SAPER TACERE. La pratica del silenzio dei Padri del Deserto e nel Buddhismo
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Antonio e Paolo di Tebe, Pala d'altare di Isenheim c. 1500
Se consideriamo l’uomo raffigurato come una linea verticale che indica la sua stazione eretta, della sua direttiva morale, della sua autofedeltà e su questa linea verticale iscriviamo una losanga possiamo immaginare che i suoi lati rappresentino le tre dimensioni dello spazio, come ci suggerisce Gianni Vannoni, altezza, larghezza e profondità, più la quarta che è il tempo.
Corrisponde al da del dasein, il ci dell’esserci. In quanto fiorì intellettuali della pianta uomo, forme della sua sensibilità o modi di intuire il mondo, spazio, e tempo sbocciano naturalmente sull’asse verticale.
Questa figura rappresenta e diviene il simbolo in cui si ascrive la dimensione dell’esistenza.
Il tempo esistenziale consiste in una sola dimensione che è il presente. Il passato ed il futuro sono soltanto estensioni della linea del presente, poiché non hanno una consistenza propria. Il passato è già svanito e il futuro non è ancora, solo il presente esiste.
Il tempo storico fornisce la cornice in cui viene rappresentato il tempo esistenziale, una cornice classica, i cui lati sono le quattro età dell’oro, dell’argento, del bronzo, del ferro. Nell’induismo il Kritayuga, il trenta-yoga, il dwapara-yuga, il Kali-yuga.
Il chiodo che sorregge questa cornice è il tempo astronomico, determinato dall’avvicendarsi delle configurazioni planetarie del sistema solare. Il tempo cosmico la parete. Ciò che si vede nel quadro, dipende dalla propria storia personale. Wilde vide Dorian Gray, Borges un fiume, una tigre ed un fuoco. Anche il lettore, se non ha visto, prima o poi vedrà; ma per questo occorre una brusca rottura di livello nella corrente esistenziale.
Ora dopo questa premessa, pssss, fate piano, mettiamoci a camminare.
Avanziamo lentamente quasi sulle punte dei piedi, anzi prima togliamoci le scarpe e sentiamo bene il suolo sotto la pianta del nostro piede. Procediamo tranquillamente, respiriamo piano, non facciamo rumore, calma.
Eccoci siamo arrivati in questa ampia sala ognuno si accomodi come preferisce sdraiato a terra, a sedere sulla sedia, dritto con la spina dorsale eretta, immobile, a terra con o senza cuscino a gambe incrociate o con le gambe sotto i glutei.
In silenzio, occhi chiusi, distendiamo la tensione dal collo, dalle spalle, dalle braccia. Manteniamoci in silenzio, sentiamo tutto il nostro corpo, prendiamo consapevolezza di esserci e delle singole membra presenti a comporre il nostro essere. Rilassiamoci. Ora piano, piano, serenamente a cuor aperto prestiamo attenzione e siamo presenti al video che il mondo di Eumeswil vi porge su: SAPER TACERE. La pratica del silenzio nella tradizione dei Padri del Deserto e nel Buddhismo Theravada.
Portare il linguaggio umano fino al suo spegnimento in un silenzio originario è pratica sapienziale che ritroviamo in numerose tradizioni spirituali. Saper tacere infatti significa giungere ad ascoltare l'Inaudubile della Voce di Dio o la Voce ineffabile di un sovrasilenzio posto al di là di ogni cosa. Passa dunque per il silenzio la via verso la sapienza e la salvezza. Lo potremo scoprire ascoltando alcuni detti dei Padri del Deserto e alcuni discorsi del Buddha riportati nel Canone pali.
Relatore Giampiero Comolli scrittore, giornalista e reporter di viaggi, ha condotto ricerche sui fenomeni religiosi contemporanei e ha insegnato pratiche meditative presso l’Accademia del Silenzio e la Libera Università di Anghiari. È presidente del Centro Culturale Protestante di Milano. I suoi ultimi due libri sono: La malinconia meravigliosa. I discorsi di Commiato del Buddha e di Gesù (Claudiana, 2019) e Memorie di un bambino in preghiera. Nell’Italia religiosa degli anni Cinquanta, Claudiana, 2021.
Nel video si porrà attenzione anche alla cella del cuore. Ognuno è un prigioniero, è in cella, ma anche il Monaco risiede in una cella, che diviene il luogo del suo "sentire" e la sua contemplazione è uscita ad altra dimensione dello spirito.
L’arnia delle api è composta di numerose celle esagonali dove risiedono le varie api e l’ape regina proprio nella cella reale, senza quasi mai uscirne, se non per il volo nuziale, donerà la vita all’intero alveare.
Che questo video possa essere il primo passo o aiuti a coadiuvare il cammino dell’avventuriero spirituale verso il mondo straordinario, quel mondo che è presente, ma raramente avvertiamo, se non ci poniamo in condizione di ascoltare e andare oltre, al riconoscere che, al di là delle strutture pietrificate di una società che spesso non ci tocca per niente, esiste un mondo vivo, sonante, allegro, e scintillante che non può essere rilevato con termini e pensieri materialistici.
(VIDEO) SAPER TACERE. La pratica del silenzio nella tradizione dei Padri del Deserto e nel Buddhismo Theravada. Con Giampiero Comolli
L'ASSOCIAZIONE #EUMESWIL è un’associazione culturale non-profit, sorta a Firenze e Vienna con lo scopo di studiare e diffondere l’opera, il pensiero e lo stile esistenziale di #ErnstJünger.
L’Associazione si fonda su tre pilastri:
CULTURA - Intesa come coltivazione di sé.
TRADIZIONE - Come l'eredità spirituale dei nostri antenati.
RETTITUDINE - Come modo di essere e non di apparire.
