliamo che i Padri e gli atti loro ci appaiono in tutta la loro grandezza bisogna che l’arte, il canto se ne impadroniscano.

L’arte politica non produce arte. Lavora su una materia ingrata. Creazioni imperfette di esseri imperfetti, ecco il sentimento che lascia questo gioco di nascite e tramonti. Resta l’ipotesi consolante, dice Jünger, che regni nell’al di là della storia un senso inaccessibile ai nostri metodi di calcolo. Noi non sappiamo, ne abbiamo il diritto di sapere, che cosa sia la storia nella sostanza, nell’assoluto, al di là del tempo. Indoviniamo, ma non conosciamo, il giudizio del Tribunale dei morti. Forse un’inisperata gloria esploderà, atterrando le muraglie. Bisogna tener di conto nulla cambia più sicuramente di ciò che è attuale, soprattutto quando tutti ne parlano. Vi si può vedere una legge universale.

Ma la nostra storia ancora fermenta... Il vino non è ancor pronto, ma cerchiamo di renderlo una coppa di idromele da condividere con chi abita in Alto! Un Brindisi non può essere fatto da soli, come ci indica il termine stesso... Torniamo a dare e cercare il senso ed i contenuti non continuiamo a vivere nel vuoto e di illusioni.

Leggi anche: Associazione Eumeswil - Il cibo transgenico di Antonella Tommaselli - La mutazione dei sessi di Arianna Dagnino

 


L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL​ è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger​.

L’Associazione si fonda su tre pilastri:

CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.

TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.

RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.

Visita il Sito: Associazione Eumeswil

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